Terzi (Spezia): “Ho pensato che Calaiò fosse impazzito”

Terzi in conferenza stampa

Terzi in conferenza stampa

Il dispositivo con cui il Tribunale Federale penalizza il Parma e squalifica Emanuele Calaiò contiene anche le dichiarazioni di Filippo De Col e Claudio Terzi in sede di audizione.

PARMA PENALIZZATO NEL PROSSIMO CAMPIONATO

I due sono i destinatari diretti e indiretti dei messaggi inviati dal calciatore palermitano, ma il contenuto di questi fa nascere qualche dubbio a De Col, che dice: “Io sono rimasto ulteriormente perplesso e per questo ho girato immediatamente lo stesso al team manager“, facendo così partire l’inchiesta della Procura Federale.

LA SENTENZA INTEGRALE

Anche Claudio Terzi, ex giocatore del Palermo, alla lettura dei messaggi, rimane stupito: “Posso anche dire che quando De Col mi ha fatto vedere il messaggio era sorpreso in maniera negativa perché non si aspettava questo tipo di messaggio, e anche perché lo avrebbe costretto a riferire alla Società. …. Ho pensato che Calaiò fosse impazzito perché stava scrivendo una cosa che aveva a che fare con la partita che avremmo disputato il venerdì successivo con il Parma”.

“Eravamo compagni di squadra – continua – ma non posso dire di avere un rapporto di amicizia….. Non ho letto il secondo messaggio, ma me lo ha riferito De Col. Così ho pensato che non avendo ricevuto risposta al primo messaggio, Calaiò avesse pensato di dare minore importanza al precedente messaggio. Io anche in quel caso ho consigliato a De Col di dare notizia alla Società non solo del primo ma anche di quest’ultimo messaggio“.

POSSIBILE SERIE B A 23 SQUADRE?

L’ammistratore delegato dello Spezia, Luigi Micheli, una volta venuto a conoscenza dei messaggi, non ci ha pensato due volte a segnalare il fatto: “Soprattutto il messaggio inviato da Calaiò mi ha destato qualche perplessità, ritenendo potesse riferirsi alla partita da giocare con il Parma. Il secondo (messaggio di Ceravolo: n.d.s.), pur con un contenuto apparentemente non rilevante, ma proveniente da un giocatore del Parma, mi ha ugualmente indotto a trasmetterlo, congiuntamente al primo, alla procura Federale”.

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