Vizzini: “La serie D? Un brutto colpo per i tifosi e la città di Palermo”

L’ex senatore Carlo Vizzini, tifoso da sempre, dice la sua sul momento del Palermo e sulle sue prospettive di risalita dalle categorie inferiori nell’eventualità (sempre più concreta) di ripartenza della Serie D con un titolo sportivo affidato a una nuova società dal sindaco Leoluca Orlando.

VIDEO – L’INTERVISTA INTEGRALE A CARLO VIZZINI

Intervistato da Stadionews afferma: “Il mio punto di vista coincide con quello del sindaco, bisogna che si consumi l’ultima fase di questo percorso: bisogna fare attenzione ed evitare di proiettarci verso un futuro che ancora non c’è con il rischio che qualcuno ci dica ‘noi stavamo ancora lavorando’. Detto questo, però, penso non ci sia più niente da fare: la situazione è brutta ed eventualmente procederemo con tutte le attenzioni ribadite dal sindaco”.

In merito all’impatto della vicenda sui tifosi e la città dice: “Vogliono bene alla maglia e alla squadra, ma non hanno fatto il casino che si è visto in tante altre piazze. 33 anni fa, quando fummo radiati, ci furono soltanto un paio di cassonetti rivoltati, ora quattro ‘finte bombe’ ma niente più, forse paghiamo il prezzo di essere… delle persone per bene. E a chi dice che la città di Palermo ha ben altri problemi da affrontare, ricordo che in Serie A il Palermo era la prima industria della città: venivano in città i tifosi delle altre squadre e c’era grande afflusso da altre province siciliane. Ed è un buco difficile da colmare per l’economia di Palermo”.

“L’azionariato popolare? La verità è che passano gli anni ma le soluzioni sono sempre le stesse: facemmo questo anche nel 1986, c’erano dei comitati e delle figure nel Consiglio d’amministrazione, che poi con Sensi e Zamparini vennero accantonate. Oggi chi vuole bene al Palermo deve fare uno sforzo: non si può solo gioire quando si vince, bisogna stare accanto alla squadra, anche economicamente. Chi potrà farlo, lo farà. Per quanto mi riguarda, la mia famiglia ha avuto un presidente del Palermo (Casimiro, ndr) arrivato ottavo in Serie A; mio fratello Gianfranco è stato vicepresidente… Il sangue che scorre è quello”.

In merito alle prospettive di risalita Vizzini fa anche una riflessione amara: “Quanto ci vorrà per rivedere il Palermo in A? Se avessi una formazione potrei dare una risposta… certamente la partenza non è difficile. Oggi la vera difficoltà della risalita è la Serie C; non parliamo neanche della Serie B (lo abbiamo visto), persino con giocatori da serie A è difficile farcela. Ma sino a quando i referti arbitrali valgono più dell’evidenza delle immagini televisive – e mi riferisco al caso dei palloni lanciati in campo a Frosinone – sarà sempre difficile”.

“Con la promozione in A – conclude – avremmo incassato i soldi dei diritti televisivi, ma penso che la fine del Palermo sia iniziata la notte della finale di Coppa Italia con l’Inter. Io auguro alle generazioni dopo la mia di vedere il Palermo in Serie A. Io posso ragionevolmente dire che uno come me (nato nel 1947, come il sindaco) difficilmente lo rivedrà in Serie A”.

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26 thoughts on “Vizzini: “La serie D? Un brutto colpo per i tifosi e la città di Palermo”

  1. Per la serie : mettetevi il cuore in pace e dimenticate la serie A.
    Se queste sono le prospettive che possono garantire, meglio cambiare sport.

    1. assurdo…hai ragione…. pazzesco…pazzesco….se lo dice Vizzini
      CITTà SENZA SPERANZA…AVEVA RAGIONE CAPONNETTO…..

  2. Sono nato nel ’62 e non nel ’47 ma sono nato e sono sempre stato rosanero, controcorrente (e tutti i finti tifosi cittadini che seguono e si sgolano per altri team di altre città dovrebbero nascondersi dalla vergogna…) ma leggere stamani questo commento amplifica l’enorme tristezza che si sente dentro. Maledetto Zamparini e maledetto Conca d’Oro che la città ti regala quotidianamente…

  3. Per giorni si sono riuniti senza difficoltà gli imbrog++++ che lavorano nel Palermo e non c’è stata nessuna manifestazione dei gruppi organizzati davanti allo stadio. Questa cosa è molto losca e ci vorrebbe un giornalista d’inchiesta munito di palle che indagasse , ma a Palermo non ne abbiamo

      1. Mi mancava il suo commento. Ho controllato immediatamente, questo mese la paghetta non l’ho ricevuta nonostante abbia leccato ben benino. Come se lo spiega? Secondo lei mi hanno fatto un bonifico farlocco? La prego, mi risponda che sono disperato (gm)

  4. Daniele ti sbagli e di grosso: la curva nord inferiore contestava zamparini e ora contesta arkus. Idem la curva sud. E a onore del vero anche la curva nord 12 si è ricreduto su arkus e ha protestato davanti al barbera

  5. Sanguerosanero, la tifoseria organizzata palermitana è ufficialmente apolitica dal 2006. Poi basta che fai un giro allo stadio e scoprirai che la curva nord inferiore è quanto di più lontano esista da qualunque destra.

      1. Elto Brigate rosanero erano di sinistra nei primi anni, poi apolitiche da 30 anni. I warriors erano di destra ma al loro interno c’era anche una minoranza di sinistra (ti potrei fare i nomi di warriors di sinistra, sopratutto negli anni ottanta e novanta. E persino Una o forse 2 sezioni del nord Italia erano di sinistra). Gruppi principali negli anni settanta e anni ottanta erano di sinistra (Commandos, Eagles, indians, tupamaros, vecchia guardia

  6. Signor Daniele ma ha vissuto su Marte? O su Giove? Ci sono stati petardi, lucchesi e bergamo sono usciti da una porta secondaria, tuttolomondo ha detto che non hanno potuto fare conferenza stampa per “tumulti” a Palermo. Quanto a zamparini, da anni con tanto di striscioni, cori e persino alcune manifestazioni di piazza curva nord inferiore e Curva Sud contestano zamparini. E ora contestano arkus. E a onore del vero anche la curva nord 12 dopo iniziale (e incredibile) credito dato ad arkus, ora contesta arkus.

  7. Mi sembra un commento disperato ed un po’ troppo amaro! Anche se lo ringrazio per l’impegno, pur essendo di rifondazione comunista ed essendolo orgogliosamente, lo stimo e gli voglio bene.

    1. Elto Brigate rosanero erano di sinistra nei primi anni, poi apolitiche da 30 anni. I warriors erano di destra ma al loro interno c’era anche una minoranza di sinistra (ti potrei fare i nomi di warriors di sinistra, sopratutto negli anni ottanta e novanta. E persino Una o forse 2 sezioni del nord Italia erano di sinistra). Gruppi principali negli anni settanta e anni ottanta erano di sinistra (Commandos, Eagles, indians, tupamaros, vecchia guardia)

  8. Vogliamo giocare sporco visto che stanno andando tutto a rotolo allora si gioca sporco forse così si fa piurgiustizia basta anche poco ma fatta bene

  9. Io invece non voglio essere pessimista.C’è la possibilità di ripartire.Mirri potrebbe essere un buon inizio,e vome ha detto lui stesso,sarebbe pronto a fare spazio ad altri investitori.

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