Zamparini: “Iachini, Ballardini? Ora non lavorano. Baccaglini? Ecco come è andata”

Maurizio Zamparini risponde ai tifosi: si apre il filo diretto tra il patron e i sostenitori del Palermo, con Zamparini che spazia tra campo, mercato e questioni interne al club rosanero, in una lunga intervista fatta di 40 domande.

ZAMPARINI: “ECCO TUTTI I NUMERI DEL BILANCIO”

A chi gli chiede se è mai stato geloso della fama dei propri allenatori dice: “Io non sono sui social e non ho avuto rapporti diretti con la stampa. Mai invidioso, ho sempre sostenuto gli allenatori. Rossi se ne andò dopo il 0-7 con l’Udinese e mi disse che non ci capiva più niente, candidamente. Chiamai Ranieri e mi disse di no, poi di nuovo Rossi e disse di no. Ballardini, Iachini… tanti non lavorano, non è che hanno vinto chissà quanto. Di certo sbaglio anche io: se andiamo in Serie B è colpa mia; l’unico che mi ha fatto arrabbiare fu Ballardini e per orgoglio l’ho fatto andare via”.

Poi una risposta sul ruolo del consulente Curkovic e dei suoi consigli: “Non so chi ha alimentato questa favola. Lui è stato il talent scout dell’Udinese, il procuratore di tanti giocatori di valore come Modric, ma soprattutto è un uomo e un amico. Mi ha dato Trajkovski, Posavec, Djurdjevic, Nestorovski (ho rifiuto 12 milioni per lui), Rajkovic, Balogh, Aleesami, Sallai, Jajalo. Il totale dei costi è 9 milioni e mezzo, il totale del loro valore è di 30 milioni. Questo è il suo lavoro. Tutta la squadra comunque è stata fatta al 100% con l’assenso di Tedino: altrimenti i giocatori non sarebbero arrivati”.

E Balogh (2,2 milioni per il cartellino, 2,8 per il procuratore): “Io sono in guerra con i procuratori. Mi hanno fregato con Pastore e con Dybala, ora anche con Balogh. Tutti a darmi del cretino quando presi Pastore a quella cifra e poi l’ho venduto a 42 milioni. Tedino ha visto Balogh in Nazionale e lo ritiene il giocatore di maggior valore di questa squadra: al tempo mandai Gerolin e Di Marzio e lo abbiamo fregato all’Ajax; abbiamo pensato fosse un gran colpo”.

VIDEO – LE 40 RISPOSTE DI ZAMPARINI

Perché la trattativa con Baccaglini non è andata a buon fine: “Baccaglini non ha messo i soldi sul tavolo. Punto. Non per lo stadio e il centro sportivo, i generale. Ho fatto dei contratti e anche la Finanza li ha e li può visionare. C’erano 200 milioni di cui 130 per gli investimenti in strutture, ma il contratto era anche per tutti i miei progetti in Italia (3 miliardi complessivi). Mi farebbe piacere vedere un nuovo stadio, ma non per piacere personale, per il Palermo”.

“Nominarlo presidente? – aggiunge – Quando firmai il 9 ed il 24 febbraio, dopo il contratto del 9 (i contratti di tutti i miei progetti), Baccaglini mi disse che i soldi erano in arrivo e dargli la presidenza era una prova per vedere se tutto era apposto; vederlo andare da Orlando e in città mi rendeva tranquillo. Purtroppo si sono dimostrate cose fasulle: quando gli ho detto di mandare via Lopez, perché avevo pronto Ballardini, lui mi disse faccio quello che voglio. E ora siamo in Serie B”.

Allora perché non vende? Cosa le interessa di quello che faranno i suoi successori? “Se siete contenti di vedere prendermi i soldi e poi il Palermo finisce male, mi dispiace. Io tengo al futuro del Palermo, per la squadra e per i tifosi. Anche voi tifosi dovreste essere preoccupati. Via Zamparini: ma chi al suo posto, ci pensate… Le società a Londra? Se avessi davvero tre società per complessivi 30 milioni di capitale, sarei molto più felice (ride, ndr.). Sono solo 3 conti correnti aperti dal mio gruppo per altri affari e operazioni, ma quei 10 milioni per 3 società non esistono. L’ho scoperto dalla stampa: magari li avessi quei soldi! Appena ci siamo accorti che la controparte era fasulla abbiamo chiuso tutto il giorno dopo”.

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Lasciare Palermo così dopo anni ricchi di successi (non solo di sconfitte) non è un peccato? “Io non voglio farlo, questa situazione la avete creata voi stampa, sputtanandomi e dicendo cose non vere. Ovunque vada in Italia, i tifosi rosanero mi fermano e mi ringraziano. La gente sa chi sono e non devo dimostrare chi sono a 76 anni: la mia onestà da imprenditore è un esempio per tutti. I miei conti sono a disposizione, sono stato insultato allo stadio perché la squadra va male. Ma non è vero che tutta Palermo mi odia. C’è un problema globale: quello dei social, dove tutti ci insultano con le falsità. Io rispondo alle domande, con i dati, dando al fisco oltre 250 milioni di euro. Se uno menziona solo i 103 milioni di passivo, senza menzionare l’attivo, non capisce niente di bilanci. Ce l’ho con chi non informa”.

Ma i tifosi ribadiscono: Cosa avrebbero fatto i tifosi per meritare da Zamparini tale mancanza di rispetto? “Mai mancato loro di rispetto ai tifosi se vado in Serie B. Semmai loro mancano di rispetto a me. E allora ad Empoli, Verona, Pescara… sono cose che succedono, ma non è mancanza di rispetto. Senza nuovi investitori, in A possiamo solo fare una squadra per salvarci. Sono contento di Tedino e Lupo e con loro penso otterremo ottimi risultati. A Napoli volevano esonerare Sarri dopo 5 giornate e ora…”.

Stando alle dichiarazioni di Zamparini, però, il Palermo dovrebbe avere 7-8 scudetti: “Io ero felice che il Palermo fosse a ridosso delle grandi e ho fatto delle dichiarazioni da ottimista. Quando mettevo i soldi per 4-5 anni, la Uefa ci dava zero. Eravamo secondi in campionato e siamo dovuti andare a Istanbul con la Primavera, con Foschi e Guidolin che mi dissero di concentrarsi sul campionato. Il mercato? L’anno scorso abbiamo fatto quello che dovevamo fare: l’anno scorso la squadra era buona, se avessi tenuto Ballardini o avuto Tedino a quest’ora eravamo salvi o addirittura a metà classifica”.

“ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BARBERA”

Cosa manca al Palermo rispetto a Udinese, Chievo o Atalanta? “In realtà hanno rischiato o sono andate in B. Hanno un presidente presente, sempre. Io invece no. Se fossi stato tutto l’anno scorso qua a Palermo presente, a quest’ora non saremmo Serie B. Anche nel calcio serve l’occhio dell’imprenditore, mi sono affidato a persone esterne che hanno sbagliato; è un errore che ho fatto anche a Venezia. Più che in un nuovo presidente, spero in un Galliani, presente per il Palermo. Se fosse americano e viene una volta al mese non va bene. Il più grande errore? – aggiunge – Con il senno di poi, la scelta degli allenatori quando siamo andati in Serie B. Il più grande è stato prendere Lo Monaco pensando fosse Galliani”.

E Cascio? “Banca Intesa e studio Withers stanno valutando le credenziali degli investitori. Se Cascio si presenterà con le credenziali va benissimo. Non ha raccontato bugie, è una persona che stimo. Ha i mezzi mediatici per trovare imprenditori e fare qualcosa assieme. Potrebbe lavorare con me anche per trovare tifosi e creare un fondo per prendere il Palermo. Questa è una strada percorribile: i soldi può darmeli anche in 10 anni”.

Vendere Lo Faso sarebbe un nuovo Belotti? “Iachini mi disse che andava ceduto, perché non sarebbe mai diventato un giocatore. Il suo staff lo ha ingobbito: non saltava e sbagliava un sacco di gol. Le prime partite a Torino, Cairo mi diceva di avergli dato un bidone. Loro lo hanno rimesso in sesto: è un grande giocatore con grande fisico. Lo Faso? Dovete chiedere a lui. Sono felice se rimane, ma deve allenarsi come gli altri e diventare giocatore. Ha i mezzi, ma giocatore ancora non è e non si sta allenando come gli altri. E i media gli mettono pressione e gli fanno male, come a Bentivegna. Dipende da lui e con Tedino può diventare un giocatore”.

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3 thoughts on “Zamparini: “Iachini, Ballardini? Ora non lavorano. Baccaglini? Ecco come è andata”

  1. “Mi ha dato Trajkovski, Posavec, Djurdjevic, Nestorovski (ho rifiuto 12 milioni per lui), Rajkovic, Balogh, Aleesami, Sallai, Jajalo” dobbiamo commentare?

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