Dalla Fiorentina al Levski Sofia: il “declino” di Rossi dopo Palermo

É tutto pronto per il secondo mandato di Delio Rossi sulla panchina del Palermo, già 74 volte sulla panchina rosanero tra il 2009 e il 2011. Ma qual è stato il percorso del nuovo allenatore rosanero dopo la sua ultima apparizione sulla panchina del Palermo nella famosissima finale di Coppa Italia?

Dopo l’addio al Palermo, Delio Rossi deve aspettare il novembre del 2011 per subentrare a Mihajlovic sulla panchina della Fiorentina, dove in 28 partite tiene una media di 1,18 punti a partita, conducendo i viola alla salvezza (tredicesimi con 46 punti), ma rendendosi protagonista dello scontro con Ljajic che costringe la società viola a licenziarlo per giusta causa a due gare dal termine della stagione.

Episodio che ne condiziona la carriera, tenendolo ancora una volta fuori dai nastri di partenza della stagione successiva. Ma nel dicembre del 2012 arriva l’occasione Sampdoria che lo chiama per sostituire Ciro Ferrara. Anche in questa occasione, una salvezza tranquilla con ampio margine (quattordicesima con 42 punti), nell’anno in cui, invece, il Palermo tornò in Serie B dopo 9 anni.

Rossi comincia la stagione successiva ancora sulla panchina blucerchiata ma viene esonerato dopo 12 giornate (solo 2 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte). Complessivamente, nelle 34 panchine alla Sampdoria, una media di 1,09 punti a partita. Non un buon percorso.

Dopo la brutta parentesi in blucerchiato, Rossi rimane senza panchina per ben due anni tornando in sella soltanto il 4 maggio 2015 quando il Bologna lo chiama per tentare in extremis la promozione in Serie A. Promozione che arriva tramite i play-off dopo un doppio pareggio nelle finali contro il Pescara (un precedente che fa ben sperare i tifosi rosanero). Il traguardo raggiunto convince la dirigenza rossoblu a confermarlo anche in massima serie ma dopo 10 giornate (2 vittorie e 8 sconfitte) arriva un altro esonero.

Dopo altri due anni senza panchina, Rossi torna ad allenare e arriva la prima esperienza lontano dall’Italia. É la volta del Levski Sofia con cui ottiene un terzo posto in campionato alle spalle di Ludogorets e CSKA Sofia, perde una finale di Bulgarian Cup contro lo Slavia Sofia e viene esonerato all’inizio della stagione successiva (luglio 2018) dopo l’eliminazione al primo turno di Europa League contro il Vaduz.

Nove mesi dopo, il ritorno al Palermo (due mesi di contratto senza opzione di rinnovo) dove cercherà di entrare nuovamente nella storia rosanero con la promozione in Serie A.

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