Ballardini: “Ho sentito Zamparini, ma non ci sono state le condizioni per un ritorno”

L’epilogo di questa stagione per il Palermo sembrava scontato già ad agosto, e chi l’aveva capito con ogni probabilità era il tecnico Davide Ballardini, dimessosi dopo due giornate di campionato. “Con me in panchina il Palermo si sarebbe salvato? No, non dico questo, però si veda il Crotone – racconta il tecnico di Ravenna al Giornale di Sicilia – Per tanto tempo è stato dietro al Palermo, e nonostante questo ha dato fiducia e forza all’allenatore”.

Qualche rimpianto per il Palermo, ma secondo Ballardini c’è una base da cui ripartire: “Fulignati e Posavec sono interessanti. Goldaniga, Andelkovic, Cionek, Rispoli e Aleesami in Serie A possono starci. Henrique e Chochev sono buoni giocatori. Nestorovski può dare una grossa mano, Sallai non è male. Occorrono due innesti per ogni reparto e la squadra è competitiva, certo non forte come quella che è risalita in A nel 2014”.

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Non sarà una risalita facile, e sicuramente non ci sarà Ballardini a guidare la squadra il prossimo anno: “Serve un allenatore che conosca la categoria. Iachini, Reja, mi dicevano di Boscaglia. Io no, sono stato contattato da altre società, ma non c’è stato finora nulla di concreto”.

Chiosa finale su Zamparini: “Ho sentito Zamparini in diverse occasioni, l’ultima dopo che è stato esonerato Corini, ma non ci sono mai state le condizioni per un mio ritorno”.

 


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