Belotti: “A Palermo uno degli attacchi più forti della storia rosanero”

L’attaccante del Torino, Andrea Belotti, ricorda alla Gazzetta dello Sport il momento del trasferimento al Palermo: “Mi ricordo che era estate e io ero alla festa di paese, mio papà cucinava alla griglia, mia mamma faceva le insalate… Mi chiamano: “Vieni al centro sportivo dell’AlbinoLeffe perché andiamo a Palermo e devi firmare”. L’ho detto velocemente ai miei e sono partito, senza nemmeno pensarci”.

E per la mamma non è stato facile: “Mamma aveva capito che sarei dovuto partire, sarei andato via di casa. Ma era preoccupata, perché andavo a Palermo. Da noi bergamaschi Palermo era conosciuta solo per la mafia ma una volta è venuta giù e ha capito che c’era molto di più, che la Sicilia e i siciliani erano di più, una realtà magica”.

Belotti ricorda i compagni di attacco rosanero: “Nel primo anno a Palermo penso che ci sia stato uno degli attacchi più forti di sempre. C’erano Dybala, Vazquez, io, Hernandez e Lafferty. Lafferty aveva fatto tredici gol, Hernandez diciassette, io dieci, Vazquez otto e Dybala cinque o sei”.

Nei due anni di esperienza in rosanero: “È stata più bella la Serie B. La Serie A meno perché non giocavo molto. Avevo fatto il record di subentri, 27 in un campionato. Entravo magari alla fine e facevo gol al 90’, vincevamo la partita. La partita dopo ripartivo dalla panchina. Non riuscivo mai a capire perché non avessi quello spazio in più. Poi cresci e capisci la complessità del calcio, capisci la quantità di scelte che un tecnico deve fare, di quante variabili deve tenere conto…”.

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1 thought on “Belotti: “A Palermo uno degli attacchi più forti della storia rosanero”

  1. Belotti regalato al Torino per prendere Gilardino, Lafferty venduto non si sa bene perchè, forse l’unico che doveva andare via era Hernandez…

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