Biffi, la leggenda rosa vede la A. “Palermo ottimo. Io? Tornerei subito”

Roberto Biffi è una vera leggenda a Palermo. Il recordman di presenze con la maglia rosanero si è raccontato in una lunga intervista, parlando anche del percorso degli uomini di Stellone verso la Serie A, dei suoi trascorsi nel capoluogo siculo e della voglia di tornare nella città che lo ha accolto e fatto diventare uomo.

Quando parlo del Palermo mi si illuminano gli occhi – dice – . Se ci fosse la possibilità di rientrare, io farei i salti mortali. Ho ricevuto tantissimo e ho dato tantissimo, reputo Palermo la mia città natale. Allenare una delle squadre rosanero, anche le giovanili? Faccio l’allenatore da 11 anni, un po’ di esperienza ce l’ho. È la mia aspirazione maggiore, ho fatto un pochino di storia…”.

Nelle parole di Biffi si percepisce il grande amore per Palermo e per la sua gente, nonostante siano passati ormai 20 anni dall’ultima apparizione ufficiale. “Fare il calciatore adesso è diverso, forse c’è anche più professionalità ma ai miei tempi eravamo in costante contatto con la gente, sentivamo il calore addosso. Noi abbiamo vissuto Palermo nella pelle, i tifosi ci davano il cuore, anche negli allenamenti eravamo sempre a contatto con loro. E la città mi è rimasta dentro, in fondo è a Palermo che sono maturato come uomo, è lì che ho imparato tutto quello che so. Anche adesso la prima cosa che chiedo a mio figlio è: “cosa ha fatto il Palermo?” e quando mi arrabbio mi esce fuori qualche espressione tipicamente palermitana (ride, ndr.)”.

Biffi vanta 321 presenze con la maglia del Palermo (e anche 18 gol) e una militanza di 11 anni, dal 1988 al 1999. Era poco più di un ragazzo, 23 anni, molti dei quali trascorsi con la maglia rossonera delle giovanili del Milan con cui giocò anche quattro partite in prima squadra. Non male per un milanese di nascita ma Palermo, qualche anno dopo, lo ha fatto sentire a casa. Undici campionati trascorsi tra la serie B e la serie C, un’intera generazione di tifosi è cresciuta con lui sulla linea difensiva. Con la maglia del Palermo ha vinto due campionati di serie C1 e soprattutto la coppa Italia nell’anno di Orazi.

Chi meglio di lui può inquadrare il sentimento del tifo rosanero? “La gente si sta avvicinando alla squadra perché ha capito la situazione ambientale difficile; sicuramente i giocatori stanno patendo, io ci sono passato. C’è scoramento a causa dell’incertezza a livello societario. I tifosi rosanero sono molto intelligenti, riescono a capire quando i giocatori danno il massimo e sono educati anche nelle situazioni difficili; un po’ di ragione ce l’hanno a essere arrabbiati a causa di tutto quello che sta succedendo adesso”.

Biffi commenta il cammino del Palermo attuale, che sta lottando per la Serie A: “Per me la squadra è ottima. Bisogna fare i complimenti ai ragazzi perché nonostante tutto riescono a essere concentrati sul campo. Questi giocatori hanno gli attributi e stanno facendo di tutto per portare il Palermo nella categoria che merita. Se tutto dovesse andare bene, alla fine l’obiettivo arriverà”.

L’ex capitano rosanero fa anche un quadro sul campionato di Serie B: “Il Brescia è l’altra favorita, ha un allenatore importante che Palermo conosce bene (Corini, ndr.), ha esperienza e sa gestire la pressione. Il Benevento lo vedo più attardato, discontinuo, il Pescara lo stesso anche se mi fa una buona impressione. Verona e Lecce le vedo meglio”.

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17 thoughts on “Biffi, la leggenda rosa vede la A. “Palermo ottimo. Io? Tornerei subito”

          1. mi creda, non basta. Se io scrivessi che secondo voce di popolo lei è delinquente sarebbe contento? (gm)

          2. Vidimac già il nomre dice tutto….perchè non dici la verità?sei su questo sito solo per infagare il Palermo. torna a tifare la tua vera squadra…il Cacania…

  1. Pietro catanese ci sei tu e chi non te lo dice pure, il signore in questione nell’articolo, definito leggenda, era solo un onesto pedalatore di serie B, e chi lo ha visto giocare per tanti anni lo sa benissimo…

    1. Nel calcio non conta solo la bravura, ci sono giocatori che sudano la maglia e i tifosi lo apprezzano.

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