Catania, anche la seconda asta va deserta: bene non aggiudicato

FOTO PEPE / PUGLIA

Anche la seconda asta per assegnare il ramo sportivo d’azienda del Calcio Catania è andata deserta. Alle 12 è scaduto il termine per depositare un’offerta al Tribunale etneo, ma al momento dall’apertura delle buste (alle 16), i portali delle aste giudiziarie hanno annunciato che “il bene non è stato aggiudicato”. La base d’asta era fissata a 500 mila euro (poi, ci sarebbero stati dei debiti sportivi di circa 3 milioni da pagare).

Nessuno si è fatto avanti, nonostante negli ultimi giorni fosse uscito il nome di Benedetto Mancini, che aveva fatto ‘sperare’ i tifosi rossazzurri (organizzando anche una conferenza stampa poche ore dopo il termine dell’asta). Il Tribunale di Catania, però, ha confermato “la mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione (che era pari al 25%, ovvero 125 mila euro)”.

L’esercizio provvisorio scadrà lunedì 7 marzo – salvo una terza proroga (molto difficile) per organizzare un’altra asta – e, fino ad allora, toccherà ai curatori fallimentari gestire il club.

IL COMUNICATO DEL TRIBUNALE

“Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione”.


20 thoughts on “Catania, anche la seconda asta va deserta: bene non aggiudicato

  1. Adesso voglio vedere cosa si inventano per far terminare il campionato ad una squadra che praticamente NON ESISTE PIU’!

  2. IN LEGA FANNO TUTTO QUEL CAVOLO CHE VOGLIONO, COME QUANDO DECISERO A TAVOLINO CHE IL PALERMO NON AVREBBE DOVUTO DISPUTARE I PLAY OFF TEMENDO COME VEROSIMILMENTE SAREBBE POTUTO ANDARE IN A LEDENDO COSI’ GLI INTERESSI DEL BOSS DEL PALLONE LOTITO A DISCAPITO DELLA SUA ALLORA SALERNITANA.
    CI SONO NOTEVOLI INTERESSI IN GIOCO , AL CATANIA GLI FARANNO TERMINARE IL CAMPIONATO ( NON SO COSA SI INVENTERANNO PIU ), DE LAURENTIS PROPRIETARIO DEL BARI DA TEMPO SI STARA’ MUOVENDO PER EVITARE CHE NON ECLUDANO IL CATANIA IN CORSO D’OPERA TEMENDO DI PERDERE PUNTI PREZIOSI IN TEMA CORSA PER LA B.

  3. Ancora con questa farsa! Ma un minimo di rispetto per quelle società che fanno sacrifici per mantenere la categoria e se dobbiamo dirla tutta già è ingiusto aver cancellato milioni di euro verso lo stato3 ma soprattutto quei creditori piccoli o grandi che siamo non hanno visto un euro cancellate questa società dalla lega pro.

  4. DOVREMMO ESPORRE ALLO STADIO MIGLIAIA DI LETTERE D COME FECERO LORO CON NOI AL CIBALI QUANDO ESPOSERO 10000 LETTERE B POI PEROì ILICIC LI GELO’ CON IL PARI AL 95 MUNUTO!!

  5. Ma chi se lo deve il catania e per giunta con debiti e una squadra da ricostruire. Nemmeno trova acquirenti il Palermo che è la quinta città più grande d’Italia e non abbiamo debiti pensa pensa u catania.

  6. Perché Mirri non vende? Non lo vede quanto sono appetibili le società di serie C e del sud? Ah già ora il Catania lo compra Tacopina no? Lamentusi palermitani non capita la realtà delle cose

    1. Oggi, proprio oggi, con una crisi economica come poche che si abbatterà sul nostro Paese, ma chi volete che compri società di calcio in serie che non producono profitti? Solo dei veri e propri mentecatti!

  7. Davvero la legge è uguale per tutti? Sapete come si sono comportati nei confronti della città di Palermo i gestori del fallimentare calcio italiano ? Gli stessi che scelgono il Barbera e i siciliano quando si deve “spingere” la Nazionale ? Dopo “la madre di tutti i torti”, ossia quella della famigerata partita di Frosinone del rigore dato e poi tolto dallo squalificato per furtarello La Penna (in altri termini, un ladro), avvocato del presidente del ciociari Stirpe, ci “concedono” di ripartire dalla Serie D in cambio del pagamento per l’iscrizione della cifra di 1 MILIONE di Euro. Solo un anno prima e nelle stesse condizioni il Bari dei De Laurentiis ne pagò oltre cinque volte meno, ossia 180.000. Si dirà che nel frattempo la FIGC aveva provveduto a modificare le norme stabilendo un contributo “non inferiore a 300.000 Euro”, ma con la facoltà per “il Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della Figc, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo” (articolo 52). Come poi si sia passato in pochi giorni a triplicare per il Palermo la “tassa d’ingresso” (o di rientro) nel fallimentare calcio italiano è un mistero. Sapete quanto pagano le altre società per iscriversi al campionato di Serie D? 19.000 Euro per la domanda d’iscrizione più una fideiussione di altri 19.000, per un totale di 50.000 Euro. Come scrisse Orwell: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.

    1. La Federazione era in rosso e doveva rientrare … Qualcuno doveva pagare e hanno scelto di fare pagare il fesso di turno …

    1. Parlo di cifra complessiva. Di fatto, il nuovo Palermo venne fatto partire a handicap. Alla faccia della equità di trattamento nello Sport …

  8. Mantenete esercizio provvisorio fino a fine campionato. Radiare ora il Catania scatenerebbe un caos e rischierebbe di bloccare la serie C!
    Peraltro noi palermitani siamo orgogliosi, non vogliamo vantaggi dalle disgrazie altrui, figuriamoci dal Catania.
    Che a vita si dica che abbiamo avuto vantaggi in classifica per i punti tolti alle squadre che hanno vinto contro il Catania non va bene.
    Da palermitano, rosanero doc, rivale di Catania, non voglio regali per il Palermo derivanti da cambi di classifica dovuti ad eventuale radiazione del Catania.
    Avere vantaggi in classifica per la disgrazia del catania farebbe girare le scatole a me come migliaia di palermitani.
    Noi palermitani non vogliamo regali da nessuno, tantomeno per le disgrazie del Catania.
    Oltretutto terminare ora il campionato del Catania togliendo punti alle squadre che hanno vinto contro il Catania legittimamente in campo stravolgerebbe il campionato, altererebbe la regolarità e dare adito a numerosi ricorsi e controricorsi.
    Quindi fate proseguire il campionato al Catania, poi a fine campionato se non ci sono offerte e fallisce, allora eventualmente lo radiate, ma a fine campionato, come fatto con altre squadre (vedi sambenedettese per fare esempio recente).

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