Corini: “Voglio un Palermo coraggioso, rendiamo orgogliosi i tifosi”

“A Cittadella serve coraggio”. Sono le parole di Eugenio Corini, tecnico del Palermo, che nella prima partita del 2024 vuole vedere una squadra capace di reggere un ritmo molto alto.

Corini ha detto anche di voler vedere altri miglioramenti: vuole un Palermo che sia capace di reggere emotivamente tutti i minuti di partita, sia gli alti che i bassi.

LA CONFERENZA

ORE 14.34 – “Io intanto ho recuperato e sto bene” esordisce Corini. “È stato un girone d’andata particolare, siamo partiti bene e abbiamo sofferto a metà fra ottobre e novembre, ma abbiamo fatto un ottimo finale. Dobbiamo trovare equilibrio, le ultime settimane di lavoro sono state mirate a questo. Abbiamo fatto un lavoro complessivo, e lo abbiamo fatto bene. Purtroppo Coulibaly si è fermato per influenza e non sarà disponibile per Cittadella, lo sarà per il Modena. Gomes è tornato dopo l’influenza, che ha avuto anche Mateju. Di Mariano è tornato pure oggi. Ma sono cose fisiologiche, normali: tutti gli altri stanno bene e hanno lavorato con la consapevolezza che il Cittadella è una squadra temibile e forte, che ha finito in crescendo negli ultimi mesi”.

ORE 14.39 – “Gli alti e bassi del Palermo? In questo momento una stabilità di 95 minuti è difficile da trovare per tutti. A Como abbiamo giocato bene nel complesso, anche quando abbiamo subito i due gol: lì c’è stata una continuità di prestazione di 95 minuti. E anche contro la Cremonese, che insieme al Parma è la squadra più attrezzata della Serie B. Alla fine, se mi espongo in attacco sono più scoperto dietro: però questo ci ha portato a fare tantissimi gol. C’è stata una crescita, dobbiamo essere bravi a controllare più situazioni possibili”.

ORE 14.42 – “Mercato? Bisogna capire cosa possiamo migliorare, ma parlo solo in linea generale perché non voglio approfondire sui vari reparti”.

ORE 14.43 – “Il livello è stato tenuto alto dal punto di vista dell’intensità. I ragazzi hanno lavorato bene, si sono presentati nella giusta forma. Li vedo pronti e reattivi, abbiamo lavorato sotto vari aspetti: ma gli ho detto che dobbiamo prendere in considerazione una partita alla volta. Il nostro obiettivo deve essere il Cittadella, non voglio guardare oltre: così si potranno ottenere i risultati”.

ORE 14.45 – “Lucioni ha svolto un lavoro differenziato, domani farà la rifinitura e capirò se potrò portarmelo a Cittadella”.

ORE 14.46 – “Il Palermo ha sempre avuto un’identità. Abbiamo avuto alcune difficoltà, ma siamo rimasti dentro. Non dobbiamo dare nulla per scontato, ho preparato i ragazzi a questa mentalità: così si può essere solidi e forti in un girone di ritorno che è complicato, ma che anche noi possiamo rendere complicato agli altri”.

ORE 14.47 – “Giocatori influenzati dal mercato? La squadra sta bene. Io li vedo come arrivano al campo, devono essere soltanto pronti a battere il Cittadella. Club interessati ai nostri giocatori? Se sono interessati vuol dire che stanno lavorando bene, ma sanno di essere dei professionisti”.

ORE 14.48 – “Desplanches? Dispiace per lui, perché è cresciuto tanto e lo ha dimostrato in Nazionale. In allenamento pensavamo che fosse una botta, invece gli esami hanno detto altro: speriamo che possa riprendersi presto. È un investimento fatto bene dalla società”.

ORE 14.49 – “Il Cittadella si batte con il coraggio, ma anche capendo le fasi di gioco, quando accelerare o gestire. Sarà una partita molto aperta, come lo scorso anno, entrambe le squadre cercheranno di superarsi fino alla fine”.

ORE 14.51 – “Penso che il Palermo abbia trovato continuità quando è andato in campo con lo schieramento con cui è stato costruito. E lo ha fatto all’inizio e alla fine del girone d’andata”.

ORE 14.53 – “Tutti i miei calciatori li considero titolari. Mancuso lo reputo importante, è partito spesso titolare e potrà succedere ancora”.

ORE 14.54 – “I tifosi so che saranno 1.500, per noi è significativo. Vogliamo renderli orgogliosi: aver fatto sì che si siano ri-entusiasmati è stato importante per noi, vogliamo regalare una grande prestazione”.

ORE 14.55 – “Quota playoff? L’obiettivo per me è vincere una partita alla volta, non vado oltre. L’anno scorso andate a vedere chi è retrocesso… bisogna stare attenti”.

ORE 14.57 – “Che i tifosi siano legati alla squadra so che è per sempre. L’ultima volta, con la Cremonese, mi sono goduto la serata, ma adesso penso già a vincere la prossima partita”.

ORE 14.57 – “Il margine di miglioramento penso che ci sia sempre, soprattutto nel reggere le partite dal punto di vista emotivo. Sarà ancora più fondamentale quando i punti peseranno di più. Saper star dentro i 95 minuti, a volte in match schizofrenici, è fondamentale per essere competitivi in A”.

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