“Ecco chi sono i congiunti”: il governo fa chiarezza sulla questione
La presidenza del Consiglio pubblicherà a breve i chiarimenti al Dpcm in vigore dal 4 maggio, ma arriva un chiarimento definitivo sulla nozione di “congiunti”.
Come si legge sul sito ufficiale del Governo, Palazzo Chigi chiarisce: “L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.
Interpellato dalla Gazzetta del Sud, Giulio Bacosi avvocato dello Stato e presidente dell’Associazione Democrazia nelle Regole, ha inoltre sottolineato: “Ha fatto bene la Presidenza del Consiglio a precisare che si intendono per congiunti anche ‘fidanzati e affetti stabili’: una precisazione dovuta per consentire a due persone che si amano (purché, sempre in ottica restrittiva, nel contesto di un rapporto che non sia meramente occasionale) di potersi trovare senza incorrere in sanzioni o divieti”.