Buffon: “Monaco-Juve? Sfida tra due squadre di grande qualità”

La memorabile sfida tra Monaco e Juventus, valida per la semifinale di Champions League, è alle porte. E il capitano bianconero Gigi Buffon, protagonista dell’odierna conferenza stampa, ha così analizzato la sfida: “Si sfideranno due squadre che con qualità e personalità sono arrivate in semifinale. Secondo me domani, e nelle due gare, l’esperienza di sapere che questa è una qualificazione che si gioca in 180′ può venire più incontro a noi. Penso anche che essendo loro una squadra giovane, con grande vitalità, abbiano un entusiasmo e una sana incoscienza che la gioventù ti da: sono stato giovane anche io e so bene cosa significhi giocare certe partite e sentirsi imbattibili e indistruttibili, e credo queste siano sensazioni che stanno provando. Per noi il pericolo è questo, non sono arrivati in semifinale per caso: hanno buttato fuori Tottenham, City e Dortmund, hanno grandi valori”.

“Domani – continua Buffon – mi aspetto uno stadio pieno, è normale con una capienza simile che ci sia il tutto esaurito: mi aspetto anche più entusiasmo, perchè a differenza di due anni fa il Monaco sta volando anche in campionato. Il sostegno a noi non è mai mancato e non mancherebbe nemmeno se giocassimo a Tokyo, immagino che domani si faranno sentire”.

Uno sguardo anche al derby di Madrid: “Lo guarderò sicuramente perchè è una gara che va vista, al di là delle potenziali rivali. Non faccio il tifo per nessuno perchè sono disinteressato, chiunque vinca sarà una gatta dura da pelare: sicuramente mi piace la compattezza dell’Atléti, e il loro spirito, ma il Real in Champions è nato sotto una stella molto luminosa, riuscendo a sovvertire pronostici anche impensabili mostrando attitudine, confidenza nel giocare certe partite”.

Sul suo futuro: “Ho un contratto fino al 2018 e dei traguardi ancora da raggiungere, a prescindere dalla vittoria della Champions che per me è qualcosa di davvero entusiasmante, ma non un assillo: è qualcosa che mi rende felice e giovane, a prescindere dal vincerla o meno. Mi permette di esprimere davvero chi sono, è sempre un’emozione”.


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