Stellone si presenta: “Voglio una squadra senza paura. Con quattro vittorie andiamo in A”

Roberto Stellone si presenta ed è subito vigilia calda. Il nuovo allenatore del Palermo parla in conferenza stampa prima della delicatissima sfida contro il Bari al Barbera di lunedì sera, ereditando da Tedino una squadra in difficoltà sul piano tecnico e caratteriale, ma con ancora buone chance di centrare la promozione diretta (visti i risultati della scorsa giornata). In diretta testuale le dichiarazioni di Stellone su Stadionews.

ORE 16.05Valoti: “É un nuovo corso. Abbiamo ritenuto opportuno fare un cambio nonostante il momento delicato. La squadra accusava qualche difficoltà e avevamo bisogno di recuperare la condizione pisco-fisica della squadra. A Tedino va un grosso ringraziamento, ma ora ci auspichiamo di fare un finale di stagione esaltante. Non penso di dover dire altro e Stellone non ha bisogno di presentazione. Il mister è carico e ha voglia di far bene”

PALERMO – BARI: LE PROBABILI FORMAZIONI

ORE 16.06 – Stellone: “Palermo grande occasione? Sono belle sensazioni da provare, ho sempre scelto piazze importanti a prescindere dalla categoria, seguendo la piazza e le emozioni, mi faceva sentire più giocatore (come a Napoli). Ora a Palermo arrivo da allenatore: non per screditare le altre, ma puntavo ad una piazza importante. Ho accettato subito con entusiasmo. Ho incontrato solo oggi i giocatori e con il Bari sarà una partita particolare. Il nostro obiettivo è la promozione, se diretta ancora meglio. Tutte vogliono vincere, ma c’è differenza fra prepararsi a vincere e poi vincere davvero. Dobbiamo resettare tutto: Empoli a parte, tutte hanno avuto momenti difficili. E domani avrò solo mezza giornata di tempo”

ORE 16.11 – “Chi gestisce la squadra fra me e Zamparini? Tutti i presidenti sono i primi tifosi e Zamparini ha fatto cose importanti, ognuno poi deve rispettare i ruoli. Se poi presidente e ds dicono il proprio parere, io devo pensare solo al mio lavoro. Io come tutti gli altri, so che bisogna sbagliare seguendo le proprie idee: se scendi a compromessi o sei morbido, duri al massimo due domeniche e diventa un boomerang. Non ho subito pressioni: se si è cambiato e perché si spera di poter dare una scossa alla squadra, sono pronto a giocare le mie carte e metterò in campo quella che credo sia la formazione migliore. Oggi non c’è tempo e mi baserò molto a sensazioni, ascolterò tutti, poi prenderò le mie decisioni”

ZAMPARINI: “TEDINO MI HA DELUSO”

ORE 16.15 – “Dove intervenire? Le squadre durante l’anno hanno dei cali ma è fisiologico. Può essere fisico o mentale, ma testa e gambe sono collegate. Oggi posso al amssimo inculcare il mio credo, più che schemi e tattica parlo di atteggiamento: se vinciamo 4 partite andiamo in Serie A diretta, ma se non dovessimo riuscirci subito piazzarsi bene in vista dei playoff è importante. Mi sento però di intervenire su un punto. A me serve aggiungere alle qualità della squadra l’atteggiamento e la voglia di scendere in campo senza timore da qui alla fine e soprattutto non avere rimorsi. Non significa andare all’arrembaggio, ma avere equilibrio, coprirsi e offendere. Alle volte perdi con un solo tiro in porta, ma alla lunga vince la squadra che subisce meno e che ne tira di più. Il Palermo subiva pochi gol, ma forse manca qualcosa a livello di gol segnati, ci vuole tempo ma non ne abbiamo”

TEDINO VA VIA: “SONO AMAREGGIATO”

ORE 16.18 – “La base è lo spirito di sacrificio. Basta che un giocatore non ha la testa o tira indietro la gamba, puoi avere in panchina chi ti pare, ma difficilmente fai risultato. Il mio staff? Gorgone secondo, Gennari e Rosato; il preparatore atletico mi raggiungerà da luglio. Il contratto è di 2 mesi più un anno, già decisi. Cambiano le varie opzioni in base alla categoria. Mettere qualcosa di mio? Ho delle idee e delle certezze, ma domani conterà l’atteggiamento. La mia idea di base è la difesa a 4, oppure a tre se parte un terzino: ci sono dei dettagli che dovrò fare apprendere il prima possibile. Ma soprattutto dobbiamo osare. La difesa a 5 dà copertura, ma toglie sul piano delle sovrapposizioni. Deciderò con calma se passare ad un modulo a 4″.

STELLONE COME EZIO SELLA: QUANDO IL RIBALTONE ARRIVA A FINE CAMPIONATO

ORE 16.22 – “Per la prima volta io subentro. Stanotte avrò dormito un’oretta per poi parlare singolarmente ai ragazzi per capire il prima possibile cosa fare. Infortuni? Ci sono giocatori importanti fuori, ma chi scenderà in campo domani farà bene. Il Bari gioca bene e si trova a 3 punti dal secondo posto, cercherà di recuperare questi punti e noi cercheremo di distanziarli. Sul piano tattico di solito se ne discute il giovedì; posso lavorare solo in linea di massima ovviamente”.

ORE 16.26 – “Sacrificarsi è fondamentale. Non c’è stato un colloquio per sapere i problemi, ma per discutere con alcuni dei giocatori su aspetti tattici, sui ruoli che possono ricoprire. Abbiamo parlato con i ragazzi per capire le loro sensazioni e a quattr’occhi capisci chi è convinto e chi meno. Ho visto però un gruppo consapevole che si può fare. Sono convintissimo e i giocatori ci credono”.

ORE 16.28 – “Trajkovski mi ha segnato contro? Il primo gol di Gilardino a Frosinone mi aveva steso… Sicignano? Ci siamo sentiti ieri, ritrovo un compagno avuto a Frosinone, siamo diventati amici e sono sicuro che mi darà una grande mano per inserirmi. Serve immediatamente che i giocatori capiscano cosa fare e noi capire cosa abbiamo davanti. La situazione è questa e bisogna adattarsi rapidamente. Noi oggi con quattro pareggi facciamo i playoff, con 4 vittorie al 99% andiamo in A”.

ECCO CHI É ROBERTO STELLONE

ORE 16.31 – “Se c’è il tempo? Le fortune di noi allenatori le fanno i giocatori e viceversa. Ma é l’atteggiamento che conta: se io al 95esimo rincorro un pallone per fare subito la rimessa e andare a vincere, quello è un segnale da trasmettere alla squadra. Io sono felice di trasmettere una certa mentalità: sono felice se facciamo 20 tiri, non 600 passaggi o 65% di possesso palla; sul piano statistico ok, ma non mi interessa. Io ero attaccante: senza cross non potevo segnare. L’idea mia è essere propositivi, ma non rischiare. Posso essere equilibrato con 6 uomini in attacco, ma se con 7 uomini dietro nessuno la prende… Bisogna remare tutti dalla stessa parte. Io guardo la partita, faccio delle scelte, alle volte si fanno errori. Ma le scelte si fanno per vincere”.

ORE 16.34 – “Durante l’anno accontentarsi del pareggio ci può stare, ma non certo adesso. Noi non abbiamo proprio tempo. Coronado ha grandissima qualità: se lo lasci libero può essere determinante come seconda punta, se lo metti largo lo perdi davanti; è una cosa che non rientra nelle sue caratteristiche. Devi lasciarlo libero di giocare e metterlo nelle condizioni di fare bene a prescindere dal modulo”.

PALERMO – BARI, ARBITRA AURELIANO

ORE 16.37“La Gumina? Mi piace molto, è giovane, ha gamba e coraggio. Ho visto in lui l’occhio giusto per questo finale di campionato. Non si possono spiegare certe cose ai giocatori. Nino o altri attaccanti devono sapere cosa fare, poi agli attaccanti io lascio sempre libertà di decidere; è sulla buona strada. De Biasi? Davvero ero in corsa con lui per la panchina? Scherzo. Mi hanno cercato diverse squadre ma io volevo lottare per un traguardo importante. HCo sperato che vincessi io il ballottaggio e sono contento ovviamente di averlo vinto io”.

ORE 16.40 – “Cambi? Non c’è una regola scritta. Se togli un uomo davanti, può esser che la squadra poi risponda. Il risultato dà ragione alle scelte: magari fai il turnover e vinci e sei bravo, poi perdi e dicono che hai sbagliato. Con un uomo in meno penso sia meglio tenere due attaccanti. Nel finale andrei pure io in difesa a difendere. Ma sull’1-0, 2-0 bisogna sempre attaccare, non stare a difendere. Dipende poi sempre dai momenti e dalle sensazioni. Noi non saremo difensivi”.

GDS – STELLONE PENSACI TU

ORE 16.43 – “Io non ho nulla contro il Bari. Li ringrazio sempre per la possibilità, poi per dare una scossa cambiare allenatore è normale. Io ora penso solo al Palermo e a vincere la partita di domani. Non la preparo diversamente perché è la mia ex squadra. Vincere domani sarebbe importante per il morale e dare uno spirito diverso alla squadra. Alle volte non c’è sintonia, ma fa parte del nostro lavoro”.


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