Martinelli: “Mi sono innamorato di Palermo, voglio restare a lungo”

A Palermo per restare a lungo. Parola dello svizzero Alessandro Martinelli, che in un’intervista a Repubblica Palermo racconta i suoi primi mesi in rosanero e confessa anche il proprio amore di lunga data per il capoluogo siciliano.

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Intervistato da Valerio Tripi afferma: “Dicevo che non sarei mai andato a giocare lontano da casa e al Sud. Poi sono venuto con il Brescia a giocare a Palermo un paio di volte e in ogni occasione mi innamoravo della città. Dormivamo in centro e il tragitto in pullman dall’albergo allo stadio era uno spettacolo. Palermo è bella e appena si è presentata l’occasione l’ho presa al volo. Il clima è spettacolare, vivo a Mondello che è una zona bellissima. Sono felicissimo della scelta che ho fatto”.

E sul piano sportivo sottolinea: “Con il Brescia il contratto era finito, mi sono guardato intorno per due mesi dopo la fine del campionato. Cercavo un progetto importante e le proposte che ricevevo non c’entravano molto con l’idea che avevo per il mio futuro. Aspettare è stato fruttuoso, sono entusiasta della scelta. La Serie D ti fa crescere come persona, bisogna sapersi adattare. Sul sintetico soffro molto e vado un po’ in difficoltà, però fa tutto parte di questa stagione e serve per il nostro bagaglio. Ne usciremo alla grande. Futuro? Sono a Palermo per pensare a lungo termine e tornare fra i professionisti. Poi l’anno prossimo se dovessimo raggiungere l’obiettivo vedremo di programmare il futuro con i rosanero. Sono venuto a Palermo per restarci a lungo”.

Il rapporto con la squadra è già intenso: “Sembra che ci conosciamo da anni? Il merito è di tutti: da chi ha scelto i giocatori e dei giocatori stessi, dei più piccoli che si adattano in fretta ai più grandi che si mettono a disposizione. Il merito va anche alla società. Sagramola e Castagnini li conosco bene avendoli avuti come dirigenti per diversi anni. So che se si buttano in qualcosa è perché dietro c’è una situazione solida e un futuro da scrivere”.

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