Milan, Montella: “Mercato da sogno, serve altro. Scudetto e Bonucci…”

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Nemmeno Vincenzo Montella si aspettava un mercato così scintillante da parte del Milan: “Il club sta facendo qualcosa di straordinario, questa è una squadra che rimarrà e non si svaluterà nel tempo”, assicura il tecnico rossonero a La Gazzetta dello Sport. “Sto vivendo un’estate da sognatore e il bello è che i miei sogni sono stati esauditi”.

Il nuovo Milan cinese, guidato dal duo Fassone-Mirabelli, è il protagonista assoluto del mercativo estivo: “È stato fatto più di quanto pensassi. La proprietà cinese è molto ri­spettosa dei ruoli, cosa inusua­le nel calcio. E il nostro dovere è essere altamente competitivi“. Ma non è finita qui. Montella è ancora affamato di nuovi acquisti e disegna gli identikit dei rinforzi ancora necessari: “Il focus principale è sul cen­travanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. L’attaccante deve avere senso del gol, deve fare gol sporchi e aiutare la squadra”.

Il colpo ad effetto è stato però quello di Bonucci: “Con il club c’è grande condivi­sione su tutti i giocatori, loro al 51% e io al 49%. Con Bonucci all contra­rio. Ero convinto fosse raggiun­gibile, mi fidavo di chi me lo di­ceva, i miei dirigenti avevano invece una percezione diver­sa. Mandavo a Mira­belli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole. Buongiorno, o buonasera, di­rettore: Bonucci – racconta Montella – . È un professionista altamente competitivo, sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non sarà una minaccia per lo spogliatoio”. Un altro acquisto, visto il tormentone creatosi e la difficoltà del rinnovo, è stato Donnarumma: “Ho parlato con la fa­miglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me, ma non gli ho parlato da alle­natore. Lui è fantastico perché ha la capa­cità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi”.

Con una squadra così, è anche lecito sognare in grande. Magari fare anche un pensierino allo scudetto. Ma Montella ha i piedi ben saldi per terra e smorza gli entusiasmi: “In questo momento è solamente un miraggio, anche se non bisogna mai por­re limiti alle ambizioni. Il mio obiettivo è che fra 100 giorni si cominci a vedere il mio lavoro e che fra mille lo scudetto sia un obiettivo concreto”. Intanto, giovedì, la prima gara ufficiale di Europa League contro il Craiova: “Dopo la vittoria contro il Bayern mi sento rinfrancato. A oggi però faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti – ammette il tecnico – . Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono  certo. Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.

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