Napoli, caso campagna abbonamenti: vendute solo 8.000 tessere

É un vero e proprio caso quello della campagna abbonamenti per il Napoli. I partenopei da 9 anni consecutivi partecipano a competizioni europee, da anni cercano di sottrarre lo scudetto alla Juventus, piazzandosi spesso al secondo posto, investono sul mercato ma i tifosi… non si abbonano.

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Soltanto 8.000, infatti, le tessere sottoscritte per la stagione 2019-2020. Non c’è feeling tra la dirigenza e la tifoseria. Non sono bastati i circa 100 milioni investiti sul mercato con gli arrivi di Di Lorenzo, Manolas, Elmas, Lozano e Llorente che hanno di certo aumentato la potenza della rosa.

E dire che i prezzi degli abbonamenti si erano abbassati del 30% rispetto al passato. “Nei settori popolari non c’è partita dove non venga contestato il presidente, la scintilla tra le parti non è mai scoccata”, si legge sulla Gazzetta dello Sport.

Ha fatto meglio del Napoli, il Palermo che in D ha staccato 9.100 abbonamenti. Per i partenopei, negli ultimi 10 anni, la campagna abbonamenti non è mai andata oltre le 20.000 tessere. Il numero maggiore, 17.000, è stato raggiunto nella stagione 2009-10, mentre il dato minore, 5.500, risale al campionato 2016-17.

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8 thoughts on “Napoli, caso campagna abbonamenti: vendute solo 8.000 tessere

  1. Anche a Palermo nell’ultima stagione in A di Zamparini c’erano pochi abbonati. Ora ce ne sono molti di più. Così come a Napoli c’erano molti più abbonati quando il Napoli era in B. I napoletani sono orgogliosi come noi palermitani. A loro non interessa il calcio business. Non vogliono de laurentis e lo contestano come a Palermo si contestava zamparini.

  2. Stessa situazione che a Palermo e a Bari Non c’era più feeling né entusiasmo. Feeling ed entusiasmo che sono subito rinati a Palermo e Bari in serie D. Scommetto che se il Napoli finisse nei dilettanti, farebbero 40 mila abbonati.

  3. Rosanero, e’ la prima volta (scusa se forse ho poca memoria) che ti leggo un commento intelligente e profondo. Hai detto la cosa giusta: la disaffezione del popolo dei tifosi puo’ avvenire anche dopo il decennio piu’ spettacolare della storia del Napoli calcio (molto piu’ lungo del periodo d’oro di Maradona che duro’ molto meno, 5- 6 anni in tutto) e dimostra che il calcio vero, quello che si basa sullo sport e sulla passione di popolo, non puo’ essere compatibile con il calcio fondato sul business, sui profitti, sulle plusvalenze del calciomercato che andrebbe abolito. Tutto questo pero’ cozza fortemente con quei tuoi commenti in cui fai il tifo non per sostenere la squadra sul campo ma per chiedere al padrone di turno di spendere piu’ soldi degli altri. Allora fa un attimo pace con te stesso e decidi da che parte vuoi stare, dalla parte del calcio vero e del popolo, o dalla parte del calcio business e dei padroni.

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