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“Non si sa mai”, tutti i riti scaramantici dell’Italia a Euro2020

Non solo tattiche e schemi, il mondo del pallone non è indifferente ai riti scaramantici. Più o meno bizzarri o evidenti, alcuni gesti vengono immancabilmente ripetuti tutte le volte che si ritiene necessario farlo, fino a divenire parte integrante dei comportamenti. In vista della finale di Wembley, Italia e Inghilterra non hanno di certo rinunciato ai loro rituali. Anche quest’anno è fatto salvo il principio del “non si sa mai”.

Vialli sempre per ultimo

La semifinale risolta ai rigori contro la Spagna è stata anticipata da un’accortezza che non è sfuggita alle telecamere. Come ogni partita, staff e giocatori salgono sul pullman che li trasporta allo stadio. E come ogni partita, Vialli è e deve essere l’ultimo a salire. In realtà, il rituale completo prevede che il primo a mettere piede sul pullman sia Roberto Mancini. Tra i giocatori invece, il primo è Acerbi e l’ultimo Donnarumma. Il rito è stato consacrato poche ore prima della partita contro la Svizzera, quando il pullman ha lasciato il ritiro senza Vialli, salvo poi fermarsi pochi metri dopo per permettergli di salire a bordo. Visto il risultato ottenuto (3 a 0 all’Olimpico), il team Azzurro ha pensato bene di adottare quest’ordine di ingresso in via del tutto scaramantica.

Vietato non rovesciare il vino a tavola

Anche la grigliata post partita è diventata una liturgia. Dopo ogni successo, gli chef della Nazionale riscaldano la griglia dove vengono cucinati 20 kg bistecca di Angus, 70 salsicce di maiale, 60 salsicce di tacchino e pollo, 35 hamburger di tacchino e pollo, 11 polli, 6 rosticciane, 15 filetti di francia, 6 kg di gamberi argentini e 3 kg di scampi. L’indole scaramantica di tutto il team è venuta fuori anche in occasione della grigliata servita dopo la vittoria contro la Turchia, quando ancora una volta un errore, casuale, è stato “adottato” come rito. Dopo che un ospite ha rovesciato il bicchiere di vino sulla tavola, il resto del gruppo si è precipitato ad intingere il dito per portare qualche goccia di vino dietro l’orecchio e sul collo. Da allora, il rito è stato ripetuto fino all’ultimo trionfo celebrato da tutto il team.

Scaramanzia d’Oltremanica

La scaramanzia non conosce confini. Anche i nostri prossimi avversari a Euro 2020 condividono con gli Azzurri alcune accortezze che è sempre meglio ripetere all’occasione. Il team guidato da Gareth Southgate si affida al suo centravanti Harry Kane, non solo sul campo. L’attaccante del Tottenham è solito rinunciare a radersi la barba prima di ogni match, sia con la nazionale che con il proprio club.

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