Palermo, Amenta: “Società solida, ma il prossimo anno sarà dura”

Il Palermo ha messo a disposizione dell’associazione Amici Rosanero – che detiene l’1% delle quote societarie – i bilanci in occasione dell’assemblea di approvazione. Carlo Amenta, intervistato a Zona Vostra su Trm, ha analizzato i numeri e descritto possibili scenari futuri del club di Dario Mirri.

Il bilancio chiude con una perdita di un 1 milione e 130 mila euro che viene fuori per l’appunto dalla differenza dei ricavi e le uscite. Parliamo della stagione che si è conclusa con la promozione del Palermo in C. E’ vero che i ricavi sono stati più limitati, ma anche i costi dei giocatori si sono molto ridotti. In questo bilancio salta subito agli occhi il fatto che il Covid ha certamente lasciato un impatto negativo che probabilmente si sentirà ancora di più in quello del prossimo anno“.

“Se andiamo a guardare i ricavi che la società ha guadagnato grazie alla biglietteria noi abbiamo 1 milione e 170 mila euro tra campionato e Coppa Italia e 1 milione e 400 mila euro per tutto quello che gira intorno alle partite. I match della Nazionale e quello delle Leggende hanno fruttato almeno 300 mila euro esclusi i costi di gestione. L’evento di partita con il pubblico ti regala un core business fondamentale, non siamo in Serie A“.

Quindi cosa dice il bilancio del Palermo? Amenta non ha dubbi. “Racconta una società che è riuscita a superare la serie D con un ottimo equilibrio con una perdita che sarebbe stata inferiore se avessimo terminato i campionati. Il Palermo è una società solida. Ha un patrimonio netto di oltre 6 milioni. In Serie C penso siano poche le squadre così solide“.

“Credo che al Palermo – prosegue Amenta – mancheranno quest’anno, nonostante l’accordo di Infront, almeno 3 milioni, 3 milioni e mezzo di incassi. Credo che il futuro sia preoccupante, la società ha costruito la squadra da zero, ha fatto investimenti perché se è vero che i cartellini non si comprano è vero anche che i costi dei giocatori in Serie D sono aumentati. E’ un bilancio che il club può sopportare questo anno ma non sappiamo per l’anno successivo. Il prossimo anno il Palermo può affrontare il campionato questa squadra ma non riuscirà a potenziarla più di tanto”.

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25 thoughts on “Palermo, Amenta: “Società solida, ma il prossimo anno sarà dura”

  1. “Il prossimo anno il Palermo può affrontare il campionato questa squadra ma non riuscirà a potenziarla più di tanto”…….

    1. E tu, Giovanni Rosanero, come stai contribuendo? Come finanzi la Società per potenziare la rosa? Scrivendo su Internet? Inventandoti trasferte in pullman che durano due giorni?

      1. Giovanni non ha partecipato al bando. Come lui tanti tifosi perchè non eravamo in grado di sostenere un impegno così gravoso. Forse questa considerazione la doveva fare anche qualcun altro, non credi?

      2. Se la società avesse fatto un’azionariato popolare serio parteciperei senza alcun problema. Quanto alle trasferte in pulman ( un unicum tra le societa’ professionistiche) purtroppo non sono mie invenzioni ma realta’ documentate su vari siti e giornali( mediagol, ilovepalermocalcio, gazzetta dello sport etc.)

      3. Da tuttopotenza.com :” Il Palermo è partito alla volta di Potenza ma stanotte i siciliani dormiranno a Rende”.

  2. Basterà spendere in campagna acquisti quanto speso quest’anno, ovvero 50000 euro a rate, e i conti andranno a posto…. ma se non stai aggritta, vendi a qualcuno con due lire!!!!!

        1. perchè se non avesse partecipato il Palermo non esisterebbe …. Mirri venderebbe domani mattina stessa.. credimi

          1. si tutto altruismo… sacrifica i suoi beni per amore del Palermo, Ancora credete alla filantropia dei presidenti?!

  3. Ma, scusate, tutta sta tiritera dell’amico rosanero Amenta, vale solo per il Palermo?
    Anche le altre società hanno dovuto far fronte alla pandemia ed al mancato incasso (chissà poi quanto incida la vendita dei biglietti), ma hanno rinforzato le relative squadre!
    Se Mirri non era in grado di far fronte alle spese che si sarebbero presentate, per quale prescrizione medica si è presentato al bando?

  4. L’anno prossimo non ci sono più i soldi di Di Piazza, il problema non è il covid, il problema è Mirri. Tra l’altro l’anno prossimo sicuramente gli stadi saranno aperti quindi i soldi dal botteghino ci saranno. Comunque per quale motivo questo Amente se ne esce adesso con questa dichiarazione, non fa bene all’ambiente.

    1. bene o non bene all’ambiente ha semplicementeesposto e chiarito la situaione. Cosa si dovrebbe fare, nascondersi dietro un dito ?

  5. Non ci vuole un fenomeno per capirlo che questa società affronterà il prossimo campionato con la stessa rosa. Il programma da biennale si è trasformato in pluriennale .

  6. Quanti tifosi ridicoli qui dentro! Amate la vostra squadra come é stata fatta, noi stiamo giocando a Playstation! Forse non avete una lira voi, chi investe momentaneamente con questo covid! Dai ragazzi piu positivi!

  7. In queste parole c’p la verità sul perché Boscaglia sta ancora a Palermo – ma anche se hanno sbagliato a farli un contratto “pesante” bisogna decidere se si vuole “perdere” cambiando allenatore e quindi pagare un altro ingaggio o “straperdere” lasciando questo incapace e mediocre allenatore, non certo idoneo per una piazza come Palermo, a fare danni disgregando spogliatoio e tifosi con la sua pochezza e le sue fissazioni . Non ha fatto abbastanza danni? riflettiamoci sopra !!! ed p davvero fortunato perché si gioca senza tifoseria sui spalti !!! cosi sa cosa si pensa lui soli da qualche striscione e sui social !!!!!!!!

  8. Credo che per dare una risposta ai nostri dubbi e ai nostri interrogativi dobbiamo andare alle origini delle cose, ovvero al famoso bando che mirri e di piazza hanno vinto. Come lo hanno vinto? Semplice, producendo da subito il milione per l’iscrizione e scrivendo nel bando che sarebbero andati in A dopo tre- quattro anni . Mentre il milione era bello e pronto sull’altra promessa a cui hanno creduto Orlando & C. li chiaramente come diciamo noi a palermo se la sono “ammuccata”. Per cui ci troviamo con una societa’ che ha lasciato scappare l’altro socio e si trova essenzialmente senza capitali da investire il prossimo anno per rinforzare la squadra. Ricordo che se il prossimo anno si vorrà vincere, la squadra andrà rifondata, con quali soldi non lo so proprio. Quanto al fatto che al bando non ci fosse nessuno mi pare una fesseria, il proprietario di Alcott non mi pare un poveraccio, lo stesso Ferrero che nemmeno io vorrei come presidente, c’era pure . Quindi è sbagliato dire che c’era solo Mirri. Si è scelta l’appartenenza, il fatto di essere un imprenditore palermitano ma non si è valutata minimamente la consistenza finanziaria a breve e lungo termine. Ora i nodi sono venuti al pettine e Mirri se non vuole affondare deve trovare degli investitori esterni che questa volta non si accontenteranno di fare le belle statuine come Di piazza( che infatti è scappato). Bisogna comunque ringraziare Mirri per quello che ha fatto finora, non dimentico che ha pagato gli stipendi prima che arrivassero i tuttolomondo, non lo dimentico affatto, e che finora ci ha messo passione ma ha compiuto l’errore di legarsi mani e piedi a dirigenti totalmente incapaci e incompetenti che non ne hanno azzeccata una. Ora tocca alui decidere cosa fare.

  9. Molto solida una società costituita con capitale sociale di 15 mln di euro e ad oggi solo 6 mln al contrario di quello che voleva fare Di piazza che voleva versare interamente il capitale per fare la squadra forte…

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