Palermo, ecco il nuovo CdA: presente Galassi, non c’è Gardini

Dario Mirri, Brian Marwood, Simon Cliff, Diego Gigliani e Alberto Galassi. Sono questi i cinque membri del Consiglio di Amministrazione del ‘nuovo’ Palermo City, che a breve verrà ufficializzato dal club rosanero con un comunicato, e che resterà in carica per i prossimi tre anni.

L’unico italiano, oltre ovviamente a Mirri (che sarà il presidente del CdA), è Alberto Galassi, che pochi giorni fa ha ammesso di “amare la Sicilia e Palermo”. Non c’è, dunque, Giovanni Gardini, il dirigente che ha svolto un ruolo fondamentale nella trattativa fra il City Group e il club rosanero.

Inoltre, sono emersi anche dei dettagli sulle quote della società. Sono in totale 395 le quote del club (ognuna dal valore di circa 27 mila euro) e l’80% di esse, come rivelato negli scorsi giorni, appartengono ora al City Group. Resta confermata la presenza dell’associazione “Amici Rosanero”, con lo 0,25% delle quote, ma come era già sotto la gestione di Hera Hora, con un “peso” del 10% al momento del voto.

Mirri, infine, non potrà cedere le sue quote prima di cinque anni senza il consenso del City Football Group. La holding inglese, invece, così come la nuova proprietà dovrà aspettare tre anni per poter trasferire le quote senza l’ok del presidente rosanero.

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25 thoughts on “Palermo, ecco il nuovo CdA: presente Galassi, non c’è Gardini

  1. Dove sono andati andati a finire quei bravi ragionieri dei tempi di Alyssa? Fenomeni. Partita doppia, totale del passivo e allegato il fac-simile per la denuncia alla procura, ogni santo giorno. Il tutto in neanche 5 minuti, firmato, controfirmato e bollato. Altri tempi. Il sottoscritto invece ci capisce veramente poco. Cerco di arrangiarmi, con i dati a disposizione e l’ausilio di un mezzo meccanico (calcolatrice vintage, GE, anni sessanta). Dunque (se sbaglio correggetemi, grazie): 395 quote dal prezzo unitario pari ad Euro 27.000, per un valore complessivo (del Palermo FC) di Euro 10.660.000. 10.660.000X80/100 = 8.500.000 (arrot.per difetto). Che sarebbe l’importo in Euro incassato da Mirri per la vendita delle quote (parte). Importo dal quale vanno sottratti: Euro 2.350.000 (quota Di Piazza) et Euro 2.800.000 (stipendi Vecchio Palermo, che non c’entrano nulla, ma dai quali forse partì l’avventura). Evito di riportare il residuo SALDO finale e di commentare quanto rimasto in mano agli ‘Amici Rosanero’.

    1. Questo conteggio è del tutto sbagliato perché non tiene conto dei soldi che Mirri ha messo nella società in questi anni!!!!

      1. Ufficialmente 9 Milioni ca  Mirri(+ 2,8 sopra menzionati), 6 Milioni ca Di Piazza (minusvalenza pari al 60 %), 66mila (mi sembra) Amici Rosanero (minusvalenza pari all’ 80/90 %). Non sto sostenendo che Mirri si sia arricchito con l’operazione Palermo, tutt’altro. Il fatto è che alla prima presentazione si dichiarò ‘un imprenditore’ (ancor prima che tifoso) ‘che se investe 7, vuol ricavarne 70’. I risultati parlano invece di ‘bagno di sangue’ soprattutto per ‘Soci&Amici’. Ho già connotato questa (s)vendita (al buio?) come uno Stop Loss. Lo ribadisco, ma lo ritengo (un po’) comprensibile. Negli affari, regola numero uno: alle brutte, salvare la pelle, limitando le perdite.

        1. Al di là della condivisibile provocazione sui ragionieri giustizialisti dei tempi di Alyssa, c’è da dire che la cessione delle quote non si può ridurre alla logica dello stop loss, ma in prospettiva è molto interessante per Mirri-imprenditore. Data la robustezza finanziaria del nuovo socio e la competenza della struttura manageriale che l’accompagna, tra qualche anno è molto probabile che il valore della partecipazione di Mirri crescerà al punto da garantire un guadagno sull’investimento iniziale.

    2. Mio caro amico, forse sarebbe in caso di usare un collutorio prima di parlare degli Amici Rosanero, associazione di cui mi onoro di far parte. Essi hanno contribuito alla rinascita del Palermo ucciso dai magheggi della buonanima con un contributo pecuniario modesto, ma importante dal punto di vista simbolico. Oggi festeggiano, con la prospettiva immediata di competere con squadre come Genoa, Parma e Cagliari, mentre meno di tre anni le avversarie erano Troina e Cittanovese. Noi Amici Rosanero rivendichiamo con orgoglio il merito di averci sempre creduto e di aver sostenuto un Presidente venuto dalla Gradinata che ha messo a repentaglio il proprio patrimonio e la propria serenità familiare per far risorgere il Palermo.

  2. Forse adesso che pubblico cosa ha scritto Teotino grande giornalista della gazzetta dello sport – uomo e giornalista di spessore grande conoscitore di calcio insomma uno che ne sa molto di più dello scrivente che gli ingenui e non solo , palermitani attaccano ogni giorno dalle pagine di stadionews! Ripeto lo ha scritto Teotino , con tutto rispetto , che non è Geraci o qualche altro giornalista locale. Di seguito vi copio quello che ha detto (che è quello che dico e scrivo io da mesi su stadionews e che voi non avendo argomenti intelligenti con i quali controbattere pensate bene solo di insultare sempre dall’alto della vs cultura .Poveretti! Ecco il pezzo di Teotino:”. Il Palermo, grazie ai mezzi e alle conoscenze dei suoi nuovi padroni, si consoliderà subito come squadra di Serie B e nel giro di un paio di stagioni potrebbe già tornare in A. Ma dopo? Dopo, la sua corsa si arresterà. I regolamenti dicono che due società controllate dal medesimo azionista non possono partecipare alle Coppe europee, neppure se fossero ammesse, per esempio, una alla Champions e una alla Conference League. Cioè, finché il Palermo avrà lo stesso proprietario del Manchester City, i suoi tifosi non potranno nemmeno sognare di conquistare un posto in Europa. “ Ecco spero che adesso sia tutto più chiaro compreso il penna bianca che si batte la mano nel cuore invece che nel portafoglio pieno.Noi peggio di Zamparini non avete capito un emerito…..la cosa grave manco la stampa locale che non ha fatto cenno a quanto riporta Teotino per non disturbare la felicità di penna bianca..

    1. Non c’entra nulla quello che dice Teotino con quanto sostiene lei. Anzi, lei usa strumentalmente qualsiasi cosa vada contro il progetto di rilancio dell’FC Palermo e del suo odiato “penna bianca” Mirri, per portare acqua al suo mulino. Cioè argomentazioni risibili e pretestuose. Il problema delle coppe è molto di là da venire. Ma per lei è un impellente problema, un tallone di achille. Proveniamo dalla D, giocheremo in B. Forse non andremo in A e lei pensa alle coppe. Avrebbe fatto meglio, nel caso (da escludere) che lei avesse a cuore questa eroica operazione da parte di Mirri, a citare l’altra metà dell’analisi di Teotino e cioè che la struttura strasolida del city group garantirà per molti anni una stabile esistenza del PALERMO senza gli affanni della sua storia recente. Ma a lei ovviamente questo non interessa affatto. La sua asserita lungimiranza ha già individuato l’impostura di Mirri ai danni dei tifosi del Palermo (lei lo è?.) E pretende pure di giocare la Champions league…. ma per favore

    2. Ha perfettamente ragione. Sta caxxo di promozione e sopratutto la cessione della società hanno scompaginato le certezze dei tifosi che volevano godersi senza angosce un normale Palermo – Monterosi o Palermo – Picerno. Se per Penna Bianca si intende Mirri stia tranquillo che dopo aver letto le sue rimostranze e il pezzo di Teotino revocherà immediatamente la vendita per evitare questi spiacevoli ed eventuali problemi. In quanto alla stampa che non riporta Teotino volevo confermarle che nessuno vuole disturbare la felicità di Penna Bianca, ci pagano per questo, per non turbare la serenità del presidente. PS: Sembra che per ovviare al problema Soriano abbia già disposto che il City, entro tre anni, venga smantellato per far sì che non arrivi nei primi sei posti di Premier in modo da lasciare spazio al Palermo, com’è giusto che sia (gm)

  3. Sono tre mesi che ci dicono che l’unica figura certa della nuova proprietà è Gardini come direttore generale e adesso non ce nell’organigramma? Cu ci capisce è bravo.

  4. È più forte di voi, non vi cala proprio che il presidente Mirri è riuscito dove altri hanno miseramente fallito. Lui ha messo soldi e faccia, passione e tenacia. Ha sempre lavorato in silenzio solo e soltanto per il bene del Palermo e dei Palermitani. L’invidia è una brutta bestia, ma tranquilli sarete soltanto spettatori di un futuro calcistico che mai vi apparterrà.

  5. È più forte di voi, non vi cala proprio che il presidente Mirri è riuscito dove altri hanno miseramente fallito. Lui ha messo soldi e faccia, passione e tenacia. Ha sempre lavorato in silenzio solo e soltanto per il bene del Palermo e dei Palermitani. L’invidia è una brutta bestia, ma tranquilli sarete soltanto spettatori di un futuro calcistico che mai vi apparterrà. Addio

  6. Continuo a leggere di gente che si improvvisa ragioniere così come di gente che purtroppo si improvvisa giornalista. Chi non da dovrebbe tacere, almeno per buon senso. Se C’è Galassi nel CDA o un altro persona, che vi cambia? Se il presidente Mirri ha perso o guadagnato, che vi cambia? Dario Mirri è stato l’unico palermitano a metterci la faccia e il portafogli, l’unico imprenditore tifoso che ha deciso di rischiare e come da programma in soli 3 anni, nonostante la pandemia, ci ha portati dove eravamo rimasti e da dove siamo stati cancellati per colpa di una banda bassotti de noantri. Ancora avete da dire? Ancora fate calcoli? Nei vostri calcoli avete dimenticato 3 anni di stipendi a tutti i lavoratori del Palermo (non solo ai giocatori), 1 milione di iscrizione in D, tasse e compensi ai professionisti, lavori allo stadio …. Introiti pochissimi. Ancora parlate?

  7. Leggo con poca sorpresa commenti che in certo qual modo attaccano l’associazione AmiciRosanero e quindi anche i suoi soci, da parte di una persona che senza dubbio ha il dente avvelenato.
    Nei quasi tre anni di vita, i soci si sono visti arrivare epiteti e offese di vario genere, da “Mirriani” come sè questa fosse un’offesa per chi la proferiva fino ad arrivare a “lecchini del presidente”, quando l’unica colpa dei soci, se così si può definire, è l’amore smisurato per il Palermo. A prescindere. A prescindere dalla categoria, dai giocatori, dalle partite, i soci c’erano con il Marina di Ragusa, con il Giugliano, con la Vibonese, con la Triestina e con il Padova. Poco ci interessa chi è l’avversario, ci interessa il Palermo. I soci sono partiti con l’1% oggi sono arrivati allo 0,25%, ma nessuno si lamenta, perché il loro è stato un’atto d’amore verso la loro squadra del cuore. Nessuno di loro voleva guadagnare dal loro “investimento”, che come lei saprà, essendo esperto d’economia, era a fondo perduto. Ma su una cosa i soci sono tutti d’accordo, che un giorno potranno dire “io sono stato socio della mia squadra del cuore” e quest’affermazione li ripaga delle loro sofferenze, oltre ad essere già stati ripagati con la Serie B e una cessione ad una proprietà che nemmeno nei sogni migliori potevamo immaginare.

  8. Ve la prendete con il cameriere che ha portato il conto, dopo la cena ed il brindisi. Massimo rispetto per gli Amici Rosanero (dai nemici mi…, però non è il caso di scherzare, di ‘ironizzare’, giusto?). 0,25 la loro quota, diluita a causa della mancata partecipazione agli aumenti di capitale. Ed il 10 % ‘al momento del voto’, una bella medaglia al valore, ma che nulla vale al mercato dell’oro. Ci sarà modo, penso, di discutere sul resto. Vorrei intanto ribadire che il Palermo FC è passato di mano grazie ad un versamento di Euro 8.500.000. Il Palermo, con una massa di tifosi di questa portata…

  9. 10 Euro (non pagati) + 40/50 milioni di debiti. Ma anche qualche credito, come il ‘tesoretto’ composto dal ‘parco giocatori’ alcuni dei quali ancora navigano, a buona andatura, tra A e B. E poi il Marchio, il Titolo Sportivo. Tutti diamanti che impreziosiscono i bilanci delle principali Società Calcistiche Italiane (in realtà strafallite). Cocci di vetro invece nel caso del Palermo di Zamparini. Alyssa. Papè Satan Papè Satan, Alyssa. Ps Il Pisa, già in finale play off, (proprietà Knaster 100%, per 12 milioni di Euro -ma cos’è Knaster, un brodo?-) dà in prestito Lucca e si tiene Puscas. Non era male Puscas, però si pistiava i golle (come Cavani).

    1. Scusate, ho controllato e devo correggere. Knaster, proprietà al 75% (per 12 milioni di Euro). Il 25% rimasto alla precedente proprietà, la MaGiCo, con la O finale, con la A sarebbe la Roma o Maradona Giordano Careca.

      1. ‘Cambia spacciatore’. Straordinaria e originalissima battuta del solito, grande Autore, Tuttinick, by Pallavicino. Mi sono stufato di nominarlo, anche perché evidentemente se ne compiace. Così come della sua BMW rosso fuoco, larghe righe bianche laterali, sedili ovviamente in pelle, ma coprisedili tassativamente in paglia (Euro 16,99 set completo). Paglia di lusso, come u cappilluzzu che tiene  perennemente in testa. Broooom broooom (non ha la patente).

  10. Neanche secondo me c’entra molto la vendita stop loss. Se il decano anziano dei commentatori si professa ignorante (sic), dall’alto del suo presunto (sempre da lui) magistero, figuriamoci tutti gli altri Ils-Sont-Tous-Gigi de Boule de prés con la terza elementare. Mirri ridotto al rango di trader (accatta e vinni per intenderci) dunque. Conti sballati (con la calcolatrice) e ragionamenti sballati (senza) elaborati con il solo ausilio del delirio. La Storia e i giornali dicono altro. Studi legali non proprio scadenti(Alvarez & Marsal per City Group e Allen & Overy per il Palermo) hanno certificato ad es. che non sono stati scelti i soldi ma il progetto iù sostenibile e che di trattative più convenienti per Mirri ce ne erano almeno altre due; oltre al fatto che le private equity arabe non comprano per rivendere guadagnandoci ma perchè utilizzano il calcio come strumento di geopolitica. Può non piacere certo, ma per motivi completamente differenti dalla ormai ridicola contrapposizione Mirri/Zamparini. Smarcarsi dal fascino della “grandezza nefasta” per avvicinarsi a quello del progetto City senza sentire altre minkiate sarebbe un buon viatico per continuare a sostenere la società. Chi vorrà farlo, ovviamente. Non piace riconoscere che la buonanima non aveva alcuna “visione” al contrario di Mirri. Senza contare che le dichiarazioni anche colloquiali con le quali Mirri illustrava quale atteggiamento dovrebbe avere un imprenditore in tema di vendite aziendali diventa improvvisamente un mantra da criticare alla minima scalfitura, senza alcun paragone con l’abnorme quantità di castronerie che abbiamo dovuto sorbirci nel passato pre-Mirri. C’è tanta malafede. Ma ci siamo abituati. Non è un problema comunque. Chi spara minkiate continuerà a farlo.Chi sosterrà la squadra nella consapevolezza della titanica oprazione condotta da Mirri, pure. I fatti, come sempre, parleranno al posto di tutti quanti. P.S. Il Gigi con la BMW non è Salvatore, sono io.(ma, ovviamente non ho alcuna BMW). Ils-Sont-Tous-Gigi de Boule de prés.

    1. P.S. Rubini multinick: ma ti è mai venuto in mente che quelli che ti hanno mandato a quel paese e che vorranno continuare a farlo sono almeno 500 e non un solo utente?. Anche questa è “grandezza nefasta” potrai compiacertene, ma…onestamente veni i chianciri!

  11. Lenzuolone bucato e liso. Come al solito. E quando si agita, quando cerca di parlare ‘taliano è anche peggio, ciuccio in mezzo ai suoni. Comunque alla quarta riga ho smesso di leggerlo. Tempo guadagnato. GIGIniellu GIGI Idk, by Pallavicino, Tuttinik, che oggi, in questo post, ha interpretato, in ordine di apparizione: pinodipino, Luigi, Enzorosanero, Salvatore etc.etc ( ma nessuno se ne accorge?). Ps Per l’ennesima volta: GIGI Idk: DISTANZA!! VIA! VIA!!

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