Palermo – Feralpisalò 1 – 0 LE PAGELLE / Brunori-Luperini-Buttaro: tris d’assi

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo gioca tre partite in una e le vince tutte. Meglio di così nemmeno Baldini lo avrebbe potuto sperare. E adesso, con il morale a mille, e la ritrovata vittoria in casa, la squadra si appresta a una finale con una città intera alle spalle. Non sarà facile, ovviamente, ma i segnali sono positivi.

La “prima” partita il Palermo la vince ottenendo la qualificazione alla finale contro il Padova, stavolta senza troppa sofferenza, grazie a un primo tempo di grande concentrazione concluso con il gol di Brunori che chiude ogni velleità di rimonta dei lombardi.

La “seconda” partita era quella della stanchezza ed è stata perfetta: proprio grazie al gol nel finale del primo tempo, la gestione della ripresa è diventata comodissima, un allenamento senza stress. Infine – non meno importante – il Palermo ha vinto la partita dei “cartellini”, riuscendo miracolosamente ad arrivare alla finale senza squalificati, senza nemmeno un cartellino, gestendo la partita con una maturità da sottolineare.

La Feralpisalò ci ha provato per tutto il primo tempo. La squadra di Vecchi è sembrata anche più autorevole rispetto alla gara di andata ma i rosa sono riusciti a contenerla senza concedere troppo, cercando di ribattere colpo su colpo. Trovato il gol, il Palermo ha amministrato la partita, capitalizzando con il minimo sforzo il 3 a 0 dell’andata.

PALERMO (4-2-3-1): Massolo 6; Buttaro 7,5 (dal 25′ s.t. Somma 6), Perrotta 7, Marconi 6,5, Crivello 6 (dal 30′ s.t. Giron s.v.); De Rose 6,5, Damiani 6,5 (dal 1′ s.t. Odjer 6); Valente 6 (dal 1′ s.t. Silipo 6), Luperini 7,5, Soleri 6,5; Brunori 7 (dall’11’ s.t. Fella 6).

FERALPISALÒ (4-3-1-2): De Lucia 6; Bergonzi 6, Pisano 4,5 (dal 1′ s.t. Damonte 6), Legati 5,5, Corrado 6; Carraro 5, Hergheligiu 5,5, Balestrero 5,5 (dal 25′ s.t. Corradi s.v.); Di Molfetta 6 (dal 25′ s.t. Siligardi s.v.); Spagnoli 6,5 (dall’11’ s.t. Miracoli 5,5), Guerra 5,5 (dal 39′ s.t. Khadim s.v.).

Massolo 6: All’inizio è molto sollecitato dai cross degli avversari e stavolta ha anche qualche incertezza. Ma nel complesso para quello che c’è da parare, anche con qualche smanacciata in più e qualche presa in meno ha fatto in pieno il suo dovere. È salvato nel finale dal Var che annulla il gol di Khadim (non era stato perfetto nella respinta sul tiro di Miracoli).

Buttaro 7,5: Tra i migliori in campo. Ancora un passo avanti, gioca con scioltezza e personalità. In difesa è arcigno quanto basta, tanto è vero che la Feralpisalò fa le cose migliori sull’altra fascia, spinge con gamba sciolta nella metà campo avversaria e mette anche due palloni al centro assolutamente pericolosi. Una delle rivelazioni dei playoff. Applausi quando esce.

(dal 25′ s.t. Somma) 6: C’è spazio anche per lui, mezz’ora per togliere un po’ di ruggine. E in una incursione in avanti stava anche trovando il gol: il portiere è battuto ma il tiro del difensore finisce sulla traversa.

Perrotta 7: Torna titolare per la squalifica di Lancini e non spreca l’opportunità. All’andata, quando è entrato, era apparso ancora un po’ imballato, stavolta è sicuro fin dall’inizio, sui palloni aerei c’è, facendo valere il fisico.

Marconi 6,5: Prestazione agonisticamente valida. La Feralpisalò arriva con una certa fluidità fino ai margini dell’area di rigore, poi si scontra contro un muro e fra i mattoni anche Marconi fa la sua bella figura.

Crivello 6: È subito in difficoltà perché la Feralpisalò gioca prevalentemente sulla sua fascia, costringendolo a un super lavoro. Crivello non è al massimo della condizione e concede qualcosa, in un paio di occasioni perde proprio la posizione. Rimedia con agonismo e impegno e, seppur con generosità, la sufficienza se la guadagna grazie anche a un secondo tempo meno impegnativo e più positivo.

(dal 30′ s.t. Giron) s.v.: Un quarto d’ora per sciogliere i muscoli.

De Rose 6,5: Presidia il territorio ma è probabilmente condizionato dall’esigenza di non farsi ammonire. Spesso si preoccupa di chiudere gli spazi ma senza affondare il tackle. Continua a essere pimpante sul piano fisico ma quando può rifiata, amministrando le proprie forze. Nel finale del primo tempo si inventa un’azione personale spettacolare, per via centrali, che si infrange al limite dell’area a causa di un fallo.

Damiani 6,5: Discorso abbastanza simile a quello di De Rose. All’andata era stato più decisivo ma è solo perché in questa circostanza ha guardato oltre questa semifinale. E la sua uscita prematura è proprio studiata in proiezione futura. Ormai si è inserito nei meccanismi della squadra.

(dall’11’ s.t. Odjer) 6: Come si dice in gergo va a fare legna a centrocampo. Non deve neanche esasperare gli interventi in fase di filtro.

Valente 6: Tre/quattro scatti sulla destra fanno sperare su una sua capacità di recupero della migliore condizione atletica. Non è ancora il giocatore devastante di tre settimane fa ma ha speso tantissimo nei playoff e Baldini lo sta centellinando come un whisky d’annata. Lo fa uscire nell’intervallo, a qualificazione ormai in tasca. Giusto così.

(dal 1′ s.t. Silipo) 6: Le sue caratteristiche tattiche sono diverse da quelle di Valente, entra quando la tensione della partita è già abbassata. Non gli riesce granché ma è comunque utile a far rifiatare la squadra. Una sua buona azione libera Somma al tiro.

Luperini 7,5: Cominciamo dal gol. Sarà anche errore di Pisano ma lui morde le caviglie di tutti e questa volta gli va bene; il difensore della Feralpisalò si impapera e lui è anche bravissimo a servire di prima Brunori con un tocco morbido. È il paradigma di questa gara, forse di tutti i playoff: è diventato un giocatore fondamentale per quantità e qualità. Anche nella ripresa è straripante, con giudizio.

Soleri 6,5: Tutto come previsto: se entra dall’inizio non segna, nemmeno quando si trova a tu per tu con il portiere avversario per firmare il 2 a 0 (e nel primo tempo ha avuto due palle gol non particolarmente clamorose) ma è comunque utile. È un problema di ruolo: viene schierato al posto di Floriano e lui non ama tantissimo giocare esterno, tende ad accentrarsi. Ma non risparmia nemmeno una goccia di sudore.

Brunori 7: Segna il 28esimo gol della stagione, rompendo il digiuno al “Barbera” che durava da quasi due mesi (Palermo – Picerno). Realizza con grande freddezza un gol non difficile ma nemmeno così facile come sembra, dimostrando di essere lucido davanti al portiere in uscita. Una rete importante, garantisce una qualificazione che non è mai stata davvero in bilico e consente a Baldini di gestire nella ripresa la girandola di cambi, tra cui il suo.

(dall’11 s.t. Fella) 6: Un altro gettone di presenza, condito da un ottimo assist per Soleri che non riesce a segnare davanti al portiere.

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13 thoughts on “Palermo – Feralpisalò 1 – 0 LE PAGELLE / Brunori-Luperini-Buttaro: tris d’assi

  1. Ormai è la solita storiella ripetitiva : questa squadra è diventata un insieme di leoni….che giocano con grinta e carattere. Che bello vederli correre come dannati alla ricerca del sogno. Tutti bravi…tutti quanti ! Avanti tutto e Forza Palermo !

  2. Ormai poco spazio alle questioni tattiche. Mi premeva molto , ma solo per l’importanza del ruolo, che Baldini provasse Massolo al più presto. Ci siamo arrivati e questo mi basta. La squadra è lievitata per bene e adesso , forza ragazzi, andiamocela a prendere.

  3. calma e gesso.
    finora abbiamo scherzato, erano partite facili.
    Ora c’è l’avversario più difficile che si poteva incontrare, quel padova che con il bari, il modena e il sudtirol era la favorita sin dall’inizio.
    Il padova non è l’entella o il salò con tutto il rispetto, questo va fatto capire a tutti (tifosi, giornalisti e giocatori)
    Il padova è la squadra favorita dall’inizio ad andare in B, come il Bari.
    Ha all’ultimo perso la promozione diretta, ma il padova forte quanto o se non di più del modena.
    Ed è più forte del Palermo, non ci prendiamo in giro (come punti, posizione in classifica e rosa).

  4. Proprio perchè la penso come Baldini (“percorso e fede rosanero sono più importanti del risultato”) e perchè ho sempre tifato palermo in qualunque serie, sono preoccupato molto preoccupato della eventuale delusione dopo l’eccessiva illusione.
    Continua la sbagliata convinzione di molti tifosi e giornalisti (non certo Guido Monastra che ha sempre i piedi ben piantati per terra)che siamo già in serie B e che la finale doppia è una formalità.
    Creando troppa aspettativa nel pubblico, si crea troppa illusione che poi facendo corna se non andasse la finale nel verso giusto si trasformerebbe in grandissima delusione.
    Sempre facendo corna, ricordiamoci della finale di coppa italia. Si era fatto credere che il Palermo avendo battuto il Milan era favorito per vincere la coppa italia contro l’Inter.
    Tutti ci credevano nella vittoria di coppa italia (io compreso), la delusione fu fortissima, è inutile girarci intorno. A parte gli applausi di rito, chi come me era nella sud dell’olimpico ha capito dopo pochi minuti che era finito tutto.
    Quell’entusiasmo nonostante eravamo in A e nelle coppe europee pochi mesi dopo non tornò più, lo stadio si svuotò. Ed eravamo in A! figuriamoci ora che delusione se non andiamo in B.
    Si torna allo stadio con…i parenti ra zita!
    Stessa cosa avvenne dopo la sconfitta con il frosinone!
    Per questo motivo in questa settimana, la società, i giornalisti, i giocatori calmino gli eccessivi entusiasmi, inizino a preparare l’ambiente ad una possibile sconfitta. Poi se si vince tanto meglio, la gioia sarà ancora maggiore!
    Ma non si ricrei l’illusione della coppa italia, che fu l’inizio della fine…
    Come fu l’inizio della fine lo spareggio perso contro il frosinone!

  5. Ho visto entrambe le partite del Padova col Catanzaro.Squadra molto forte,piu’ nei singoli,probabilmente piu’ forte del Palermo,ma il Catanzaro l’ha messo in difficolta’ pressandoli,senza farli ragionare.Se il Palermo gioca come sa,in maniera aggressiva,puo’ andare in B.

  6. Rosanero scrive tanto e bene . Io non riesco purtroppo. Sottoscrivo ognibsua parola. Essendo però lui un vero Tifoso da persona con ormai pochi capelli bianchi, gli dico di non far caso a questa specie di volubilità del palermitano. Il Palermo per molti è una squadra di passaggio, occasione per magari acchiappare la festa per poi sparire per mesi. È così da sempre purtroppo. Pazienza.

  7. Aggiungo, come detto più volte, che giugno è il mese della costruzione. Significa che il Palermo deve , se non già fatto , scegliere la struttura tecnica che deve progettare la nuova squadra in qualsiasi categoria si trovi , ora , non tra mesi. Il resto rimane un sogno meraviglioso ma solo un sogno. E nessuno osi dire che si riparte dai 35000, per cortesia.

  8. Caro solorosanero,
    ribadisco la mia enorme stima per te.
    ti leggo sempre con piacere.
    Sei un tifoso vero.
    Si capisce da lontano un miglio

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