Gomes: “A Palermo mi sento già a casa. Prima di venire ho parlato con Maresca”

Claudio Gomes si presenta in francese. Nella prima conferenza stampa a Palermo, il centrocampista ha raccontato – con l’aiuto di una traduttrice – le sue prime impressioni e il suo passaggio dal Manchester City ai rosa.

“Mi sento già a casa”, ha detto Gomes, che si è ambientato subito: “Ho visitato il centro storico con i miei compagni, ma anche la spiaggia di Mondello che mi piace molto. Ho notato che è una città viva, in movimento. Ah, e la prima impressione sul cibo è stata molto buona”, ha detto il francese ridendo.

INIZIA LA CONFERENZA DI GOMES

“Le mie sensazioni dall’arrivo a Palermo sono buone. In questo passaggio ho notato delle differenze, ma qua mi sento come a casa. Il Palermo è una grande squadra, quindi le sensazioni sono positive. Sono stato accolto da tutti e sta andando tutto bene”.

“Il paragone con Kante? Durante gli anni mi hanno chiamato spesso così. Io devo lavorare ancora tanto per raggiungere il suo livello. Magari nel nostro modo di giocare ci sono delle similitudini, ma devo ancora fare molto per essere come lui”.

“Il passaggio è arrivato molto velocemente, negli ultimi giorni di mercato. Avevo sentito cose molto buone su questo club, e mi sono convinto subito. Il mio contributo qui? Innanzitutto devo trovare un buon rapporto con gli altri per fare una buona stagione. Devo rendere la squadra più forte in difesa, ma devo anche migliorare in attacco”.

“Il mio rapporto con Corini e gli altri compagni, comunque, è già molto buono. Apprezzo molto le idee di gioco del mister, anche se sono appena arrivato e ho qualche difficoltà a comunicare con gli altri in campo. I miei compagni però mi stanno aiutando, anche parlando in inglese. Io, intanto, sto cercando di imparare in fretta l’italiano”.

“Le parole di elogio spese da Corini per me? Fanno sicuramente piacere, io cercherò di dare il mio contributo già dalla prima partita”.

“I giorni all’Etiahd sono stati fantastici, anche perché conoscevo il posto e potevo fare da guida. Tornare lì è stato meraviglioso, ma sono stati belli i momenti anche fuori, dove ho potuto fare da guida dato che conosco la città”.

“Il fatto che ci sia concorrenza può essere una cosa positiva, dal punto di vista motivazionale. C’è rispetto, una concorrenza sana. Io devo essere il più performante possibile in allenamento, per aggiudicarmi il campo nel weekend. Corini è il mister ed è lui che prenderà poi le decisioni”.

“Il calcio italiano? Il livello della Serie B è elevato, ho visto le ultime partite. C’è un ottima preparazione a livello tattico soprattutto. Questo stile di gioco può aiutarmi di più dal punto di vista di stare in campo. In Italia, in generale, è un po’ più intenso e si concentra di più sulla tattica, mentre altrove è più fisico”.

“La mia intenzione principale è imparare qui, capire come funziona la squadra, e poi mettere in pratica il prima possibile. A Palermo voglio giocare il più possibile”.

“Se ho parlato con Maresca? Sì, mi ha dato dei consigli a Manchester prima di venire qui, perché lui conosceva Palermo e la città”.

“Se mi ispiro a qualcuno? Sì, ho guardato altri centrocampisti come Fernandinho o Rodri. Io corro molto, sia in attacco che in difesa: il mio ruolo è importante perché dà equilibrio alla squadra. È per questo che devo trovare una buona intesa con i miei compagni, soprattutto con gli attaccanti”.

“Sono arrivato da pochissimo e ho dovuto impiegare il mio tempo per trovare casa e trasferirei. Però ho visitato il centro storico con i miei compagni, e anche la spiaggia di Mondello che mi piace molto. Ho notato che è una città viva, in movimento. Però devo ancora conoscere meglio Palermo. Ah, e la prima impressione sul cibo è molto buona (ride, ndr)”.


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