Palermo, il calendario è in salita: adesso il gioco si fa duro

Il Palermo di Eugenio Corini reduce da un cammino disastroso (5 punti nelle ultime 6 partite) si appresta ad affrontare un calendario difficilissimo per chiudere il 2023: a dicembre i rosa giocheranno contro Catanzaro, Parma, Pisa, Como e Cremonese.

Fatta eccezione per il Pisa, che non ha iniziato nel migliore dei modi, le altre squadre si trovano tutte nelle posizioni di vertice della classifica: club come Catanzaro e Como sono le sorprese che stanno stupendo per gioco e risultati, Parma e Cremonese sono invece delle serie candidate per la promozione diretta.

Il Catanzaro è conosciuto per la bellezza del gioco espresso dagli uomini di Vivarini: in alcuni momenti ha avuto anche il migliore attacco d’Italia e ha comunque attirato le attenzioni venendo considerata un’outsider da non sottovalutare. Curioso il caso del Como (che ieri pareggiando nel recupero col Brescia ha sorpassato il Palermo in classifica) che ha mandato via Moreno Longo senza un’apparente motivazione dati gli ottimi risultati, per dare spazio a Fabregas, che ha collezionato 4 punti nelle prime due partite da allenatore, portando i lombardi al quarto posto.

Parma e Cremonese sono invece strutturate per stare in alto, non è quindi una sorpresa il loro piazzamento (rispettivamente prima a pari punti e terza). I crociati hanno vissuto una piccola flessione considerati i loro standard, facendo un solo punto nelle ultime due partite, mentre la Cremonese con l’addio di Ballardini e l’arrivo di Stroppa ha compiuto una scalata invidiabile.

I rosa hanno vanificato tutto lo sforzo compiuto a inizio campionato: Parma a parte, il Palermo era infatti davanti a tutte le squadre che adesso deve affrontare. Al termine della 9a giornata, quella in cui i rosanero vinsero a Modena, la classifica diceva che gli uomini di Corini (con una partita in meno) erano un punto avanti al Catanzaro, un punto dietro al Parma, cinque punti avanti al Como e sei punti avanti alla Cremonese.

La situazione si è stravolta: quello di venerdì contro il Catanzaro, il prossimo e primo in ordine di calendario, sembra più uno scontro diretto tra due squadre che giocheranno i playoff. A Parma, la settimana dopo, si giocherà sì una partita importante, ma probabilmente non l’epico faccia a faccia che tutti immaginavano a inizio campionato, complice anche l’inserimento del Venezia.

 Il Palermo si ritrova ad affrontare un calendario difficile in un momento veramente complicato: la squadra di inizio stagione, quella sicura di sé e con idee ben chiare, avrebbe affrontato un tour de force del genere a testa alta, con un pubblico pronto a spingere (sia in casa che in trasferta); quella reduce da una sola vittoria nelle ultime sei partite è una squadra che potrebbe andare incontro a criticità da non sottovalutare, specialmente se non sarà in grado di ritrovare la migliore condizione fisica e l’atteggiamento giusto ancor prima della tattica e della qualità dei singoli.

C’è chi pensa che una grande squadra in difficoltà come il Palermo possa ritrovare il giusto cammino quando il gioco si fa più duro. E il Palermo, sempre più contestato,  non ha molte altre opzioni.

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20 thoughts on “Palermo, il calendario è in salita: adesso il gioco si fa duro

  1. Quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare. Quindi Corini se ne deve tornare a Bagnolo Mella. Sennò s Natale siamo dodicesimi.

  2. Con Corini il calendario è sempre in salita, anche quando affrontiamo squadre derelitte, lui riesce a resuscitarle.
    Di conseguenza la classifica è in discesa libera verso il basso, ha ragione Giancarlo.

  3. Voglio remare contro il pessimismo che regna sovrano in questo periodo (con giustificate motivazioni) e affermare che il Palermo farà il miglior filotto di punti affrontando le cosiddette “grandi” (come se Catanzaro, Como, Parma, Pisa e Cremonese fossero Milan, Real Madrid, Barcellona, Manchester City o Bayern Monaco) . Sarà il momento della verità e Brunori & co. Dovranno tirar fuori attributi, attaccamento alla maglia e , soprattutto, qualità finora pressochè inespresse. Faccio una previsione: 10 punti in 5 partite. Forza Palermo, dimostraci se sei fatto della pasta che tutti ti avevamo affibiato.

  4. Ormai è chiaro che Parma e Venezia saliranno direttamente in A, le altre si giocheranno i play off e sono tutte più forti di noi.

  5. Belle, positive le parole del tifoso Franco . Danno una boccata d’ossigeno in un momento davvero difficile. Da giorno ovunque vengono sviscerati problemi e limiti . Adesso però andiamo avanti , qualcosa accadrà.

  6. Purtroppo per domani credo ci saranno cattive notizie. I volti dei calciatori sono scuri e delusi perché non sanno cosa fare per risolvere questa crisi. Il morale è bassissimo e il tifo va evaporando. Auguriamoci di voltare pagina e ricominciare col Catanzaro a risollevare le sorti.

    1. Se i giocatori del palermo sono come li descrivi tu non abbiamo speranze e non potremo neanche definirli tali, dovrebbero invece cambiare mestiere. Se invece hanno capito che le direttive del mister non li fanno realmente rendere per quelle che sono le loro qualità, le stesse avevano prima di venire al palermo, bene potrebbero fare solo una cosa andare a parlare tutti con la dirigenza è proporre loro il cambio del tecnico con rispetto ma assoluta risolutezza..Insomma che si comportino da uomini…Ovviamente dopo averlo fatto presente all’allenatore…!!!

  7. Franco è la versione positiva di Drastico…non offende nessuno e prova a tirar su il morale…quindi ammesso che non sia lui in una sorta di sdoppiamento di personalità alla Robert Louis Stevenson, come sempre prima di ogni partita, metto da parte la mia parte razionale volendo credere che arrivi la svolta in positivo sia per il mister che per la squadra…E allora caro Franco, che le tue parole volino in cielo e ritornino in campo nella testa e nei piedi dei giocatori:):)

  8. Caro Ippolito, le assicuro che non sono nessuno sdoppiato ma Franco in carne e ossa. Nella vita ho imparato a non piangermi addosso e tanto meno lo farò adesso che la mia squadra del cuore soffre e ci fa soffrire. Come si dice tante volte, tiriamoci su le maniche tutti quanti e vinciamo tutto quello che c’è da vincere da domani in poi tenendoci stretto il nostro allenatore che, anche sbagliando o perseverando, è sicuramente uno dei pochi veramente attaccato ai nostri colori e lla nostra città. Forza Palermo.

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