Palermo, il ‘passo del gambero’ e quell’idea di gioco che non c’è

Il Palermo è finito dentro una spirale negativa e non riesce a uscirne. Il pareggio contro la Ternana racconta di una squadra impaurita, timida, clamorosamente fiacca dal punto di vista fisico anche dopo la sosta di campionato e senza idee. Il gol di vantaggio alla fine del primo tempo e una decina di minuti giocati a buon ritmo avevano illuso: per ogni passo avanti ne corrispondono almeno due indietro.

Palermo a ‘passo di gambero’

Il Palermo è tornato al passato per la gara contro la Ternana. Eugenio Corini ha infatti scelto quel 3-5-2 ‘ibrido’ che aveva tenuto a galla i rosanero nella fase più difficile della scorsa stagione e regalato anche i migliori sprazzi di gioco, nel periodo tra ottobre e gennaio. Una decisione dettata dalle tante assenze in attacco (erano indisponibili Di Francesco, Insigne e Soleri) ma anche da esigenze tattiche. L’idea del tecnico era quella di spingere sulla destra con Di Mariano – che ha coperto tutta la fascia – per tenere basso Corrado, uno dei più intraprendenti nella Ternana, e avere Mancuso più vicino a Brunori. In fase di possesso palla era più un 4-3-3, con Di Mariano alto, Mancuso poco più largo a sinistra, Mateju a fare l’esterno e non più il ‘braccetto’.

Il piano gara ha funzionato solo per la fase centrale del primo tempo. L’approccio alla partita è stato tutto di marca umbra, mentre nella ripresa i rosanero si sono abbassati troppo presto, calando alla distanza anche in superiorità numerica. La sostanza è che questo ritorno al passato non ha funzionato e ora Corini dovrà valutare se mantenere il 3-5-2 ‘ibrido’ anche per le prossime partite o se accantonarlo. L’impressione è che il Palermo vada avanti in questo campionato a ‘passo di gambero’: dopo un ottimo inizio di stagione, la squadra sta regredendo da tutti i punti di vista, anche quello tattico.

Idee di gioco sempre più sbiadite

Il Palermo delle prime otto giornate aveva delle idee di gioco ben chiare; magari non sempre hanno funzionato, ma la squadra sapeva cosa fare. In trasferta i rosanero avevano trovato l’equilibrio giusto, con un centrocampo più muscolare, un primo pressing aggressivo per poi abbassare il baricentro e ripartire. Al “Barbera”, invece, qualche difficoltà in più nella finalizzazione ma sempre con voglia di fare la partita tenendo il possesso palla. Al momento non si vede in campo niente di tutto questo.

I principi che accompagnano il Palermo sin dal ritiro estivo stanno sbiadendo di partita in partita. I rosanero hanno smarrito la strada maestra e Corini non riesce a trovare degli accorgimenti vincenti. I problemi della squadra nascono dall’aspetto mentale: Brunori e compagni non sembrano abbastanza sereni per applicare le idee di gioco anche più semplici, mancano le certezze e non sempre gli episodi girano a favore. L’esempio lampante a Terni: il Palermo era in vantaggio alla fine del primo tempo contro una compagine inesperta e in crisi di risultati ma non ha avuto la forza mentale e fisica per chiudere la gara, anzi ha sofferto fino alla fine.

Palermo imbrigliato nel ‘tatticismo’

Il Palermo ha ‘perso’ le idee di gioco ma è comunque imbrigliato in un tatticismo esasperato che non sta portando frutti. La squadra avrebbe bisogno di semplicità e continuità (che non può avere anche a causa dei tanti infortuni, un altro problema che non si risolve) per ritrovare certezze. Pep Guardiola – per citare un ‘collega’ del City Group – in Inghilterra è stato alle volte tacciato di “overthinking” nei big match (soprattutto prima della vittoria della Champions League con i Citizens), termine inglese che si può tradurre con “avere troppi pensieri (nell’accezione prettamente tattica)”. E Corini spesso cammina sulla stessa strada: alcune sue scelte sembrano troppo dettate dai dati, dal computer, o ‘ragionate’ in base agli avversari. Guardiola ci ha messo sette anni per vincere la Champions League con il Manchester City, Corini non ha tutto questo tempo per riportare il Palermo in Serie A… 

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32 thoughts on “Palermo, il ‘passo del gambero’ e quell’idea di gioco che non c’è

  1. Questa è la crisi di rigetto sulla metodologia City.
    Non sono i numeri ed i computer che vanno in campo ma gli umani uomini. È per quello che loro non cambiano perché deve per forza dicose funzionare la loro metodologia. Ci vorranno dieci anni.

  2. Gioco? Cos’è? L’ultima volta che ho visto giocare bene il Palermo è stato due anni fa, mi pare quando un certo Silvio Baldini subentrò a Filippi…

  3. ORE 14.39 – “Pigliacelli? Nell’ultima partita ha forzato due/tre giocate quando non doveva forzare

    Col Cittadella il problema è stato nell’ultimo quarto di campo, la squadra sa fare il palleggio basso.

    Il miglioramento dobbiamo farlo nella lettura e nel rischio della giocata. La squadra ha un’identità,

    Cerco di capire quando le critiche stimolano o quando sono pretestuose: chi le fa non vuole bene al Palermo.

    ORE 14.46 – “Le parole prendono significato se sono seguite dai fatti

    La società vede che affronto i momenti di difficoltà in maniera lucida ed è fondamentale la fiducia

    ORE 14.49 – “La partita che abbiamo fatto meno bene è stata con la Sampdoria dal punto di vista dell’occupazione dello spazio. Con lo Spezia abbiamo sbagliato le scelte. Con il Lecco è una gara particolare, abbiamo creato tanto. Col Brescia è stata la prima gara stressante, c’era un clima di un certo tipo e la squadra ha fatto un bel gol, sciogliendosi successivamente. Il problema col Cittadella è stato come abbiamo attaccato gli ultimi 30 metri.
    Ripreso da stadionews!Due le cose
    si vede il dito e non la luna! Errori gravissimi anche di rinaudo pensare che Mateju è stulac fossero adatti per vincere è da ds sprovveduto. Corini vede il dito e non la luna o pensa di prendere in giro città e tifosi.
    Nessuno di voi dice una verità inconfutabile le partite fino a Modena compresa le abbiamo vinto per le individualità, anche senza un gioco e tutti eravamo ( me compreso) che sarebbero bastate queste per la A! Invece è crollato il castello appena questi hanno cominciato a non giocare e sapevamo che Corini non era in grado di cambiare la situazione. Adesso lui è aggrappato alla panchina peggio del peggiore amintore Fanfani e non ha i giusti attributi x dimettersi.

  4. Ad onor del vero Baldini arrivo a dicembre ma la squadra comincio ad ingranare solo a metà aprile. Condivido in parte il post di Giancarlo!

    1. Infatti. Fino ad aprile l’aggettivo più affettuoso che veniva rivolto a Baldini era “bollito”. Ma va bene lo stesso, non è certo qui che pensiamo di trovare dei cultori dell’onestà intellettuale.

  5. Le partite non si giocano al computer ma sul campo dove si deve mettere anima e corpo….e un po’ di fantasia. Questo vale per la squadra , ma l’allenatore deve dare gioco alla squadra e carattere. Il suo staff deve lavorare bene per il fisico e la resistenza atletica dei giocatori .
    Nel Palermo non c’è nulla di tutto ciò.
    È ovvio che ormai per dare una forte scossa bisogna cambiare guida tecnica. Tutta!
    E deve cambiare anche la mentalità il City Group perché qui siamo in Italia e meglio ancora a Palermo, al sud dove il calcio si vive con passione, con il cuore e non con il computer, dove tutto viene messo in discussione se non si vede volontà, sudore e soprattutto sincerità. Sbagliare è umano ma perseverare e da stupidi!
    Se si vuole restare in B per anni allora lo si dichiara apertamente e i tifosi lo accetteranno, ne prenderanno atto e decideranno come comportarsi, senza più polemiche, create dal silenzio, dalle bugie e dalla retorica di tutti i componenti di questa Società.

  6. Enzo Rosanero bis, hai ragione, però Baldini si ritrovò un’armata Brancaleone derelitta, giusto il tempo di cucire un abito adeguato e trasformarla in una squadra invincibile.
    Al contrario di Corini che, con giocatori da lui richiesti, brancola perennemente nel buio più cupo.

    1. L’armata Brancaleone derelitta di cui parli tu ha fatto la metà esatta dei punti in campionato. Se Filippi con l’armata Brancaleone ha fatto lo stesso numero identico di punti di Baldini, vuol dire che anche Baldini aveva un’armata Brancaleone.

      Esistono i fatti accertati suffragati da numeri indiscutibili. Tutto il resto sono fake news per tirare acqua al tuo (ridicolo) mulino.

  7. Condivido tutto eccetto:
    il Palermo di inizio anno aveva idee e sapeva cosa fare.
    NON è assolutamente vero, basti guardare solo come esempio la prima partia: fuori casa contro un bari in 9 per 40 minuti….mai un tiro in porta…mai un’occasione davvero pericolosa eccetto il goal annullato a Brunori nel recupero nato da una mischia in confusione.
    Non c’è mai stata un idea…un gioco, ne quest’anno…ne l’anno scorso…vincevamno in trafserta solo perchè non c’era da creare gioco, si giocava in contropiede e io giocatori (alcuni) son bravi ed erano in forma.
    Prima va via Corini meglio è per Lui e soprattutto per NOI

  8. Le prestazioni finora fatte e la conferma del non gradimento da parte dei giocatori del non gioco di Corini condurranno purtroppo molto presto alla zona playout dalla quale sarà molto difficile uscire perché, rispetto allo scorso campionato , il rapporto giocatori- allenatore è molto peggiorato così come la condizione fisica e le prestazioni.
    Si sta rischiando grosso !

  9. Negli uomini il Palermo è più forte ma il Catanzaro a detta di tutti i critici esprime il miglior gioco della serie B hanno un grande allenatore questa è la differenza tra noi e loro

  10. Benny, non so a chi ti riferisci, personalmente sono sempre stato un estimatore di Baldini e, quando è stato ingaggiato ho esultato a prescindere di ciò che sarebbe poi successo.
    Mai dato del bollito a quell’uomo straordinario.

  11. basterebbe dire che Corini e colui che non schiera quasi mai Soleri e Segre perché tendono sempre a verticalizzare l’azione

  12. Zittuti. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane…Dunque, allenatori. A parte Baldini (favola vana per un finale tuttora da scandagliare), nell’ultimo quarto di secolo rosanero (epoca di strage di innocenti, delitti di un orco mangia-allenatori) si registra un solo allenatore-dimissionario. Eugenio Corini, detto un tempo Il Genio, ora addivintò U-Genio. Per tale motivo lo stesso non figura nella lista dei creditori (privilegiatI) del Fallimento-Vecchio Palermo, a differenza di un paio di suoi colleghi. Per quanto riguarda il Nuovo Palermo ha un contratto che non ha usurpato bensì offertogli dopo lunghi studi, modernissimi. Guadagna quanto mediamente guadagna un allenatore di Serie B, fascia alta. Circa 600mila Euro annui, ho letto. Non molto direi, se consideriamo gli emolumenti di un altro dipendente della stessa Azienda, Palermo FC CG,  Mancuso, 4 volte e più 600mila Euro . Ps A dopo il seguito, semmai. Martedì, involtini e rigatoni con il sugo degli involtini. Indirizzi già segnalati.

  13. Passano i giorni, le settimane, i mesi e mi convinco sempre di più della superficialità (potrei dire “stupidità”, ma voglio essere buono) di tantissima gente che dice di amare il Palermo.
    Lo ripeto ancora una volta: Corini avrà tutte le colpe del mondo, ma non vedere gli errori (a mio parere a questo punto intenzionali) del CG è da complici, oltre che da sprovveduti.
    A poco valgono i voltafaccia di pseudo tifosi e pseudo giornalisti che adesso ammettono che qualcosa non va dopo aver osannato qualcosa di fantastico che solo loro vedevano.
    Se si è onesti intellettualmente occorre cercare i veri colpevoli di questa situazione.
    E visto che a qualcuno il culo inizia a bruciare, occorre farlo subito, prima che sia troppo tardi.

  14. Si tratta ormai di un esperimento psicologico sulla comunità dei tifosi rosanero: il gioco del Palermo è di una bruttezza inenarrabile e viene il dubbio che la preparazione atletica sia stata seguita da qualche venditore di pane ca’ meusa…

  15. “Il Palermo delle prime otto giornate aveva delle idee di gioco ben chiare; magari non sempre hanno funzionato, ma la squadra sapeva cosa fare. ” Ma che ti sei fumato??? Ma le hai viste le partite del Palermo anche quando vinceva, magari perchè in superiorità numerica, o per un gol allo scadere??? Probabilmente, se riuscivavo a vincere è perchè i nuovi non facevano ancora quello che gli diceva Corini (non avevano ancora ssimilato il sistema di “non” gioco), ed infatti Lund, Henderson, Vasic, Mancuso, Insigne e Di Francesco erano sempre fra i migliori, mentre i “vecchi” (escluso Segre) stentavano. Piu si andrà avanti piu mancheranno gioco, entusiasmo, voglia di lottare e punti! OCCORRE FARE UNA SCELTA DRASTICA E CAMBIARE SUBITO ALLENATORE se si vuole provare a salvare la stagione! E’ chiaro a tutti, tranne a chi mette i soldi e ha il potere decisionale. Intanto noi tifosi siamo costretti a sprecare due ore a settimana a guardare uno spettacolo indegno e fare a bile per il risultato nonostante un parco giocatori obiettivamente forte per la categoria…misteri!

  16. L’ignoranza è una brutta bestia, ti servo i numeri reali su un piatto d’argento:
    FILIPPI, partite giocate 20 [19 andata più 1 ritorno], punti 33, gol fatti/subiti 25-17. Posizione 5° in classifica ed esonero il 22 dicembre. Poi verrà annullata la partita a Catania persa 2-0.
    BALDINI, partite giocate 17, punti 33, gol fatti/subiti 29-16. [Partita col Catania annullata].
    Posizione 3° in classifica e migliore terza di tutti i gironi.
    Se vuoi ti aggiorno pure I risultati dei play off, perché credo tu abbia perso la trebisonda ed il tuo mulino è rimasto senza acqua. La prossima volta, prima di offendere gratuitamente, vai a documentarti.
    Ah, dimenticavo, Brunori 7 gol con Filippi e 18 con Baldini.

  17. Gli emolumenti, dicevo. Già commentati, quando pubblicati in rete. Incongruenze clamorose (anche se si tratta di contratti con diversa scadenza). Continuo a pensare ad errori, sviste, refusi non ancora corretti. Esempi, il Premiato Brunori: il suo stipendio è pari al 40 per cento di quello di Mancuso. Al 70 % di Stulac. Brunori (hic et nunc) guadagna meno di Gomes. Molto meno di Henderson. Quanto alle diverse scadenze e a quello che può riservare il futuro, emblematico il caso di Ceccaroni, Pietro. Ha ridotto in coriandoli un contratto quadriennale da 800mila Euro, annui, con il Venezia. Per accasarsi a Palermo a poco più di 48mila Euro, sempre annui; chissà perché. SE&O, anche da parte mia, perché forse ho letto o capito male.

  18. Il Commentatore ha ragione: le prime partite di campionato sono state vinte, a volte immeritatamente, perché il “non sistema” di gioco di Corini non era stato assimilato dalla squadra, come del resto veniva detto fra le righe delle interviste. Si attendeva la prima sosta per dar modo all’allenatore di integrare tutti i giocatori nelle sue idee di “non gioco”. Appena ha avuto il tempo ha imballato tutto. ALcuni di quei calciatori venivano da prestazioie più che discrete con altre squadre in moduli tattici che avevano senso, ma a poco a poco sono stati spenti dal mister dentro un modulo bloccato e quasi sempre in ruoli forzati. Ma anche i vecchi sono vittime… vedi Brunori e la posizione che gli viene imposta in campo. Se guardiamo al recente passato è successo con altri: Verre, Tutino, Saric fra i primi. Possiamo dirne di tutti i colori a gente come Prati (e altri) ma adesso cominciamo a capire i motivi di certe scelte.

  19. A PRISCINDERE DAL GIOCO,DAIN RISULTATI E’ IMBARAZZANTE IL SILENZIO DELLA SOCIETA’ TUTTA.e’ VERAMENTE DEPRIMENTE PER I TIFOSI.

  20. Avviso ai naviganti!!!Perderemo o al masssimo pareggeremo col catanzaro!!M quello che mi fa piu rabbia e che quella specie di allenatore che abbiamo salvera’ ancora il culo!!!

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