Palermo al ‘buio’ e senza certezze, serve qualcuno che accenda la luce

Sin dal ritiro estivo Eugenio Corini ha proposto il 4-3-3 come modulo cardine su cui costruire le fondamenta del tanto atteso ritorno in Serie A. Il Palermo, sino a qualche settimana fa, pur non convincendo del tutto, era riuscito a ritagliarsi uno spazio tra le prime tre della classe, ma viste le ultime deludenti uscite (quattro punti guadagnati nelle ultime cinque partite) il primo a finire sul banco degli imputati è stato proprio Corini, spesso accusato di mandare in campo una squadra senza idee. E il pareggio contro la Ternana, penultima in classifica, maturato nonostante la superiorità numerica, non ha fatto altro che inasprire le critiche nei confronti del tecnico rosanero.

Uno dei problemi del Palermo sembra essere di natura tattica. La società in estate è intervenuta per offrire a Corini gli interpreti di categoria per mettere in campo un 4-3-3 di livello, ma è anche vero che sarebbe diabolico perseverare in tal maniera senza quantomeno cercare una soluzione alternativa. Insigne e Di Francesco sono arrivati con grandi aspettative, il primo trascinatore di un Frosinone in formato Serie A e il secondo dopo la buona stagione giocata a Lecce in massima serie, tuttavia la loro produzione offensiva è stata tutt’altro che esaltante, con un solo gol realizzato a testa e nemmeno un assist fornito ai compagni. Questi numeri, uniti a quelli altrettanto deludenti di Di Mariano (zero gol, un assist) e Valente (zero gol, due assist) tradiscono la sterilità di questo sistema di gioco e delle sue ali e dovrebbero far ragionare su opzioni alternative, che coinvolgano altri calciatori.

Corini potrebbe quindi anche pensare a un cambio modulo, preferendo un sistema di gioco col trequartista. In estate, il Palermo ha investito su Vasic, apparso oggetto misterioso sinora nella posizione di mezzala, ruolo che tuttavia non gli appartiene del tutto vista la sua propensione offensiva e la qualità evidenziata ai tempi di Padova negli ultimi 25 metri. La presenza di un trequartista inoltre consentirebbe di affiancare a Brunori una spalla di assoluto livello per la categoria come Leonardo Mancuso, i cui numeri (3 gol, 3 assist) lo rendono indubbiamente uno dei più pimpanti e spesso decisivi in zona gol. Il modulo potrebbe quindi diventare un 4-3-1-2.

Con gli interpreti a disposizione di Corini, il centrocampo avrebbe poi il giusto mix di forza e tecnica e grazie alla duttilità di alcuni interpreti. Henderson, seppur non dotato della tecnica e dell’eleganza di un Franco Vazquez, straordinario interprete del ruolo e indimenticato ai palermitani, possiede tuttavia la qualità e le geometrie per dare il suo contributo alle spalle delle punte. Lo stesso Coulibaly gioverebbe del ruolo di mezzala di inserimento e grazie alle sue lunghe leve e alla sua forza fisica coprirebbe agevolmente porzioni maggiori di campo oltre che a risultare decisivo in campo aperto grazie alla sua ampia falcata. Il rombo della mediana potrebbe a questo punto essere completato da Segre nel ruolo di mezzala e uno tra Stulac e Gomes nel ruolo di play. Anche la stessa compresenza degli ultimi due citati ha lasciato molti dubbi, Stulac dalla sua ha dimostrato di avere maggiore qualità mentre Gomes maggior dinamismo ma sicuramente meno verticalizzazioni. La presenza di due mezzali generose e dai grandi polmoni come Segre e Coulibaly consentirebbe di schierare un play meno dinamico ma più di qualità come Stulac, senza rinunciare alla copertura difensiva necessaria.

Non è escluso poi che lo stesso Insigne possa tornare a brillare giocando più vicino alla porta e destreggiandosi tra le linee con la sua tecnica. Se si dovesse decidere di intraprendere questa strada, i rosanero potrebbero in ogni caso decidere di intervenire sul mercato mettendo nel mirino un giocatore proprio per la trequarti. Al Palermo servono giocatori di qualità in grado di accendere la luce, la squadra – oltre alle certezze – sembra aver perso anche entusiasmo.

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14 thoughts on “Palermo al ‘buio’ e senza certezze, serve qualcuno che accenda la luce

  1. Visto i giocatori in rosa forse sarebbe meglio puntare su un modulo con difesa a tre centrocampo a rombo a quattro due trequartisti e una punta da variare assecondo delle partite con tre quattro uno due. Anche se il modulo perfetto sarebbe proprio il quattro tre uno due come detto nell’articolo ma lascerebbe molti interpreti e cambi in corsa fuori ruolo. ma bisogna anche dire che se non si corre non bastano i cambi modulo, vanno allenati e nentalizzati.. credo si sia scelta la strada dei giocatori con esperienza a vincere per demandare a loro la crescita della squadra ma non sta funzionando.

    1. probabilmente hai ragione, serve cambiare atteggiamento e anche con questo allenatore (che a me non piace ) si può tornare a vincere bene, perché i giocatori sono bravi

  2. Si serve un allenatore bravo, con uno staff e un preparatore atletico decente, perché il Palermo non corre, non ha un’idea di gioco, e se continua cosi io comincerei a guardarmi le spalle

  3. Non c’è peggio sordo di chi non vuol sentire! Ogni riferimento al personaggio sottinteso è puramente casuale.

  4. senza entrare nel modulo di sicuro serve un preparatore atletico ed un nuovo staff medico dato che la squadra non corre, troppi infortuni e recuperi dall’infermeria lentissimi. Guarda caso quello dei preparatori e dello staff medico sono i settori per i quali il City Group non è intervenuto ed ha lasciato autonomia. E’ un caso?

  5. Si continuano ad essere molti giocatori fuori ruolo e questo genera caos o incertezze sul da farsi, aggiungiamo le condizioni fisiche precarie.

  6. Un allenatore che non vede la poca propensione al gioco del calcio del suo inamovibile terzino destro o è strabico o cieco….

  7. Da mesi vado ripetendo che Corini dovrebbe schierare o 4-2-3-1 (con Stulac e Vasic avanzati sulla linea della trequarti e Coulibalì a centrocampo con gomes) o centrocampo a rombo ( con coulibalì e vasic mezzale, gomes playmaker basso e stulac playmaker alto).

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