Palermo, il mercato si accende: Inzaghi e Osti al lavoro, niente rivoluzioni

Le ultime ufficialità aprono una nuova fase per il Palermo, una fase che nei fatti era già iniziata da qualche giorno. Carlo Osti è stato confermato come direttore sportivo, Alessio Dionisi è stato esonerato e Filippo Inzaghi si prepara a diventare ufficialmente il nuovo allenatore dei rosanero. Si volta pagina, ma senza rivoluzioni.
Da settimane Osti lavora in vista della prossima stagione. Il primo obiettivo è stato individuare l’allenatore giusto per il nuovo ciclo. La scelta è ricaduta senza alcun dubbio su Inzaghi, considerato uno specialista della Serie B, avendo conquistato la promozione in due occasioni. La trattativa con il Pisa è stata lunga e complessa, ma alla fine è stata trovata un’intesa: la volontà reciproca di avviare insieme questo percorso ha fatto la differenza.
Inzaghi già proiettato sul mercato
L’esperienza di Dionisi si è chiusa con un esonero, non ancora con una risoluzione consensuale. L’ormai ex tecnico del Palermo resterà a libro paga fino al 2026, a meno che non trovi prima una squadra. Per il nuovo capitolo manca soltanto il comunicato ufficiale del club, poi l’era Inzaghi potrà iniziare anche sul piano formale.
Nel frattempo, l’allenatore piacentino ha già cominciato a studiare l’attuale rosa e si è confrontato con il direttore sportivo per avviare la campagna acquisti. L’idea di fondo non è quella di rivoluzionare tutto, ma di intervenire in modo mirato. Il nuovo allenatore si sarebbe detto convinto di poter rilanciare diversi elementi che nella passata stagione hanno reso al di sotto delle loro possibilità.
Come costruire il nuovo Palermo
C’è circa un mese di tempo per presentarsi al ritiro in Valle d’Aosta, previsto per il 13 luglio, con una base solida già formata. Il calciomercato sta dunque entrando nel vivo, guidato dalle indicazioni di Inzaghi, che dovrebbe impostare la squadra con una difesa a tre, orientandosi su sistemi di gioco come il 3-5-2 o il 3-4-2-1. Una delle priorità riguarda la porta: l’obiettivo è riportare Emil Audero in Sicilia.
Il portiere, arrivato a gennaio dal Como in prestito secco, ha convinto per rendimento e personalità. Anche lui sarebbe felice di tornare, considerato il poco spazio che avrebbe con la squadra di Fabregas. Il Palermo vuole cogliere l’occasione e costruire su un punto fermo già testato nella seconda parte della stagione.
Servono rinforzi di peso
Il reparto che richiede il maggior intervento è la difesa. Al momento, le uniche certezze sono rappresentate da Magnani e Ceccaroni. Tutto il resto è da definire: Nikolaou e Diakité sono in bilico e potrebbero partire. Tra i possibili rinforzi si è parlato anche di Marcandalli, ma fino a questo momento la pista non si è ‘riscaldata’.
C’è da capire anche il futuro di Peda, poco valorizzato dal Palermo nella prima metà di stagione, protagonista invece nella Juve Stabia. In ogni caso, serviranno due o tre difensori centrali titolari, in grado di garantire solidità ed esperienza per evitare di ridursi all’osso, come è accaduto nel finale dell’ultima stagione.
A centrocampo, invece, si dovrebbe ripartire dallo zoccolo duro della scorsa stagione. Segre, Ranocchia, Blin e Gomes, potenzialmente, sono tutti giocatori che potrebbero restare in rosanero. Sulle corsie esterne c’è bisogno di innesti, anche se Lund e Pierozzi offrono già una base.
Di Francesco potrebbe avere una nuova chance, mentre Di Mariano e Insigne sembrano destinati alla cessione. L’ipotesi Salvatore Esposito si è allontanata per via delle elevate richieste dello Spezia. Elia potrebbe rappresentare un’opzione.
Attacco, fiducia nella coppia gol
Il reparto offensivo verrà rafforzato, ma senza rinunciare ai suoi pilastri. Brunori e Pohjanpalo restano centrali nel progetto tecnico. La loro intesa può essere il punto di partenza per un attacco competitivo. Resta da valutare la posizione di Le Douaron: sarà Inzaghi a osservarlo attentamente in ritiro prima di prendere una decisione. In ogni caso, sarà necessario intervenire anche numericamente per completare il pacchetto avanzato.
Dopo settimane di lavoro dietro le quinte, il nuovo Palermo comincia a prendere forma. Nella prima fase post campionato, Osti si è concentrato sull’individuazione del nuovo tecnico. Con l’arrivo imminente di Inzaghi, può ora dedicarsi a pieno regime al calciomercato estivo. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra pronta, competitiva e subito riconoscibile.
Solo chiacchiere in questo momento per i trasferimenti dei giocatori la solita”ridda”di nomi.Aspettiamo l’operato di Osti,e facciamolo lavorare in pace.Il mercato parte ufficialmente il primo di luglio.
Così per il quarto campionato si riparte dal solito centrocampo Gomes, Ranocchia e Segre. Ma è molto difficile da capire che i problemi di costruzione del gioco nascono da un centrocampo male assortito, quello che dovrebbe essere il cuore di una squadra?
Gomes, Blin, Segre e Ranocchia non sono registi o play basso.
Se non si prende un regista, farei un esborso con Esposito, vale tutti i suoi 8 milioni, assisteremo ad un indegno spettacolo che dura da tre anni.
Leggere questo articolo è inquietante. Immaginare di ripartire con gli stessi campioni del centrocampo di questi ultimi 2 anni mi manda in depressione. Tutta gente che riesce a malapena a fare passaggi laterali di tre metri massimo e ogni tre uno lo sbagliano!!!!!!!
Pigliati lo Xanax
Articolo fatto apposta per farsi le budella fradice, come fate ad avere tutte ste precisazioni sul prossimo mercato del Palermo? La squadra va totalmente rivoluzionata e questo lo sappiamo tutti, gli innesti devono essere di qualità e certe pippe non le vogliamo più sentire nominare, scrivete ciò che sarà reso ufficialmente.
Di giocatori ottimi per la categoria ne abbiamo tanti, non bisogna rifare l’errore di smantellare di nuovo tutto e ripartire da capo. Sono pur sempre ragazzi che hanno bisogno di un tempo di ambientamento e si deve formare un gruppo, anche quello richiede tempo e pazienza. Se Inzaghi sa gestire giocatori e piazza, soprattutto a livello cararatteriale, abbiamo già i mezzi per vincere il campionato con qualsiasi modulo e tattica. Sul mercato secondo me sarebbe importante confermare Audero e predere un paio di giocatori veramente capaci di alzare il livello, soprattutto sugli esterni.
Prima deve venire Inzaghi…se mai verrà, poi si dirà che la squadra ha subìto un brusco “cambiamento” e i bimbi viziati sono spaesati e non fanno risultato perché abituati da Corini e Dionisi…poi si dirà che Inzaghi non può lavorare a Palermo perché è una piazza difficile… queste le ipostesi…SE VINE INZAGHI
E soprattutto cedere quei giocatori che non rientrano più nel progetto o nelle idee tattiche dell’allenatore… Molto più importante di comprare nel nostro caso, per la salute del gruppo non sono mai stato un fan delle rose allargate
Non c’è niente da valutare epurazione quest’ accozzaglia va mandata a pedate vediamo di essere seri e prendere giocatori con la G maiuscola. Mi raccomando city group perseverate…..
Unico commento degno di nota. Qui può venire anche il migliore allenatore (non è difficile esserlo, sotituendo gli ultimi 2 degli ultimi anni, può essere anche mio zio). Prima però bisogna gettare nel wc il 99% degli indegni che hanno fatto finta di giocare a calcio negli ultimi due campionati. A cominciare dagli idoli…se mai per qualcuno ce ne siano.
“L’idea di fondo non è quella di rivoluzionare tutto, ma di intervenire in modo mirato. Il nuovo allenatore si sarebbe detto convinto di poter rilanciare diversi elementi che nella passata stagione hanno reso al di sotto delle loro possibilità.”
Se fosse vero, e non vedo perche’ non dovrebbe esserlo visto che questa e’ sempre stata la strategia CFG, fra sei mesi il Direttore potra’ riscrivere la sua speciale classifica sui peggiori allenatori capitati a Palermo e cavalcare l’onda giacobina di #inzaghiout, mentre il buon Fabrizio Vitale rinverdira’ le sue teorie sulla preparazione atletica sbagliata, la quarta in quattro anni.
Io continuo a pensare che lo spogliatoio del Palermo sia tossico e che anche i migliori giocatori una volta dentro vengano contaminati e rendano il 25% di quello che effettivamente valgono, col beneplacito di una societa’ che non perdera’ tempo, anche quest’anno, a bandire la parola “promozione” e parlare di “campionato sicuramente migliore di quello precedente” come obiettivo stagionale.
Ma ci saranno giornalistoni, ovvero professoroni della stampa, che ci diranno che la colpa e’ dell’allenatore arrogante e incapace di reggere le pressioni di una piazza che in 125 anni di storia ha vinto uno scudetto Primavera, uno Berretti ed una Coppa Italia di serie C. Come Siracusa e Catania. Amen.
Per cortesia fate i tifosi (buoni) e non i tecnici. Alla squadra ci penseranno Osti e Inzaghi. Poi si valuteranno i risultati
Magari Osti..INZAGHI ATTUALMENTE NON E’ L’ALLENATORE DEL PALERMO. ha solo rescisso il contratto con il Pisa. E poi, se fossi Pippo Inzaghi, me la penserei bene prima di allenare le stesse resche di due anni fa
Lo stai dicendo a te stesso?
Ha ragione Silvio. Punto.
Perché non dare fiducia a Desplances?
Perché ci ha fatto perdere almeno dieci punte con le sue cappellate.
Inzaghi? u meglio arrivò..
Anch’io sono molto preplesso. Nel Pisa aveva giocatori seri, noi solo degli indegni in campo. Meglio dare la squadra a un buon allenatore di serie C…risparmi soldi e fai venire qualche buon giocatore, buttando nel wc tutta questa inutile gentaglia che ha fatto finta di giocare per due campionati di fila.
Ma che commentiamo le ipotesi?…Ancora mancu ci miseru i pieri Osti e sopratutto Inzaghi…
Ma appunto! Ma di che stiamo parlando? Gente che ribatte, si infervora, si accapiglia, per cosa, esattamente? L’articolo non dice niente che già non sappiamo tutti, niente di nuovo. Di cosa si discute, di preciso?
Gli unici che giocano con la difesa a tre sono gli italiani
Occhio…… In tanti sopravvalutati….. Perseverare è diabolico….. Occhio
Osservazioni varie:
– Manca un mese al ritiro, bene. Speriamo che entro quella data si riesca ad ufficializzare Inzaghi , ammesso e NON CONCESSO che sia davvero lui il prossimo allenatore. Ricordo, infatti, che Inzaghi attualmente NON E’ l’allenatore del Palermo. Quindi non vedo come sia possibile che abbia già fatto valutazioni e roba varia, come riferisce l’articolo; sento odore di invenzioni di sana pianta.
Comunque, se queste sono i tempi di cui la Società ha bisogno x chiudere le operazioni, al ritiro si arriverà sostanzialmente con la stessa rosa dello scorso anno. Altro che “il mercato si accende”…
– Vero, il reparto che richiede maggiori rinforzi è la difesa; ma servono profili alla Magnani, non certamente resche indecenti ed impresentabili come Mercandalli e Pyytha o comu min…a si scrivi, ca su peggio di Nikolau. Voglio sperare (speranza vana) che se arriveranno profili del genere i giornalisti locali non li definiranno “RINFORZI”, visto che non rinforzerebbero nulla. Per intenderci, servirebbe gente come (tanto per fare qualche nome) Canestrelli o Cacace.
– A centrocampo la base da cui ripartire è Gomes-Blin-Segre. Ranocchia, a parte i primi 2 mesi, da quando è a Palermo non ha fatto nulla. Sugli esterni Lund-Pierozzi sono buoni massimo per la panchina, una “base” pessima….peraltro a Pierozzi preferirei Diakitè .
– In attacco inevitabile ripartire da Brunori-Pohjanpalo. Le Douaron a Palermo ha reso decentemente solo da attaccante centrale, quindi è il candidato naturale a fungere da vice-Pohjanpalo. Da capire anche quale sarebbe la collocazione di Brunori in un eventuale 3421. Riporterei a Palermo Corona.
spero che si sia rasserenato con l’annuncio ufficiale, sono quindici giorni che dubitava di tutto (gm)
Domenico59 e Salvatore si inchinino a Gomes, il migliore giocatore del Palermo e della serie B, uno dei pochi che si salva, uno dei pochi che ha sempre onorato la maglia, uno dei pochi di serie A che abbiamo, uno dei pochi amati e rispettati dai palermitani.
Senza Gomes (che ha segnato 2 gol splendidi, ha fatto assist, ha salvato il Palermo tante volte, come ad esempio con il tacco in corsa contro la reggiana) il Palermo avrebbe lottato fino all’ultimo per non andare ai play out.
Poi Gomes è bravo pure a verticalizzare e ha un tasso di precisione dei passaggi sopra il 92% (statistiche ufficiali).
No Gomes no party!
E’ ovvio che Gomes è indispensabile e va confermato.
Oltretutto ha rinnovato almeno fino al 2027.
Gomes non si tocca!
Diakitè non si tocca!
E’ il migliore terzino del Palermo, è uno dei pochi che onora la maglia e merita rispetto.
E’ forte, possente e veloce.
Tra gol fatti e gol evitati ha salvato tante volte il Palermo.
Diakitè è molto più forte di pierozzi, buttaro, lund messi assieme