Palermo, la nuova rimonta è un… pugno nello stomaco. Le pagelle ironiche di A&F

Il Palermo insegue un’altra vittoria per mettere alle spalle la crisi. È Natale ed è tempo di regali. Che i lariani (ci tenevamo a dirlo subito) si mettano quindi una mano sul cuore e si comportino di conseguenza! Si sono fermati Lucioni e Coulibaly. Del resto si è capito che il centrocampista rosanero senza i suoi evidenti limiti fisici sarebbe già in Premier League da anni. Corini non si scompone e sceglie due sostituti naturali senza inventarsi nulla: Nedelcearu e Henderson. Certo che giocare con la coppia di centrali dello scorso anno fa un certo effetto, ma ci sembra più di rilievo la riconferma di Graves con Mateju accomodato in panchina. E mentre rimuginiamo su tutte queste novità, tra una fetta di panettone ed un torrone, arriva il fischio d’inizio.

È un Palermo in palla che pressa forte, fa gioco e sembra avere il piglio delle giornate migliori con un Insigne ancora in grande spolvero e Di Francesco che sembra volere spaccare il mondo. E al 16’ è proprio lui a sbloccare il risultato, su un assist rasoterra di Gomes da grande regista. L’ex Lecce scatta sul filo dell’offside e batte il portiere! Uno a zero meritatissimo! Il Palermo non smette di giocare e il Como non ci capisce nulla, lasciando ampi spazi in retroguardia. Arriva anche un traversa su parata del portiere a deviare un tiro a giro di Insigne da manuale del calcio. Al fischio finale del primo tempo ci accasciamo sul divano entusiasti per aver visto un vero e proprio dominio assoluto del Palermo.

Ma le amnesie difensive non ci lasciano tranquilli e così, neanche il tempo di prendere posto davanti alla tv, dopo un richiamino dolciario, e in una manciata di secondi il Como segna: cross dalla sinistra, errore di marcatura e Cutrone insacca di testa tutto solo in mezzo all’area. L’è tutto da rifare. Il secondo tempo è molto più equilibrato e il Como è rivitalizzato dal gol come un bancario anziano di fronte alla riforma della legge Fornero.

E arriva anche il secondo gol con la rinnovata complicità della difesa. Aurelio, subentrato a Lund solo per infortunio, si fa superare come un bambino e Nedelcearu lascia indisturbato dentro l’area il fantozziano Gabrielloni (Mazzanti Vien dal Mare, come ci suggerisce il nostro amico Maurizio). I rosa in 12 minuti buttano nel cesso tutto quello di buono fatto nel primo tempo per errori e disattenzioni difensive da dilettanti. Ma l’amarezza dura veramente poco perché il Palermo non si abbatte e torna ad alzare la testa. Brunori si veste da assistman e la mette sulla testa dell’ormai solito Segre! E siamo pari!

Il Palermo continua a dare l’impressione di poter vincere anche perché Brunori è in grande forma. A dieci minuti dalla fine arriva una punizione dalla tre quarti su cui va Stulac. Il centrocampista rosanero pennella una palla dolcissima per Graves che corona con un colpo di testa perfetto una partita di grandissimo livello. I minuti finali diventano una sofferenza intollerabile anche perché Corini decide di fare entrare Mateju per Insigne e cercare di resistere all’assedio finale con un muro davanti a Pigliacelli.
Proprio mentre cerchiamo di sistemarci meglio sul divano per sopportare il finale incandescente, Marconi commette una leggerezza incredibile. Con la palla lontana dà un pugno in area a un avversario e arriva il rigore su Var con annessa espulsione. Il recupero è interminabile e dobbiamo ringraziare Pigliacelli per una super parata proprio nel finale.

Arriva il fischio finale e resta l’amaro in bocca perché si sarebbe potuto fare bottino pieno. Errori e follie individuali ci hanno levato i tre punti nonostante la terza partita di fila in cui il Palermo segna tre reti e non c’è dubbio che quello che si è visto deve far riflettere in vista del mercato di riparazione. Il Palermo conferma di essere di nuovo in salute ma bisogna tornare a chiudere bene la porta agli avversari con la doppia mandata. Si gioca nel boxing day come in Premier League e arriva una Cremonese in grande spolvero. Noi già siamo pronti, come il tacchino per il pranzo natalizio ma speriamo di non fare la stessa fine. Forza Palermo e Buon Natale!

Pigliacelli 6,5 – Continua a a raccogliere palloni in fondo alla rete in numero sproporzionato rispetto alla sua diretta responsabilità. Anzi in pieno recupero stavolta salva il pareggio con una gran parata. Lourdes.

Graves 8 – Una partita arcigna, attenta ed aggressiva, coronata da un goal che avrebbe meritato di portare a casa la vittoria. Ci sembra necessario tenerlo in considerazione molto di più per il prosieguo. Biondo.

Nedelcearu 5 – Aveva ritrovato bene il ritmo partita dopo tanta panchina contenendo nel primo tempo gli attaccanti lariani senza troppa difficoltà. Dopo il blackout difensivo collettivo di inizio ripresa fatica tantissimo. Part-time.

Marconi 0 – Già gli pesavano abbondantemente sul groppone i due goal dei lombardi per almeno l’80%. Poi decide letteralmente di impazzire dando un pugnetto in piena aerea a palla lontana e ad azione finita un avversario a cui, ovviamente, non pare vero di finire al tappeto come fosse stato colpito da Rocky Balboa in persona. Non aggiungiamo altro perché, altrimenti, il MegaDirettore ci banna per sempre dal sito. Rien va plus.

Lund 6,5 – Corre, contiene, pressa e spinge. Purtroppo si fa anche male e deve uscire all’intervallo. Attassato.

(dal 1′ s.t. Aurelio) 3 – L’unica cosa che si ricorda della sua partita è il modo dilettantesco con cui contrasta e si fa saltare in occasione del secondo goal del Como. Roba che non si vedeva dai tempi dei campi Castelnuovo. Nocivo.

Henderson 6,5 – Fino a quando ha fiato il centrocampo rosa nero gira a mille grazie al suo prezioso lavoro di cucitura, interdizione e rilancio dell’azione. Poi si stanca e, pian piano, sparisce dal campo fino alla doverosa sostituzione. Affaticato.

(dal 24′ s.t. Vasic) 6 – Si rivede in campo dopo tanto tempo e, anche se non fa niente di particolare, gli diamo una sufficienza di incoraggiamento. Bentornato.

Gomes 7,5 – Gioca delle sue migliori partite in maglia rosa, condita da un assist con passaggio filtrante da PlayStation che consente il gol del 1-0. Tasto triangolo joypad.

(dal 33′ s.t. Stulac) 6,5 – Il perfetto assist su punizione per il goal del 3-2 di Graves che avrebbe potuto consegnare la vittoria ai rosa conferma la sua abilità sui calci piazzati. Preciso.

Segre 8 – Un altro splendido goal di Testa, il terzo consecutivo, che conferma la sua capacità di inserimento e di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto, soprattutto dopo la laurea. Aggiungete la solita esuberante potenza fisica e capacità tattica e, a nostro parere, avete il migliore in campo. Master.

Insigne 7 – Un’altra partita in linea con le nostre aspettative a conferma di una evidente crescita. Peccato per il gran tiro deviato dal portiere con la punta delle dita sulla traversa che avrebbe meritato miglior sorte. Continua così.

(dal 41′ s.t. Mateju) s.v.

Brunori 7 – Se il centravanti non segna e risulta comunque tra i migliori in campo è evidente che ha fatto una gran partita, mettendo costantemente pressione alla difesa comasca e confezionando per di più un assist al bacio per il momentaneo 2-2. Generoso.

Di Francesco 7 – Anche per lui vale quanto detto nella pagella di Insigne, e non sarà un caso che con la ritrovata condizione degli esterni il Palermo giochi nettamente meglio. Nel suo caso ci aggiunge pure un goal bello per freddezza, esecuzione e precisione. Try it again Sam.

(dal 24′ s.t. Di Mariano) 5,5 – Per correre corre ma anche a cadere non scherza. Confusionario.

Corini 7,5 – Sulla panchina avversaria c’è uno degli uomini chiave degli anni del tiki-taka ma questa volta, per lunghi tratti, è la sua squadra a dare lezione e dominare buttando via, alla fine, una vittoria, che sarebbe stata meritatissima, a causa di una serie di individuali amnesie, minchiate ed errori dilettantistici. Guardiola.

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