Palermo, la vittoria più bella per squadra e tifosi. Le pagelle ironiche

I vostri cronitifosi vi hanno fatto il pacco, cosa che avviene almeno un paio di partite all’anno. Hanno inviato una mail per annunciare la loro astensione dal lavoro visto che ieri – giorno 1 – non avevano ancora ricevuto l’anticipo sul pagamento del mese di ottobre. Solo una scusa, sembra, perché qualcuno li ha visti in mondovisione giocare le fasi salienti della Ryder Cup di golf con la maglia dell’Europa.

Peggio per loro. Allo stadio i loro sediolini sono rimasti tristemente vuoti e una mano pietosa – non potendo recuperare sugli spalti un mazzo di fiori – ha poggiato pietosamente due bottigliette di Sportino Borghetti, la cosa più alcolica che sono riusciti a trovare allo stadio. Ben gli sta. Perché il Palermo per conquistare i tre punti ha seguito il copione più adrenalinico ed erotico per un “tifoso come Dio comanda”. Rimonta dopo lo 0 a 1 del primo tempo e gol partita proprio allo scoccare del 90esimo, al cospetto di uno stadio pieno e in delirio. Una goduria.

E hanno perso – i vostri cronitifosi – anche l’occasione per rilanciare a voce alta i loro peana nei confronti dell’amato Eugenio Corini che sembra ormai aver superato la salita più dura e, con i suoi modi tranquilli, sta scalando le classifiche di gradimento anche tra i suoi critici più accesi. Prendete il gol vittoria, ad esempio: cross di Henderson e gol pesante di Aurelio, due dei subentrati quando la partita era ancora in bilico e il Sudtirol faceva paura con le sue ripartenze.

Certo, nell’intervallo della gara anche noi avremmo voluto avere un mobile bar attrezzato per affogare nell’alcol – come fanno loro – la preoccupazione per una partita che stava sfuggendo di mano senza neanche sapere perché. Il solito tiro a giro sotto l’incrocio dei pali e la mente è subito andata allo 0 a 1 della gara dell’anno scorso, anche quella giocata l’1 ottobre. A quel pensiero, non avendo il mobile bar, ci siamo rifugiati nelle sempre valida grattatina di attributi per invocare il giro giusto della ruota della fortuna.

E così è stato, se è vero che il gol della speranza, subito dopo l’intervallo, lo ha segnato Ceccaroni, piede ruvido da terzino ma con una fede degna di un malato in visita a Lourdes, visto che si è avventurato spesso in area avversaria in compagnia del suo compagno di avventura Lucioni. Se segna Ceccaroni – avrà pensato Aurelio, ancora in panchina – posso fare gol anche io. E così è stato.

Ma la vittoria più bella è stata ritrovare sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni che ha cantato dall’inizio alla fine, incitando la squadra nei momenti più difficili, capace di convincere Corini, a furia di cori, a far entrare in campo anche Soleri. Che, anche se non ha segnato, può essere considerato a tutti gli effetti il talismano della felicità. E adesso, dall’alto del secondo posto, è più bello scrutare l’orizzonte. P.S. I vostri cronitifosi mi hanno chiesto di concludere il pezzo con il loro Forza Palermo tradizionale. E così sia. Forza Palermo.

Pigliacelli 6 – Solo un suggerimento, quando gli avversari si avvicinano alla porta si piazzi direttamente sotto l’incrocio dei pali alla sua sinistra: tirano tutti là. Ripetitivo.

Mateju 6 – La regola di queste pagelle è: quando si vince nessuna insufficienza. Vale anche per lui, che non era nella migliore giornata. Ripescato.

Lucioni 7 – Spiegato il segreto della sua longevità: non deve correre verso la palla, è la palla che corre da lui. Calamita.

Ceccaroni 8 – Volevamo fargli i complimenti per la sua buona prestazione difensiva, invece ci tocca premiarlo come goleador. Alternativo.

Lund 7,5 – Forse sa che la sua partita dura al massimo un’ora, ma è un’ora in cui copre, spinge e strappa applausi. Coperta lunga.

(dal 13′ s.t. Aurelio) 7,5 – Il match winner, chi l’avrebbe mai detto? Il gol non è caso, lui era lì apposta. Bussola.

Vasic 6 – Nel gioco delle rotazioni stavolta tocca a lui che però ancora deve far crescere il pelo sullo stomaco. Gioca un’ora ma il tempo effettivo è molto di meno. Risparmioso.

(dal 13′ s.t. Coulibaly) 6,5 – Randella a destra e a manca, come si faceva sui campi di periferia negli anni ’70. Ma corre tanto e si rivela utile. Manganello.

Stulac 6,5 – È la copia a colori del giocatore ingrigito dello scorso campionato. Bravo anche se non è decisivo. Multicolor.

(dal 13′ s.t. Gomes) 6,5 – Forse ha ben compreso che quando si entra dalla panchina ci vuole lo stesso entusiasmo di quando si gioca titolare. E così contribuisce alla vittoria. Pentito.

Segre 6 – Paga la regola non scritta: sei ammonito? E allora ti cambio, prima che il giallo si tramuti in rosso. Itterizia.

(dal 1′ s.t. Henderson) 6,5 – Questa è la qualità: un solo cross, in una gara così così, vale mezzo gol. Essenziale.

Mancuso 7 – Un assist, un tiro pericoloso, tanto movimento. Non si è mai risparmiato. Trottolino.

(dal 29′ s.t. Soleri) 8 – Pienamente coscienti che non ha quasi toccato palla. Ma volete mettere? Entra e il Palermo vince. Scoppia la rissa? E lui è lì a fare a botte con tutti. Anche senza gol riesce a dare sapore alla sua gara. Estratto.

Brunori 6 – Così va la vita, a volte ne segni tre e a volte nessuno. L’importante è restare sempre il punto di riferimento della squadra. Capitano.

Di Francesco 6 – Se le sue idee e le sue intenzioni si trasformassero in palle gol, almeno nella metà delle occasioni, si chiamerebbe Leao. Ma si apprezza il tentativo. Sognatore.

Corini 8 – Tutte le scelte si rivelano giuste. E l’esultanza a fine gara testimonia come tenesse a questa vittoria. Illuminato.

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53 thoughts on “Palermo, la vittoria più bella per squadra e tifosi. Le pagelle ironiche

  1. Buongiorno, sono qui non per commentare ma per dire una cosa a quei tifosi della curva nord superiore.
    Avete una bandiera che sarà circa 20mq, la sventolate in faccia a chi si trova in curva inferiore.
    Sarà una bandiera storica ma è abbastanza sporca e vedersela strofinare in faccia non è gradevole e poi non vediamo la partita.
    Grazie in anticipo se la deponete e magari una più piccola a sventolare.

  2. Concordo con le pagelle, mi ha fatto davvero piacere l’8 dato a Soleri perché anche quando non segna, in quei dieci minuti disponibili, trasmette la sua carica al pubblico ed ai compagni, oltre a portare fortuna.
    Finalmente anche Corini lo ha pubblicamente elogiato, dicendo espressamente “il cambio di Soleri è stato importante “.
    È amato indistintamente da tutti i tifosi, ieri è stato invocato dal pubblico e, al suo ingresso, ha ricevuto una meravigliosa standing ovation.
    Grande Edo 💗🖤

  3. Confermo il Palermo non ha un gioco ,ieri abbiamo rischiato un’altra Cosenza . il tirol ha giocato meglio di noi e nessuno può negarlo.Lo stesso Monastra mozzicandosi la lingua nell’articolo delle pagelle parla di partita a rischio e così è stata. Purtroppo corini nonostante l buona volontà non riesce a dare una gioco e idee a questa squdra. Ma nonostante tutto questo , come scrivo da mesi , andremo in A !! Rosa troppo forte vinceremo le partite per la rosa che è troppo forte rispetto alla media della B di quest’anno.
    Vorrei fare o complimenti a chi è andato a prendere Lund , lo trovo davvero forte e di grande prospettiva . Ieri bene ceccaroni , ma come sempre anticipo tutti lo scrivo da qualche settimana , ma voi vedevate il solo Lucioni. Non mi soddisfa pigliacelli sempre troppo fuori dall sua area (esagerato) poi non riesce a recuperare concentrazione e posizione tanto che se è il tiro e angolato non si stacca un centimetro da terra per provare a volare all’angolo. Resto sempre dell’idea che Mateju non è da Palermo e non dovrebbe giocare , più causa di guai che altro è che stulac va bene per 30 minuti al massimo. Poi bravi gli altri da Aurelio a Brunori. Ultima cosa su corini le la sua cecità in partita ,che mi preoccupa più delle sue poche idee , Mancuso andava sostituito alla fine de primo tempo per fare posto a Soleri , come ha fatto a non capirlo non me lo spiego. C’è voluto uno stadio intero che a forza di boati lo convincesse a dare entrare Soleri, mi chiedo perche tanta ostinazione ? Cosa vuoi fare capire che non ti lasci condizionare dagli umori de pubblico? Che fai di testa tua? Ma se non vedi , lasciati consigliare , lasciati aiutare , non è offensivo né tantomeno ti fa sentire inferiore o incapace . Fatti aiutare e a Soleri dai più minuti li merita più di Mancuso.Chiusura Per ridere:” io a corini oggi avrei dato 10 e lode ahahhaaaaa che tipi che siete , quasi peggio di corini stesso e essere peggio di corini vuol dire essere proprio due…….. due simpaticoni agahahahaha

      1. Confermo che certi commentatori esercitano un’arroganza e un’incompetenza che putroppo non è più rara a vedersi. E’ un fenomeno ricorrente. Credo che le cause vadano ricercate nella sindrome da sovrainformazione (troppi scrivono senza discernimento, sedicenti giornalisti, che non educano ma mistificano, per non parlare dei c.d. “social media”) e nel fatto che certa gente non ha mai messo piede nemmeno in un campo di calcetto. Figuriamoci in un campo vero (100×60). E così ci si deve sorbire lezioni su cosa sia il “gioco”, su come dovrebbe essere, senza capire nulla di ciò che succede in campo nei 95 minuti di svolgimento. Senza riguardo agli avversari (che sono, lo ricordo per chi non li vede, non uno sparring partner ma 11 anatagonisti organizzati che non ci stanno mai a perdere.) Abbiamo giocato male, siamo stati fortunati. Già…Altra farsa è quella che riguarda il ruolo dell’allenatore. Molti credono che un partita di calcio professionistico sia una sorta di talent show dove comanda il pubblico (sopravvalutato nelle sue pulsioni, sia quelle positive che quelle ngative). E così uno che ha giocato 600 volte tra serie A e serie B, diventa uno sprovveduto al cospetto di cotanto osservatore qualificato come questo L. ad es. L’allenatore…che deve essere aiutato da qualcuno, dal pubblico, da uno come questo L. ad es. Ecco! Altro indizio di eccellenza sono le liste di proscrizione a danno di alcuni ben individuati calciatori. “Mateju non è da Palermo”, (ma l’anno passato era il tutto il Palermo stesso a non essere da Palermo!). “Ma la chicca più esilarante (e al contempo più drammatica) e che “…io l’avevo detto prima…lo scrivo da mesi”. Si tratta di una affermazione usata a mò di “passepartout”. E’ ambivalente, valida per tutte le situazioni: Se il Palermo fosse 10°..io l’avevo detto.. che Rinaudo…che il CG…che Corini… Oggi il Palermo è 2° ma…”io l’avevo detto” che Ceccaroni… che…andremo in A! Addirittura. Niente siamo in presenza di geni assoluti. Di persone la cui unica preoccupazione è quella di avvertire che loro sapevano già tutto prima. Qualunque cosa accada. un superEgo da spiattellare al mondo intero. Gli altri non allineati, sono solo dei sostenitori di Corini. Qualcuno aiuti queste persone…

        1. Nel momento in cui, seppur non nominandolo, lo rendi protagonista, lo alimenti, infiammi il suo ” super ego “. Ignorarlo dovrebbe essere la medicina adatta a lui ma, come vedi. anch’io, in questo preciso momento sto commettendo lo stesso errore…

        2. Mentre camminavo in pieno centro come sempre, mi sono, improvvisamente, ricordato che, dalla periferia di uno sfigatissimo Comune dei Nebrodi, un tale Drastico aveva chiesto la testa di Brunori prima della tripletta con il Venezia. Ma è solo l’ultima delle minchiate documentate che ti si possono attribuire. Però Drastico, nonostante tenga ben presenti i nostri scontri, devo, sinceramente, riconoscerti di non essere mai sceso a livello di Fabio. Sto parlando, ovviamente, di quell’armale ca cuda che, qualche giorno fa, ha offeso la mia famiglia non sapendo più come rimontare lo 0-5 dialettico patito nelle singolar tenzoni contro di me. Non sai quanto apprezzi, insomma, che tu non ti sia mai dimostrato vastaso come l’individuo appena citato. Ho appena dato atto della stessa cosa pure a Rosanero. Per onestà intellettuale. Grazie per l’attenzione.

          1. La mia non risposta te l’ho data già in un altro articolo. Ti ricordo che mi hai dato del nazista, dell’antidemocratico, del tascio (alla quale ho risposto per le rime e tu ora mi re-insulti di rimando) del conformista (accusa risibile. non si capisce rispetto a cosa), di dirigere campi di concentramento dell’armale addirittura…di non capite ile tue menate culturali tratte da Orwell e Dumas… insomma sei un folle. Rimando tutto al mittente e ti ripeto, mi fai compassione. Togliti dalle balle

        3. Ma perché perdere altro tempo in sterili dibattiti? Facciamo come dice Fabio. Seguiamo l’esempio indicato da Pinochet con gli stadi cileni e apriamo subito, al Barbera e a Torretta, campi di concentramento o gulag. E poi imprigioniamoci i tifosi che promuovono Soleri, bocciano Mateju e rimandano Corini. Tanto s’e’ già candidato Fabio per il comando delle strutture di detenzione destinate a reprimere il dissenso a colpi più di gas che di parrapicca. Il suo sembra, del resto, un profilo ideale per la direzione dei nuovi lager. È, infatti, conformista sino a genuflettersi a CityGroup; antidemocratico sino a considerare inferiori quanti non la pensano come lui; negazionista dei successi di Zamparini sino a riconoscere a De Zerbi, l’allenatore più perdente nella storia del Palermo, il merito di aver prima deluso e poi spremuto il presidente; maleducato sino a insultare persino la famiglia di quanti si rifiutano di ritenere verità assolute le sue tesi deliranti (ma che c’entrano madri, padri, coniugi e figli con le discussioni in corso su StadioNews?); ottuso sino a non afferrare la lezione orwelliana della Fattoria degli Animali con i maiali rimasti al potere grazie ai cani da guardia pronti, come lui, ad azzannare chiunque manifestasse perplessità circa il pensiero unico espresso dal dittatore suino Napoleone. La storia, d’altra parte, ci ha insegnato che, per guidare campi di concentramento e gulag, non venivano scelti geni del male ma uomini mediocri rosi dal desiderio di compiacere i capintesta dei regimi. Tornando a Fabio… In attesa dell’assunzione, non perdere tempo a scrivere repliche violente. Non ti risponderò. Un po’ per mancanza di tempo e un po’ perché , da questo preciso istante, mi rifiuterò di confrontarmi con uno che rideva non solo mentre Napoleone mandava al macello il cavallo stakanovista Gondrano ma anche quando Federazione e Procure “normalizzavano”il sistema calcio facendo fallire il Palermo e penalizzando di mezzo punto la Juve. Buon (nuovo) lavoro, Fabio.

          1. Copia da una parte e incolla in un’altra. da il senso della disperazione di questo poveretto, che così facendo continua ad insultare. Ti ho già risposto. Mi ispiri una sincera compassione. Ora togliti dalle balle però…

  4. ‘Il cavaliere pallido’ C.Eastwood, 1985. Western, caro Vecchio Selvaggio West. Un cavaliere (Eastwood, una volta smessi i panni del bastardo ispettore Callaghan) detto ‘predicatore’, venuto (forse tornato) dal nulla, a predicare lealtà e giustizia. Insomma, un angelo (bianco). Notevole il duello finale, tra il ‘bene e il male’, timbrato ‘grande cinema’. Un po’ selvaggia anche la partita, ieri e con un (duello) finale al cardiopalma. Il cavaliere pallido ( u bresciano) che azzecca tutte le mosse. Anche stavolta, laudate fratres. La carne fa bene e aiuta a crescere (lo predica ogni giorno Feroci, boutique der filetto, in Roma Centro). Ps Il mobile bar! Ricordo d’infanzia, ricordi da boomer. Lo specchio, la luce e la provocante bottiglia di Doppio Kummel, cristallizzato. Una specie di stalattite bianca riempiva tutto l’interno della bottiglia dai riflessi azzurrini. Una delle tante illusioni troppo presto perdute, non era altro che semplice zucchero.

    1. Boh… Sarà che non sono un grande appassionato di cinema, sarà che di carne cerco di mangiarne il meno possibile, ma a me questi continui commenti dove si parla di pellicole cinematografiche e fette di carne accompagnate da vini pregiati sembrano sempre più inappropriati a questo luogo e contesto. Cerchiamo di parlare di calcio…

  5. Partita da cardiopalma; la vittoria è sofferta e meritata perché il Palermo l’ha cercata nonostante il Sud Tirol dimostrasse di essere ben messo in campo e concentrato. Abbiamo vinto e tutti i salmi finiscono in gloria, ma trovo davvero imbarazzante la prestazione di Stulac. In fase di costruzione si nasconde regolarmente dietro gli avversari e non fa mai nulla per proporsi per la costruzione dell’azione che infatti parte sempre dal portiere o dai due centrali di difesa (lancio lungo o lento giro-palla). Se Stulac, che non difende (come si vede anche dal fatto che non si avvicina a Ciervo in occasione del gol, ma sta fermo sul posto girandosi istintivamente per evitare la pallonata) serve solo a tirare i corner e le punizioni direi che è un uomo regalato agli avversari. Due parole anche sull’arbitro: veramente imbarazzante. Inverte un paio di rimesse laterali e di falli sotto la gradinata; fischia su ogni contrasto e sempre contro il Palermo e distribuisce ammonizioni a casaccio, tra cui quelle di Coulibaly e Segre: Nel finale ferma Soleri lanciato verso l’area avversaria ignorando la regola del vantaggio. E meno male che non ha inciso sul risultato, questo fenomeno da baraccone. Forza Palermo sempre.

    1. Insomma…definire imbarazzante la prestazione di Stulac mi sembra eccessivo. Penso che ci siano più e più modi di gestire il gioco in costruzione. Vedo che da nessuna parte registi “fissi” siano utilizzati con continuità dagli allenatori sia in A che in B. Gente come lo stesso Corini o Liverani (per fare esempi a noi noti, ma si potrebbe estendere ad altre figure) non sono più fortemente caratterizzanti come prima. Nell’arco di una singola partita si cambia strategia e interpreti con caratteristiche diverse. Perché all’interno di una singola partita se ne svolgono alcune di più; questo soprattutto da quando esistono i 5 cambi. Il Palermo, come il Frosinone l’anno scorso, e si potrebbero fare molti altri esempi, ha a centrocampo 6 giocatori di spessore che potrebbero fare quasi tutti il ruolo degli altri 5. Io vedo queste alternanze abbastanza fisiologiche. Non vedo demeriti ma al contrario l’utile apporto di tutti. Per un obiettivo solo, che è quello di vincere le partite. Finché è stato in campo Stulac ha cercato di fare quello che sa fare molto bene pur con i suoi noti limiti di dinamismo e pur non avendo accorciato su Ciervo. Non ha ripetuto la gara con la Feralpi, ma non vedo nulla di imbarazzante nella sua gara di ieri.

    2. Sono d’accordo con la tua analisi, soprattutto con l’utilizzo di Stulac. Vorrei aggiungere che in serie B nessuna squadra ha un gioco da Barcellona o Manchester City.
      Ieri, per esempio, il Sud Tirol ha giocato bene (almeno così dicono) perchè il suo gioco consiste nel non far giocare l’avversario e sperare nel golletto (ieri ci sono andati vicino).
      Per me Bisoli rimane l’anticalcio paragonabile solo al Cholo Simeone. In più ieri ha utilizzato tutti i mezzucci per perdere tempo allontanando il pallone o non restituendolo nei falli laterali a favore del Palermo.
      Vittoria che vale doppio contro queste zecche.

  6. E’ vero quello che scrive l’autore del pezzo: Soleri si è ormai staccato dalla condizione terrena di giocatore di calcio, per innalzarsi al ruolo di talismano, un’entità del tutto metafisica.

  7. Sin dai campi da oratorio ci insegnano che se hai qualità devi essere sempre o quasi al centro delle azioni o tu stesso devi fare da punto di riferimento essenziale per i tuoi compagni.
    Altrimenti a che servi alla squadra? Pensate se Maradona invece di fornire tutte le diavolerie tecniche di cui era dotato si defilava o si nascondeva nell’anonimato delle spalle degli avversari.
    Sono cose basilari che ci insegnano sin da ragazzini nel gioco del calcio.
    Stulac ha già abbastanza esperienza, ha giocato in A in B … come mai continua così?
    Allora è la sua personalità in ballo. Forse adesso si comprende il perché l’Empoli l’abbia ceduto senza problemi. Lui insieme ai limiti di Mateju sono le uniche problematiche di questo Palermo.
    Ma c’è una rosa ampia e c’è pure poi il tempo per rimediare: tuttavia io credo che anche così il Palermo andrà in A.

    1. Aggiornamento!! Valerio nella lista delle disgrazie del Palermo invece di Mateju e Gomes ha messo Mateju e Stulac…e Gomes? Allora si salva? Ma ciò che precede questa lista è il vero focus di questo post. La parabola di Maradona senza personalità per sostenere il teorema Stulac e i motivi della sua cessione è veramente imperdibile. Mi pongo poi una domanda: ma cosa ti hanno insegnato esattamente in quell’oratorio? però siamo tutti rassicurati: il Palermo andrà in A. Ipse dixit

      1. Non ho citato l’oratorio come grande scuola di calcio o di vita. Ho scritto soltanto che “sin dal campo dell’ oratorio ti insegnano a non nasconderti se sei bravo e hai qualità tali da far lievitare il tasso tecnico della squadra” non altro. Un pensiero oggettivamente corretto e condivisibile. Ma alcuni di voi devono commentare in ogni caso.

        1. Ve la prendete un pò troppo. pensavo di essere ironico. Ok. per l’oratorio. Salto su a volte perché noto che alcuni danno giudizi trancianti e troppo severi su giocatori che al di là del loro rendimento o per qualche errore di palleggio, vengono additati come dei veri e propri problemi per la squadra. Invece meritano rispetto. sia perché vestono la maglia rosanero sia perché dietro ognuno di essi c’è tanto lavoro, tanti sacrifici, tanto allenamento e tanti piccoli problemi che noi neanche conosciamo. Per me lo sport è questo. Non può essere distrutto con tanta superficialità. Comunque non è importante. Dite ciò che vi pare. Scusa se ti sei sentito offeso

          1. Non mi son sentito offeso e condivido il rispetto prima di tutto, ma se certi giocatori han limiti, meglio sceglierne altri.
            Questo Palermo con un terzino dx forte davvero, capace pure di sganciarsi e un playmaker onnipresente, le vincerebbe tutte qui in B

  8. Intanto quel PIPPO (ammutolito dalla vittoria del Palermo di CORINI) continua a dire fesserie e a non capire nulla di calcio giocato.

  9. Siamo tutti felici quando il Palermo vince, altrimenti non si sarebbe tifosi. Ciò non significa che quando non si è d’accordo sulle scelte dell’allenatore, sul gioco o altro, si vuole il male del Palermo, anzi tutto il contrario. Il vero tifoso non è certo colui che sta sempre zitto o che si accontenta.

    1. Ah! Non si infierisce sull’avversario al tappeto. E Pippo lo è, al tappeto: sulle ginocchia. Non si fa! Rispetto per i perdenti.

  10. Sono contento che anche Amenta e Ferrara così come Guido Monastra abbiano evidenziato la prestazione positiva di Stulac.
    E ribadisco che Corini deve sempre schierare i 4 migliori centrocampisti del Palermo: Gomes, Coulibalì, Stulac e Vasic.

    per il resto No Gomes no party!
    Si conferma anche ieri che senza Gomes si perde e con Gomes in campo si vince.
    Anche ieri Gomes migliore in campo.
    Con un altro combattente come Coulibalì hanno entusiasmato il pubblico a cui piacciono i giocatori da battaglia!

    le mie pagelle
    Pigliacelli 6
    Mateju 6, 5

    Lucioni 6
    Ceccaroni 7
    Lund 6,5
    (dal 13′ s.t. Aurelio 8)
    Vasic 6,5
    (dal 13′ s.t. Coulibaly 7,5)
    Stulac 7
    (dal 13′ s.t. Gomes 8)
    Segre 5
    (dal 1′ s.t. Henderson 6,5)
    Mancuso 6
    (dal 29′ s.t. Soleri s.v.)
    Brunori 6
    Di Francesco 6

    1. Siamo seri, cu si ni futti delle tue pagelle? Tralasciando la conclamata partigianeria nei confronti del tuo pupillo Gomes, che, evidentemente, ha fatto cinque gol (senza che nessuno se ne accorgesse) per meritare 8,5 (alla tripletta di Brunori, che volevi fuori contro il Venezia, mi pare avessi dato 7), ti rendi conto che hai dato 7 a Ceccaroni? Ma non ti ricordi che l’avevi destinato alla panchina pretendendo la titolarità di Nedelcearu? Però Rosanero, nonostante tenga ben presenti i nostri scontri, devo, sinceramente, riconoscerti di non essere mai sceso a livello di Fabio. Sto parlando, ovviamente, di quell’armale ca cuda che, qualche giorno fa, ha offeso la mia famiglia non sapendo più come rimontare lo 0-5 dialettico patito nelle singolar tenzoni contro di me. Non sai quanto apprezzi, insomma, che tu non ti sia mai dimostrato vastaso come l’individuo appena citato. Appena mi sarà possibile, darò atto della stessa cosa pure a Drastico. Intanto, grazie.

      1. Continua ad insultarmi. Questa la differenza tra me e te. Non ti ho mai citato. Ne ti ho mai offeso. Casomai ho respinto l’offesa che tu hai fatto a me estendendola.Tu puoi fare ammenda con chiunque. Sei solo un disperato. L’insultatore sei tu. Ti lascio nell’illusione di avermi “smontato”. Come dici tu. Avrai si e no 13 anni. Mi fai compassione sempre di più ad ogni tuo delirio. Scompari adesso oppure ignorami.

  11. X Rosanero: l’articolo non è stato scritto da Amenta e Ferrara, evidentemente non leggi , sei davvero attuppatu come quando difendevi Kanoute e Marong.
    X Drastico: ma quanti anni hai, 8 o 9 anni? I tuoi genitori ti danno il permesso di scrivere su Stadionews? Bimbo piccolo…

  12. Molto ben scritte ed interessanti anche queste pagelle, complimenti. Mi piace anche molto il fatto che non vengano date insufficienze dopo una vittoria… bravi.

  13. Non porto i miei fiori, fiori umili, di campo, per farli soffocare dalla più infestante delle gramigne. Non c’è niente da fare, la devastazione è completa, quello sopra è pertanto da considerarsi il mio ultimo commento.

      1. Questi non sono commenti, è soffocamento, da gramigna. Due soli i commenti a questo post. Uno è mio, da considerarsi l’ultimo.

        1. Quartultimo.
          Quello che consideri l’ultimo in realtà è il quartultimo, ne hai scritti altri tre e altri tremila ne scriverai ancora perchè sei dipendente da Internet. A domani, Marcè.

    1. Eh no, tra tutte le cose che ho capito e non capito nei suoi commenti, l’unica cosa certa è la mancanza di umiltà e spesso di rispetto verso alcune figure che lavorano con passione per il Palermo calcio. Detto questo, siamo qua in quanto “fratelli” rosanero, e nessuno vuol perdere un fratello… Ma la provocazione è come il sale, un pizzico ci sta ma non più di quello, e la cultura è un’arma a doppio taglio, dev’essere sempre impugnata dalla parte giusta. Qualora questi fiori divenissero realmente umili e si colorassero di un inequivocabile rosanero, sarò il primo a fermarmi ad annusarli, senza mai strapparne nemmeno un petalo.

  14. Fabio ed Enzorosanero, i quali bontà loro riescono ad esprimere compiutamente i loro concetti, mi trovano perfettamente d’accordo. Aggiungo che Lund lo ha preso il Palermo il cui Ds è Rinaudo. Si, proprio lui, l’inadeguato uomo della Kalsa.

  15. Per Fabio: Cyrano de Bergerac, da me citato (“Io non perdono e tocco”) e da te subito (11 stoccate a zero), non è di Dumas (padre o figlio) come da te appena sostenuto, ma di Rostand. Lo sapeva persino l’ultimo dei kapo’ in servizio presso i gulag. Data la tua cultura raccogliticcia evidenziata dallo strafalcione sull’autore di Cyrano, ti esorto, comunque, a non confondere i gulag sovietici con il gulasch ungherese. Squisito ma con i lager non c’entra niente.

    1. Non è vero. Tempo fa hai citato i tre moschettieri. Sei pure smemorato. Ascolta. Non è che cercando di dimostrare il tuo suprematismo culturale ne esci meglio. Cerchi una competizione che non ti concedo, non mi interessa. A me qui interessa solo il calcio, materia, ripeto, di cui non capisci una beneamata mazza. quindi piantala. Sempre disperato e arraggiato ne esci. Intanto continui a insultare. Nazista, ignorante, antidemocratico, tascio, vastaso, ecc. Continua pure. Rimando tutto al mittente ed estendo. Azione, reazione. Quindi non venirmi a dire che insulto io. Rimane il fatto che sei un poveraccio. I tuoi deliri e le tue pseudo battute sono onestamente disarmanti. Mi susciti compassione. Null’altro che questo. Ora però togliti dai maroni, ok?

  16. D’accordo con Valerio. Rispetto totale per i giocatori che danno tutto in allenamento e in campo. In quanto alla rosa, alla faccia di chi qua dentro dava degli incompetenti a Rinaudo e compagnia, stiamo toccando con mano la qualità dei calciomercato estivo del Palermo. Però un forte terzino destro con capacità alla Lund/Aurelio ci vuole!

  17. “Guarda, tu e l’ironia siete come due rette parallele. Non vi incontrate mai…” Ossessionato da me. Non sono affatto lusingato. La tua disperazione/frustrazione gestiscila ignorandomi del tutto, non solo dicendolo e poi provocando ad ogni occasione. Sei appiccicoso, dai fastidio. Non mi susciti altro (oltre la compassione). Gira alla larga, sciò, una volta per tutte

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