Palermo, l’attacco si è sbloccato: i gol della “rinascita”

FOTO PEPE/PUGLIA

La miglior difesa è l’attacco”, una delle frasi più celebri del calcio, forse attribuibile all’ex allenatore di calcio brasiliano degli anni ‘50/’60 Gentil Alves Cardoso. Una frase ripetuta tantissime volte, anche in maniera impropria, ma che nel caso del Palermo calza a pennello. La rinascita dei rosanero infatti è passata da un attacco redivivo, proprio la miglior difesa in un periodo buio e pericoloso.

Il reparto avanzato del Palermo ha battuto un colpo nel momento più simbolico e decisivo, ovvero nel derby contro il Catania. Prima della rete di Kanoutè contro gli etnei, i rosanero infatti sono andati a segno in sole due occasioni: con Luperini nel 2-1 di Bisceglie e con un autogol nel finale propiziato da Almici a Catanzaro. Un centrocampista e un difensore, il sintomo di una sterilità offensiva che è svanita proprio dal derby in poi. Contro Juve Stabia e Paganese infatti gli attaccanti di Boscaglia hanno risposto presente all’appello.

Più di tutti Andrea Saraniti, prima criticato e poi rivalutato. L’ariete rosanero si è iscritto al registro dei bomber con due colpi di testa perfetti, dimostrando tutta la sua qualità in questo fondamentale. Anche la giovane sorpresa Rauti ha timbrato il cartellino, dando concretezza ad un inizio di stagione promettente. E non ultimo Floriano, un po’ ai margini nelle prime uscite e fondamentale a Castellammare di Stabia per sigillare il match. Quattro gol pesanti come macigni, frutto anche di una manovra offensiva più fluida, ragionata, intrapresa sia sulla trequarti sia sulle fasce a sfruttare la superiorità numerica e i cross.

Un’organizzazione di gioco maggiormente definita che ha permesso di porre delle fondamenta più solide per un campionato – si spera – ricco di soddisfazioni. I gol totali realizzati in stagione dal Palermo salgono così a 7, che resta comunque tra gli score peggiori del girone. Una partenza così a secco non si vedeva dalla stagione 2016/2017 (4 reti in 7 gare). Ma i segnali delle ultime partite sono chiari, il ciclo di sfide al “Barbera” non potrà che aiutare ancora di più una vena realizzativa ritrovata.

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