Palermo, l’ultimo bivio: dalla delusione alla speranza playoff ​​

Palermo, l’ultimo bivio: dalla delusione alla speranza playoff

Dopo l’importante vittoria casalinga contro il Frosinone, ottenuta in un clima di forti contestazioni ai danni della società e della guida tecnica, il Palermo si appresta ad affrontare l’ultimo esame della stagione regolare: la Carrarese di Calabro.

I rosanero sono ormai certi di partecipare ai playoff, ma resta ancora tutto aperto per il piazzamento finale: la squadra di Dionisi occupa attualmente il settimo posto a quota 51 punti, ma in base al proprio risultato e a quello che succederà sugli altri campi potrebbe accedere ai playoff dal quinto (nel migliore scenario) così come dall’ottavo posto, con in mezzo anche la possibilità di concludere sesto o settimo.

Proprio i playoff costituiscono l’ultima ancora di salvezza per cambiare il volto di una stagione particolarmente deludente. A inizio campionato, visti l’investimenti, l’obiettivo minimo sembrava quello di lottare per la tanto agognata promozione diretta. Nove mesi dopo, il Palermo ha vinto la partita col Frosinone fischiato dai propri tifosi, trascinato dai gol di un capitano rimasto inspiegabilmente troppo a lungo confinato in panchina, mentre guardava i propri compagni alternare vittorie dal profumo d’alta classifica a rovinose cadute contro compagini certamente meno blasonate.


Le difficoltà della prima parte di stagione avevano spinto la dirigenza ad allontanare il d.s. De Sanctis, per far posto al più esperto Osti, il quale si era presentato in grande stile portando a Palermo tre ‘colpi’ da Serie A: Audero, Magnani e Pohjanpalo. I nuovi acquisti hanno sin da subito dato un contributo fondamentale alla causa rosanero, riaccendendo l’entusiasmo di una piazza intera. Tuttavia, come più volte nel corso di questa stagione, il Palermo si è spento sul più bello, perseverando in una discontinuità cronica.

Qualora dovesse battere la Carrarese, i rosanero  chiuderebbero la propria stagione a quota 54 punti, due in meno rispetto allo scorso campionato, concluso al sesto posto a 56 punti sotto la gestione Corini prima e Mignani dopo. Numeri che rendono ancora più amaro il percorso fatto nella stagione corrente, dove le aspettative erano ben più alte.

La mancanza di un’identità di gioco, che ha condotto a ben 14 sconfitte, troppe per chi vuole avere ambizioni d’alta classifica, unita aduna rosa costruita in maniera rivedibile, sono solo alcune delle difficoltà emerse nel corso della stagione, per le quali la dirigenza à stata lungamente bersagliata.

Forse solamente il salto di categoria potrebbe cambiare tutto, ma anche il tifoso più appassionato sembra faticare a credere in quello che sarebbe un vero e proprio ‘miracolo’ sportivo.

Il cammino della Carrarese

La Carrarese ha collezionato 44 punti nelle 37 partite di campionato disputate sino ad ora, a fronte di 11 vittorie, 11 pareggi e 15 sconfitte. Uno score che vale l’attuale tredicesimo posto in graduatoria ma soprattutto la salvezza matematica a una giornata dalla fine.

In trasferta, la truppa di Calabro ha fatto parecchia fatica, come testimoniano i 9 punti raccolti in 18 partite (solo la Salernitana ha fatto peggio raccogliendone 8). Una sola vittoria, 6 pareggi e 11 sconfitte lo score in trasferta dei giallazzurri che hanno messo a segno 14 gol e ne hanno subiti 30.

Nelle ultime cinque partite, i toscani hanno avuto un rendimento piuttosto altalenante, caratterizzato da due vittorie, due sconfitte e un pareggio. L’ultimo trionfo è datato 4 maggio e in tale occasione i gol di Schiavi e Illanes hanno regalato il trionfo per 2 – 1 nella sfida casalinga contro il Modena.

Lo scorso turno di campionato ha riservato ai giallazzuri la trasferta contro il Mantova: i padroni di casa sono partiti forte, chiudendo la prima frazione di gioco sul risultato di 1 – 0; nel secondo tempo la rete di Finotto è valsa il pareggio, tuttavia all’83’ la squadra di Calabro si è dovuta arrendere alle offensive del Mantova che ha siglato il gol del sorpasso decisivo, 2 – 1 il finale.

In avanti l’esperto centravanti Finotto (6 gol, 1 assist) sarà assistito dal rapido ed imprevedibile Cherubini (3 gol, 4 assist). A centrocampo Schiavi (6 gol, 2 assist) è uno dei giocatori di maggior qualità in rosa, occhi puntati anche su Cicconi (3 gol, 8 assist), fondamentale il suo contributo dalla fascia sinistra da dove partono le sue velenose traiettorie.

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9 thoughts on “Palermo, l’ultimo bivio: dalla delusione alla speranza playoff

  1. Il traguardo vero ,ad oggi, è non trovarci nella situazione di Sampdoria Salernitana e Frosinone. Poi l’aver centrato i playoff può significare molte se questo gruppo dimostrasse di crederci e di voler realmente essere protagonisti. Come i ragazzi di Baldini ad un certo punto della stagione. Altrimenti tutto resterà lettera morta e le contestazioni proseguiranno per un po’. Poi si ricomincia, come sempre.

  2. I fatti ci dicono che ad oggi dirigenti e gran parte dei giocatori non si sono dimostrati all’altezza. Adesso hanno l’ennesima occasione per mostrare le loro qualità e la tifoseria non aspetta altro . Compresi i ragazzi dei club oggi apparentemente duri e intransigenti. Sapranno Dionisi e la sua truppa sorprenderci? Siamo qui, in attesa.

  3. Per me il migliore scenario è arrivare al sesto e non al quinto e la juve Stabia settima più accessibile e che ci farebbe giocare là semifinale con lo spezia e poi finale con la cremonese

    1. Da tifosi sosteniamo in questo momento la squadrà, rimandando i processi a fine campionato. Ritengo, poi, che giocare in casa o in trasferta i play off non sia decisivo. Anzi forse sarebbe meglio giocarli in trasferta visto che in campionato abbiamo vinto sia con il Catanzaro che con la Juve stabia fuori casa

      1. Ancora con questo discorso che è meglio giocare in trasferta? Te l’hanno spiegato che è una fesseria, che chi gioca in casa passa il turno anche con un pareggio…e tu insisti? Ma tu segui il calcio, abitualmente?

  4. Nel calcio i processi si fanno al momento giusto per dare possibilmente ina sterzata quando le cose non vanno. A fine campionato invece occorre esser pronti per dare l’avvio allaxnuova stagione con la scelta dell’allenatore e , prima , di un vero Ds operativo, sveglio e soprattutto con i controcoglioni. Da evitare mezze figure.

  5. Una cosa è certa.
    I conti si fanno a Boccia ferma!
    Certo! È altrettanto certo! Che il Palermo, di Dionisi
    Ha fatto un campionato lugubre!
    Io Venerdì, ero al Barbera, Sono tanti anni che segue il Palermo.
    Ma mai! e poi mai mi sarei sognato di vedere quello che Venerdì,
    è successo al Barbera.
    Faccio una premessa….. non voglio difendere Dionisi.
    Lui suo malgrado le ha provate tutte! Ma a Palermo, non ha legato!
    Questa è una incombenza che la Direzione tecnica del Palermo,
    non ha voluto capire. ( Hanno un dipendente che fa disastri, e loro cosa fanno?
    L’ho incitano a fare ancora più disatri. )
    Io personalmente ormai aspetterei che tutto finisca, dopodiché
    Gli darei il benservito! Magari ringraziandolo nella eventualità remota
    Ci portasse in Serie “ A “ ( Sognare, E Sperare, non è a pagamento. )
    Saluti

  6. Mi spiace ma n sono d accordo. Dionisi non è stato capace di dare una organizzazione di gioco né uno straccio di schema, in campo regna solo confusione. I giocatori abituati a degli schemi ben precisi sbandano senza sapere cosa fare. L unico schema è andate e giocate fai tu.

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