Palermo, più ritmo e intensità: si entra nella fase clou del ritiro

Il Palermo alza il ritmo. I rosanero sono entrati nella fase clou del ritiro e per Corini è fondamentale accelerare adesso, dato che manca praticamente una settimana di lavoro in Trentino e serve trovare la miglior condizione possibile in vista dei primi impegni ufficiali di agosto.

Gli allenamenti di Spiazzo hanno un altro ‘sapore’ rispetto a quelli di Ronzone: poca ‘teoria’ e molta più pratica per i rosanero. Corini sta facendo giocare di più, non soltanto con partitelle ridotte o a tutto campo, ma anche con azioni di uno contro uno per rinforzare la marcatura dei suoi difensori. Il tecnico continua a farsi sentire moltissimo dai suoi giocatori, anche alzando la voce, però ‘telecomanda’ di meno le azioni: i rosa sono più liberi in mezzo al campo di tentare la giocata con personalità.

Alcuni giocatori ne stanno approfittando e stanno cominciando a ‘carburare’ adesso. In particolare quelli più possenti fisicamente, che a Ronzone erano indietro rispetto a compagni più ‘leggeri’. Saric è fra questi: dopo tante sollecitazioni negli scorsi giorni, il bosniaco sta acquisendo sempre più sicurezza e le sue giocate sono più veloci, più difficili da fermare. Nelle partitelle a campo ridotto si è spesso ‘inventato’ lo spazio per andare fino in fondo e crossare: Corini sta gradendo i passi avanti del suo centrocampista e vuole ancora spingerlo a fare meglio.

Il tecnico ha una particolare attenzione per il centrocampo e Stulac è fra quelli che preferisce ‘prendere di mira’. Quasi lo pizzica, lo sprona a correre, a muoversi e in generale ad andare sempre incontro al pallone e ai compagni. Corini lo vuole dinamico, non soltanto ‘bloccato’ da regista, ma anche in inserimento e nella costruzione offensiva dell’azione: non a caso, a fine allenamento, Stulac è stato fra i più sollecitati durante la sessione di tiri da fuori.

Corini sta beneficiando pure dei rientri dagli infortuni, che gli consentono di utilizzare quasi tutti i giocatori nelle loro posizioni ‘naturali’. Graves è tornato al centro, perché Buttaro e Mateju sono rientrati praticamente a pieno regime e quindi è finita l’emergenza a destra in difesa. A sinistra, davanti, si è rivisto finalmente Di Mariano, che è tornato con grande grinta in gruppo e che si è già sbloccato in partitella con un gol smarcandosi il portiere.

Ma c’è ancora qualcosa da attendere. L’unico disponibile a giocare nel ruolo di terzino mancino, al momento, è ancora Ceccaroni che, nonostante preferisca la posizione centrale, sta continuando ad affrontare gli allenamenti con grande spirito di sacrificio e determinazione, proponendosi con personalità in avanti (ieri ha anche segnato una doppietta in partitella). E qualcosa bisogna aspettarla ovviamente anche nella posizione di ala sinistra, dove l’infortunio di Mancuso complica la situazione e costringe spesso Corini a schierare fuori ruolo giocatori come Damiani o Corona.

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3 thoughts on “Palermo, più ritmo e intensità: si entra nella fase clou del ritiro

  1. peccato per Mancuso….e meno male che almeno gli altri sono rientrati….credo rifletteranno prima di cedere Corona…almeno per un altro pò

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