Palermo – Savoia, la “sagra di paese”. Ma i problemi sono altri

FOTO PUGLIA / PEPE

Niente, non ce la faccio. Da quasi due mesi cerco di farmi spiegare quale dovrebbe essere il vantaggio del Savoia nel giocare mezz’ora dopo e non riesco a trovare nemmeno una tesi che sia convincente o che abbia il conforto della logica. Sembra essere questo l’unico problema di una settimana calcistica che è invece di estrema difficoltà per il Palermo che deve affrontare un’ottima squadra e per di più in condizioni di emergenza.

POTENZA DEL WEB: Da quasi due mesi una buona fetta del popolo rosanero si fa il sangue marcio lamentando il fatto che il Savoia, giocando mezz’ora dopo alcune delle sue gare casalinghe, trarrebbe vantaggio dalla circostanza. Che non ho ben capito quale, posto che il Savoia – indietro di cinque punti – deve vincere per forza, a prescindere dal risultato del Palermo. A chi abbozza come risposta che, sapendo di un mancato successo del Palermo, il Savoia potrebbe raddoppiare le forze chiedo: e dunque, se il Palermo vince, le gambe si afflosciano? E gli avversari del Savoia non contano nulla? Pèrdono a comando, infischiandosene della propria classifica? La risposta più tangibile, comunque, l’ha fornita il campo: il Palermo pareggia di sabato la trasferta con il San Tommaso e il Savoia, che aveva la possibilità di portarsi a meno uno, si fa rimontare a Castrovillari.

CURTIGGHIO: Prendiamo la Juve, che forse parlando di serie A ci capiamo meglio. Pareggia l’Inter, pareggia la Lazio e la Juve che ha la possibilità di andare in fuga perde a Napoli. In quel caso chi dovrebbe lamentarsi? Mediamente si vince e si perde in ragione dei propri meriti e demeriti. Il Savoia ha vinto le quattro partite giocate alle 15 per la ovvia constatazione che era più forte delle avversarie. Ma a Palermo, dove nemmeno con 16 vittorie in 21 partite si riesce a stare rilassati, si è gridato allo scandalo, finendo con l’alimentare un vero e proprio “curtigghio di paese” che è esattamente l’obiettivo del Savoia. Con le dovute proporzioni e con il dovuto rispetto: pensate che succederebbe la stessa cosa se il Palermo – improvvisamente catapultato nella serie A spagnola – provocasse il Real Madrid o il Barcellona giocando mezz’ora dopo o insinuando presunti favori arbitrali? Per carità di patria taccio invece su tutte le altre polemiche, oltre ai presunti rigori regalati, che si sono innescate lungo l’asse Palermo – Torre Annunziata e che questo giornale ha volutamente tralasciato.

CAMBIO DI IDEA: Mi stupisce che il Palermo abbia ceduto a questo giochino. Avevo condiviso la prima posizione dell’ad Sagramola che aveva liquidato il “chiacchiericcio” con poche e distaccate parole. Adesso il Palermo ha cambiato idea, probabilmente per tacitare la parte più turbolenta della piazza, per quello che dalle nostre parti si chiama “quieto vivere”. Insomma si giocherà alle 15 anche a Palermo, che peraltro mi sembra un orario più ragionevole a prescindere, per consentire anche ai palermitani – oltre che ai torresi – di digerire meglio il pranzo domenicale. Sapendo di inimicarmi una bella fetta di tifoseria, vorrei dire però che non avrei fatto questa scelta che sembra presa a “furor di popolo”. E se il vantaggio in classifica diminuisse proprio domenica prossima? Pensa che risate a Torre Annunziata.

EMERGENZA: E’ quasi passato in secondo piano il vero leit motiv della settimana: contro l’Fc Messina in grande forma (4 vittorie e un pari nelle ultime 5) il Palermo dovrà giocare senza Doda, Vaccaro, Martinelli e Ricciardo (e mettiamoci anche Santana) e dovrà nuovamente reinventarsi. Pergolizzi dovrà essere bravo (nelle ultime due partite lo è stato) a rimescolare le carte e a proporre una squadra che sappia essere più forte delle emergenze. Un centrocampista di esperienza in più, con determinate caratteristiche, sarebbe stato prezioso e lo avevamo scritto in tempi non sospetti. Gli acquisti di Silipo e Floriano, in effetti, hanno dato qualcosa in più, un piccolo sforzo a centrocampo non avrebbe fatto male a nessuno.

LEGGI ANCHE

AUGURI A JOSIP ILICIC: 32 ANNI A SUON DI PRODEZZE

TRAPANI, UFFICIALE L’ARRIVO DI PIRRELLO

IL “NUOVO” LANGELLA: ECCO IL JOLLY DI PERGOLIZZI

19 thoughts on “Palermo – Savoia, la “sagra di paese”. Ma i problemi sono altri

  1. Complimenti. Questa ė una delle testate giornalistiche più serie tra quelle che raccontano le gesta del Palermo. Ci vediamo a Torre Annunziata.

  2. Concordo con Mr Guido. Del resto essere “qui” solo di passaggio significa anche evitare di sporcarsi durante il tragitto.

  3. Condivido l’articolo del Direttore Monastra, è non capisco perché si continua a dare peso alle provocazioni di tutti i coloro che fanno parte del Savoia calcio dal presidente al magazziniere, o giocano prima o giocano dopo il Palermo deve solo vincere.

  4. Scenario da curtigghio: il Palermo perde la sua partita domenicale, il Savoia a trenta minuti dalla fine pareggia ma soffre, secondo voi la formazione oplontina, rischiando di perdere anche quel punto che sta faticosamente guadagnando, sprezzante del pericolo, scaglia la propria stampella ai nemici in cerca, comunque della vittoria?

  5. Giustissimo-Però meglio parlare di queste cose, che sono sempre fatti di campo, piuttosto che di tribunali, bilanci tarocco, inglesi, Tuttolomondo e roba simile

  6. Concordo pienamente Direttore!
    La cosa che più mi spaventa, in tutto l’affare….!
    E’ la dirigenza del Palermo, a partire dall’allenatore.
    Saluti.

  7. Allora se non c’è alcuna ragione che questi devono giocare sempre o spesso mezz’ora dopo il Palermo,iniziamo tutti allo stesso orario,allora le regole a che servono??

  8. Scusa Direttore, che senso ha la contemporaneità nelle ultime giornate di campionato? Se il ragionamento che hai manifestato è logico, quindi non ci sarebbe nulla di scandaloso se ognuno si organizzasse l’orario per la propria partita come meglio crede, magari chi gioca dopo la messa, chi dopo il pranzo, chi dopo la pennichella, chi dopo beautiful e via dicendo…Secondo me, scusa Direttore il sarcasmo, sappiamo tutti che il Savoia aspetta un passo falso dei nostri, e quindi, specialmente nelle gare interne potrebbe beneficiarne in tutti i modi, leciti e non, d’altronde la storia insegna, si sono vinti scudetti grazie al posticipo, quindi condivido pienamente la scelta della Società di non agevolare in nessun modo l’avversario, visto che non perdono occasione per interessarsi di quello che succede al Palermo. Saluti.

    1. Spiego: il Savoia DEVE vincere, qualunque sia il risultato del Palermo perchè deve rimontare cinque punti. Il discorso legato alle ultime partite è diverso: in quel caso le combine potrebbero essere molto più semplici perchè la squadra avversaria del Palermo o del Savoia, conoscendo già il risultato delle dirette rivali (in questo caso ipotizziamo per la salvezza) potrebbe perdere senza subire alcun nocumento. Faccio un esempio di fantasia: all’ultima giornata il Palermo pareggia con il Marina di Ragusa e a quel punto il Marsala – già salvo matematicamente perchè il Marina non ha vinto – può improvvisamente mollare la concentrazione, volontariamente o involontariamente, e fare vincere il Savoia. Se parliamo di una situazione del genere (che ho volutamente rappresentato con gare di fantasia) posso citarle un migliaio di casi di combine, partite accomodate o vendute. In tutti i campionati internazionali funziona così, anticipi e posticipi e poi – alle ultime giornate – contemporaneità per le gare che hanno ancora valore di classifica.
      Aggiungo: sono favorevole, in linea di principio, al fatto che le gare si giochino in contemporanea (tutte, non solo due) ma non vedo quale sia il vantaggio del Savoia a giocare dopo. E non credo che sia utile, producente o rassicurante, in chiave Palermo, cadere nelle continue provocazioni. (gm)

  9. Sig Guido condivido pienamente le sue considerazioni ….però scorgo nella parte finale una critica di era zampariniana memoria….Sig. Guido non e’ che alla fine ci accorgeremo che si stava davvero meglio quando si pensava di stare peggio ?

    1. Mi scusi, per evitare equivoci, sia più preciso: a quale critica si riferisce? Sulla seconda domanda ognuno risponda per sè, il dibattito è aperto e conflittuale da anni. In ogni caso è piuttosto delicato fare paragoni, quest’anno siamo in serie D non certo per colpa di questa proprietà, per certi giudizi bisognerebbe aspettare anni e anni. E’p per questa che i libri di storia si scrivono sempre molti anni dopo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *