Palermo, tutti sconfitti: ma il campionato non è ancora finito

Nessuno esce con la coscienza pulita da questi ultimi quattro giorni: né la squadra, né il suo ormai ex tecnico Corini e nemmeno la società, che si è trovata impreparata per un cambio di allenatore che non avrebbe voluto ma che era diventato necessario per il precipitare della situazione. Comincia oggi l’era Mignani, che potrebbe anche durare qualche settimana ma che si spera sia lunga e fruttuosa.

Eugenio Corini va salutato con l’affetto che si deve alle persone di famiglia e a quelle che mettono tutto nel proprio lavoro: ha sopportato – a volte anche inevitabilmente – la crocifissione a cui lo ha sottoposto la tifoseria, che gli ha addossato le tante colpe sue ma anche quelle non sue, e ha pagato il conto di scelte tecniche che sono apparse spesso cervellotiche. E ovviamente Corini paga per i risultati deludenti che non sono stati in linea con le attese.

Fa piacere che nel giorno del suo addio i veleni si siano un po’ stemperati, ma al tempo stesso non si può non sottolineare che la sua gestione del gruppo e della comunicazione, che la società gli ha affidato, ha fatto spesso acqua. Corini ha cercato di proteggere la squadra, anche contro ogni evidenza, forte di un appoggio societario che è stato più duraturo di quello che i canonici tempi del calcio sono soliti riservare ai tecnici in crisi di risultati.

L’esonero, più volte sfiorato nel corso della stagione, è stato tardivo perché era chiaro da tempo che il tecnico non riusciva più a governare la situazione, le sue parole pre e post partita erano fin troppo distanti dai fatti e sapevano di beffa per chi, come la tifoseria, vive di calcio. E qui entrano in gioco anche le responsabilità della società che – per quanto solida economicamente e strutturata in tutto il mondo – a tratti ha dato l’impressione di essere troppo distaccata dall’evidenza dei fatti e perfino dagli umori della piazza.

Se da un lato è apprezzabile mantenere dritta la barra del timone e credere nella programmazione fatta a inizio stagione, dall’altro non si può ignorare il contesto in cui si opera e soprattutto le evidenze tecnico-tattiche che erano sotto gli occhi di tutti. La scelta del sostituto – Mignani – appare la più logica nel contesto di un’emergenza a cui nessuno era preparato e che è stata gestita con qualche affanno dopo i ‘no’ che hanno detto Gattuso e Grosso, i primi due tecnici sul taccuino di Bigon e Rinaudo.

Se le colpe non sono tutte di Corini, e non può essere così, anche la squadra va messa sul banco degli imputati, cosa che è successa di rado in questa stagione proprio perché Corini ha fatto da parafulmine per tutti coprendo (cercando di coprire) tutte le magagne. Adesso gli alibi sono finiti e sarà questo uno dei punti di forza del nuovo tecnico, che dopo l’esonero di Bari si gioca una bella chance professionale. Perché il campionato – nonostante un dilagante disfattismo – non è ancora finito e la Serie A è ancora un obiettivo possibile per quanto difficile.

La squadra è più forte della posizione che occupa in classifica? Non sono vere le voci che parlano di uno spogliatoio ‘turbolento’? Lo dimostri sul campo, con i fatti e non con le chiacchiere banali delle interviste preconfezionate. Palermo ha sperimentato appena due anni fa che i playoff si possono vincere anche partendo da una posizione non privilegiata e senza i favori del pronostico. Intanto bisogna tornare a correre, a ritrovare una condizione fisica accettabile, trovare presto l’equilibrio sul campo e la voglia di sacrificarsi. Venezia, Cremonese o Como sono già state sconfitte in campionato, questa squadra ha potenzialità enormi e a maggio può succedere di tutto.

Ora c’è solo da lavorare per conquistare la miglior posizione possibile, poi si vedrà. Ma bisogna dare un senso a una stagione che avrebbe dovuto essere ben diversa ed invece a tratti si è rivelata un incubo. E se credete alla scaramanzia ricordatevi che nel 2004 e nel 2014 sono arrivate due promozioni in A, entrambe dopo un cambio di allenatore. Perché non riprovarci?

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31 thoughts on “Palermo, tutti sconfitti: ma il campionato non è ancora finito

  1. “Tutti sconfitti”? Solo solo il fatto che Corini, finalmente, è stato esonerato io, invece, la vedo come una grandissima vittoria, soprattutto per la dignità del tifoso rosa nero. Grazie.

  2. Corini non ha tutte le colpe, è evidente, il fatto è che poi il suo essere aziendalista, non ha pagato. E a questo punto mi chiedo che giovamento gli ha portato fare così… Nulla. La società lo ha scaricato lo stesso. Forse ha pensato di essere intoccabile e questo lo ha fregato a tal punto da essere talvolta anche presuntuoso nelle scelte senza mai mettersi seriamente in discussione e provare a cambiare. La colpa che do alla società è quella di non essersi ancora calata nella realtà italiana unica nel mondo dove non si può peccare nella comunicazione specie nel calcio. Ma teniamoceli stretti fintantoché ci sono, perché ci daranno tanto a loro modo e ci renderanno potenti.

  3. DA DUE ANNI SUBIAMO GLI AVVERSARI PIÙ PER SCELTA CHE PER REALE FORZA DI QUESTI. LE PARTITE SPORCHE NON SONO MAI STATE UN ECCEZZIONE MA L’UNICA STRADA PERCORRIBILE. NESSUN NUOVO GIOCATORE…..

  4. …..TRANNE RANOCCHIA HA GIOCATO A LIVELLO DEI SUOI STANDARD ABITUALI, LA SQUADRA HA PALESATO MANCANZA DI IDEE E PERSONALITÀ, LA COMUNICAZIONE È STATA FARNETICANTE E PATETICA. MI PIACEREBBE DIRE IL CONTRARIO PER LA STIMA CHE HO DEL GENIO COME CALCIATORE MA DEVO ESSERE SINCERO……..LE SUE COLPE SONO ENORMI. BUONA FORTUNA CAPITANO, AMARE VUOL DIRE ANCHE LASCIARE A VOLTE

  5. Caro Direttore,
    concordo pienamente sul fatto che Corini meriti tutto il nostro rispetto per ciò che ha fatto a Palermo in veste di capitano e per l’impegno e la serietà profusi in quella di allenatore. In realtà, ho faticato a riconoscere nel tecnico grigio e asettico, unico deputato a parlare ma mai capace di dire, il capitano di mille battaglie che “chiamava” la Nord in occasione dei corner o che correva da una parte all’altra del campo per abbracciare un compagno incappato in una topica gravissima in un Derby.
    Corini ha pagato per tutti, ma una proprietà seria ed esperta non può ignorare gli errori commessi dagli altri. Come mai si è aspettato Gennaio per prendere un terzino destro capace di difendere e attaccare ? Perché nessuno ha pensato, in una difesa priva di guida e con un portiere incapace di farsi valere sulle uscite alte, di sostituire Lucioni mancato alla causa per metà campionato? Davvero non serviva un giocatore di fantasia capace di saltare l’uomo da piazzare dietro Brunori? Carenze evidenti a tanti di noi che non capiamo nulla di calcio, ma che le decine di direttori, analisti e top manager hanno ignorato. Si dirà che Corini ha avuto tutto ciò che ha chiesto, ma allora cosa ci stanno a fare i tecnici da scrivania pagati fior di quattrini? La gestione della comunicazione al CFG è stata improntata alla presunzione e all’idea che la stampa e i tifosi del Palermo potessero essere trattati alla stregua di parvenu che, dal basso dei propri titoli, non meritano neanche un cenno e tanto meno un confronto di opinioni. L’auspicio è che chi ha sbagliato, oltre a Corini, paghi e che a Manchester facciano tesoro dell’esperienza di questi due anni virtualmente sprecati.
    Apprezzo il tuo ottimismo, ma devo farti notare che nel miracolo dei playoff vinti dalla squadra di Baldini (e Nardini) ci sono alcuni elementi di fondamentale differenza rispetto alla situazione attuale. In primo luogo, l’umore di una squadra in costante crescita nella parte finale del girone di ritorno dopo lunghi periodi di difficoltà, situazione che oggi mi fa pensare alla Sampdoria come vera “mina vagante”. In secondo luogo, il fatto che per una serie di fortunate combinazioni il Palermo poté godere del vantaggio del ritorno in casa in tutti e quattro i doppi scontri dei playoff; ricordiamo tutti cosa questo dettaglio comportò, specie nel confronto contro la Virtus Entella. I miracoli qualche volta accadono, ma difficilmente si ripetono. Buon lavoro a Mignani.

    1. e qua dovrebbero essere messi sul banco degli imputati non tanto i proprietari che mettono i soldi, bensì gli uomini scelti Rinaudo e Co.

    2. Caro Vitogol, non posso che essere pienamente d’accordo su ogni tua considerazione, grazie per aver espresso il pensiero di ogni singolo tifoso.

  6. P..S. LA SOCIETÀ CI HA MESSO TROPPO….TROPPO TEMPO E LA DIFESA PER PARTITO PRESO DI UNA PARTE DELLA TIFOSERIA DI FRONTE ALL’ EVIDENZA DEI FATTI È STATA SORPRENDENTE. SEGNO DI GRANDE RISPETTO VERSO L’ UOMO EUGENIO CORINI FORSE

  7. Ottimo e veritiero articolo, ha toccato i punti salienti di questo 2 anni di supplizio in cui i tifosi hanno fatto sangue marcio.
    Personalmente credo che la società, cieca e sorda, abbia le colpe maggiori, Corini andava esonerato a fine campionato scorso, a novembre dopo le sconfitte interne con Cittadella e Catanzaro, prima della sosta in vista della partita di Pisa, ma niente, tutto taceva finché la situazione non è diventata drammatica ed insopportabile.
    Adesso abbiamo preso un tecnico giovane e preparato, spero che i giocatori escano fuori palle e carattere per dare un senso a questa stagione.
    Se così non fosse, il prossimo anno tabula rasa per molti…

  8. Leggo che qualcuno critica la società assente etc. Vorrei ricordare che da quando c’è il CFC non è più un problema iscriverci al campionato, facciamo campagna-acquisti da top team di serie A e domenica sarà inaugurato il centro sportivo sempre sperato e mai realizzato. Speriamo di avere sempre il CFC alle spalle

  9. Ora vedremo se era Corini o la squadra che non e degna di giocare col Palermo non avranno più alibi , finalmente dovranno correre se no tutti a casa è indecente l’atteggiamento che hanno avuto fino ad ora non sanno cos’è il sacrificio ho visto per quasi tutto il campionato cadaveri fermi in campo le uniche volte che li ho visti correre è stato quando vanno a prendersi lo stipendio

    1. anhe se faranno lo 0,000001 % di quello visto fin ora è sempre un grandissimo passo avanti dopo un allenatore che ha distrutto una squadra, giocatori, aspetto fisico e mente degli umoni in campo

  10. Adesso la patata bollente passa tutta nelle mani dei giocatori, e non avranno più alibi né parafulmini. Vedremo.

  11. ‘Talè, ci dice che c’è da lavorare, ma scusi signore Corini, a dieci giornate dalla fine chi ccè ancora da lavorare?’. Tolto il sottile velo di ipocrisia, da ‘conferenza stampa’, questo l’originale, frase e tono. E nessuno (neanche un cuinxxtu – si dice così, giusto?) pronto a schierarsi accanto ad un allenatore (‘U Ggenio’), magari ‘scaissu’ ma di sicuro serio, onesto e comunque non abusivo. Ci sarebbe tanto da dire, dopo questi ultimi avvenimenti. Su una Società, alla quale è scoppiato un petardo tra le mani, nonostante una miccia accesa da tempo, lasciandole il viso attonito, annerito dal fumo, come nelle comiche. Aggiungo soltanto che nei 5 anni post fallimento, per adesso ha fatto molto meglio la Società Palermo già Dilettantistica di questa stellare CG, Casa Madre Manchester. Come dimostrano nei campi di calcio i vari Felici (azzoppato dopo aver imbambolato mezza difesa rosanero), il prode De Rose a Cesena. Luperini, che quasi da solo s’è incartato la vittoria al Barbera e se l’è portata via. E Lucca, ora passato addirittura sotto i riflettori di Spalletti.

    1. Mirri aveva Castagnini conoscitore di calcio e grande esperienza… non l’ultimo dei minchioni. Io rimango convinto che ci vogliono uomini diversi quelli che abbiamo ora non vanno bene o quantomeno non hanno la giusta esperienza ancora per guidare questo progetto. Crediamoci in questo progetto perché le potenzialità del Palermo sono enormi e il City lo sa… al di là delle pecche della città… se l’amministratore comunale fatta solo do frikkettoni perlopiù li lascia lavorare e fare, avremo nel futuro una perla sa poterci coccolare tutti… dallo stadio al centro sportivo fino alla squadra.

  12. Dopo tanti anni di vedere calcio mi son convinto del fatto che ogni squadra, compreso l’allenatore di turno , da ciò che può. Il nostro Palermo è evidente che anche quest’anno non è riuscito ad andare oltre certi limiti . Punto. Ai tecnici il compito di studiare e capire soprattutto dove intervenire. Ci vuole competenza, lo ripeto da anni, e idee . chiare. In questo Palermo, società compresa, non ho ancora visto né competenza e nemmeno idee chiare . Anche nell’esonero di Corini tanta improvvisazione e confusione. Con questi presupposti nessun grosso obiettivo potrà mai essere raggiunto. Corini o non Corini.

  13. Altro errore di Corini e di alcuni giocatori commesso sia l’anno scorso sia quest’anno è stato illudere i tifosi con l’ossessivo mantra “secondo posto”, “promozione”, “serie A” che ha illuso e poi deluso…
    L’illusione crea delusione…
    Senza questo continuo riferimento alla promozione, il malcontento della tifoseria non ci sarebbe stato o almeno sarebbe stato attenuato..

    1. beh, per la verità la società ha parlato di rafforzamento e consolidamento l’anno scorso e di campionato di vertice (nei primi posti) quest’anno: mai di serie A diretta, sebbene fosse la speranza (gm)

  14. All’ottimismo fuori luogo di Corini e di alcuni giocatori che dopo ogni partita parlavano di serie A, ho preferito la prudenza della società e le parole di Mirri di gennaio 2023: “Oggi meritiamo i punti che abbiamo ma attenzione, il confine è labile e la salvezza, lo ripeto, l’unico obiettivo: io non credo nei play off ma sfido la squadra a smentirmi…”

    1. Parla per te, Callè. Mi hanno appena scritto (in privato) tre miei amici, complimentandosi per i contenuti del mio commento. E bada bene, uno è un astronauta, uno direttore d’orchestra, vive a Vienna, è  tifoso del Palermo e anche del Catania. L’altro invece ha una putia in Pallavicino, frutta e verdura di qualità, cacuocciula ca paruno miluna.

        1. Conosci Pallavicino? Ridente borgata che ha dato i natali a illustri palermitani. Gloria e vanto dell’Europa Rosanero.

  15. Molte volte con il cambio dell’allenatore molti giocatori apparentemente oscurati hanno voglia di farsi notare.Questo potrebbe essere un importantwe elemento per una migliore agonismo in campo.

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