Palermo, una vittoria bella… da morire. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Per i “cugini”, abituati come sono a una misera vita di provincia, è certamente la partita dell’anno. I vostri cronitifosi, tra i guai calcistici e non che li affliggono e la scarsa considerazione della squadra della parte orientale dell’isola, vedono questa serata come l’ennesima tappa di una via crucis che per qualche oscura ragione ci è toccata in sorte. Sia chiaro, ci sediamo tesi come corde di vìolino perché speriamo di vincere, ma sappiamo che in caso di sconfitta faremmo felici chi è meno fortunato di noi perché vive in condizioni… disagiate e quindi, magnanimamente, ci consoleremmo.

Non c’è più Boscaglia. Se vi dicessimo che ci dispiace non ci credereste quindi ci concentriamo su Filippi che introduce subito la novità della difesa a 3. Nel centrocampo a 4 finalmente si vede un po’ di densità (punto “cronisti sportivi moderni” per noi!) con Accardi a destra pronto a scalare come quarto in difesa quando serve, Valente a sinistra mentre in avanti tridente con Silipo e Floriano titolari dall’inizio dietro l’inamovibile Lucca.

Nel primo quarto d’ora non becchiamo un pallone e quando ci capita tra i piedi lo perdiamo dopo mezzo tocco: ma noi siamo contenti perché rispetto alla gestione Boscaglia è tutto cambiato. Non sappiamo neanche più cosa sia quell’insopportabile inutile possesso palla e magari “scattiamo” un gol in contropiede per miracolo. E infatti al 21’ con un tiro al volo di Marconi su una mezza azione prendiamo una traversa clamorosa. Noi lo diciamo dall’inizio che in serie C si gioca così: tutti chiusi e un contropiede ogni tanto, sperando nella botta di culo.

La partita è brutta e nervosa ma il Palermo si difende, picchia e ci sembra sul pezzo. Al 29’ la palla danza sulla linea della porta rossoblu ma non entra. Quello di Filippi ci pare un calcio brutto, sporco e cattivo che fa a pugni con la visione del calcio onanistica dell’ormai ex allenatore rosanero che non vogliamo neanche più nominare, con quella inutile congerie di passaggetti inutili. Chi avrà ragione? Per noi solo chi vince.

Peccato che appena ci convinciamo che potremmo anche vincerla, Marconi impazzisce e fa un intervento killer pur essendo già ammonito. Espulsione sacrosanta e rosa in 10. Al rientro dagli spogliatoi ci piglia un colpo perché il Catania prende subito un palo clamoroso su una incertezza di Palazzi in copertura. Ci vuole un cuore forte per questa partita e noi non siamo più in condizione. Alla seconda azione pericolosa del Catania decidiamo che è l’ora del Lagavulin in versione Games of Thrones che, siccome è dedicato ai Lannister, speriamo renda il Palermo ugualmente cattivo.

Al 60’ tre passaggi semplici, un rimpallo in area, palla a Santana, stop e tiro sotto il sette da grande campione! Tripudio!!!!!!!!! Manca mezz’ora e comincia l’assedio del Catania. La tensione è alle stelle e come sempre il tempo sembra non passare mai. L’arbitro dà anche 5 minuti di recupero e noi capiamo che potremmo pure morire questa volta, sopratutto quando il Catania sbaglia un rigore in movimento sparando alto. Ma la fine arriva e noi crolliamo stremati ma felici sul divano come non accadeva da tempo immemore!

Il Palermo vince la partita più bella, nel momento più difficile, giocando con la giusta grinta e cattiveria, con un gran cuore e senza troppi fronzoli. Noi lo diciamo da due mesi che bisognava cambiare allenatore e ieri abbiamo avuto ragione. Speriamo di continuare ad averne e soprattutto speriamo anche che non sia troppo tardi. Forza Palermo!

Pelagotti 8 – Il 7 per le grandi parate, soprattutto nella ripresa. Il voto in più per il culo. Che non guasta mai. Bravo e fortunato.

Somma 8 – È chiaro che è il fratello gemello del giocatore lento, goffo e impacciato visto finora. Omozigote.

Palazzi 6,5 – Ha di fronte il giocatore più pericoloso dei rossazzurri ma di riffa o di raffa se la cava fino a quando non esce stremato. Sfinito.

(dal 35′ s.t. Peretti) s.v.

Marconi 3 – Poteva essere l’eroe di giornata, con quel gran tiro che si stampa sulla traversa. Invece rischia di rovinare tutto con due ammonizioni incomprensibili in serie che costringono i rosa in dieci per 60 minuti. Pazzo.

Accardi 7,5 – Conferma quanto di buono fatto vedere finora e soprattutto un cuore gigantesco. Battito.

Luperini 8,5 – Vedi pagella di Somma e aggiungi mezzo voto. Separato alla nascita.

De Rose 6 – Fa legna a centrocampo. Non abbiamo mai capito che significa ma ci sta. Artigiano.

Valente 6 – Non aveva iniziato male ma quando il Palermo rimane in dieci si perde un po’. Inferiorità numerica (i rosa).

(dal 9′ s.t. Crivello) 7 – È la partita giusta per giocatori senza paura come lui. Ci aggiunge anche la partecipazione nella azione del gol. Gladiatore.

Silipo 6 – Vedi pagella di Valente. Non ci ripetiamo (noi).

(dal 9′ s.t. Santana) 10 – Cosa possiamo aggiungere per uno splendido 40enne che ha segnato in tutte le serie con il Palermo riuscendoci in un derby in dieci e con una giocata di altra categoria? Eroe.

Lucca 6 – Gioca praticamente da solo su tutto il fronte d’attacco ma si batte per 4. Termopili.

Floriano 6 – Deve trovare le misure alla nuova posizione ma quando può sa rendersi pericoloso. Flessibile.

(dal 17′ s.t. Broh) 6 – Perde qualche pallone pericoloso ma argina più volte i rossazzurri che dalle sue parti imperversano. Diga.

Filippi 10 – Mette in campo una squadra quadrata con un imperativo: non fare passare nessuno e quando si può si tira e si cerca la profondità. Non era difficile e noi lo ripetevamo da tempo. Lui o ci ha dato retta o lo ha capito subito da solo. Intelligenti pauca (lui e anche noi).

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20 thoughts on “Palermo, una vittoria bella… da morire. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Contavo e speravo che con Filippi giocassero con grinta e spirito di sacrificio collettivo e cosi è stato perché così soltanto si raggiungono i risultati, la bravura nel calcio, il pavoneggiarsi, la sbruffoneria anche tattica non son mai bastati senza sacrificio.
    Decisiva anche la dose di fortuna e adesso siamo nuovamente al 9° posto , punti d’oro per non scivolare in zone ancora più in basso.
    I calciatori rosanero non son diventati di colpo fenomeni, quel che di bello si è notato, è stato un fondamentale spirito di coesione e una maggiore abnegazione.
    A me ha colpito molto il cambiamento di Luperini, si aspettava da tanto questo suo apporto ed è arrivato!

    1. Luperini è sempre lo stesso è solo cambiato il ruolo, con Boscaglia doveva sempre inserirsi in aerea per colmare le lacune in avanti secondo la visione dell’allenatore mentre ieri sera ha giocato nel suo ruolo naturale

    2. Scusa e Silipo a destra non è una stronzata!? Per crossare deve fare dei movimenti in più, rispetto se giocasse a sinistra?

  2. ‘Il successo’ (1963). Gassman nella parte di un avventuriero, che si porta a letto un’anziana ma ricchissima signora, per ottenere un prestito salvifico. Risi (non accreditato) piazza, come sottofondo alla scena d’amore, le note di una canzone di un matusa (già al tempo), come Nunzio Gallo: ‘Sedici anni’. “Non piangere perché Il tuo tempo non ha incontrato il mio, tu sei il domani
    Io l’oggi che va…”.

          1. Poverino? Giginello Guitar è classista, soffre di megalomania e deliri di onnipotenza, si crede l’unico acculturato sulla piattaforma per non parlare della sua visione del calcio dove tutti sono incapaci e lui è il solo depositario della verità calcistica e non… ma quale poverino ha un carattere di m….

    1. Un post del genere lo poteva fare solo Aristogatto. Ho visto giusto? Se non sei il bravissimo storico del cinema che qualche anno fa, insieme ad Acquadicielo e Vitogol, scriveva su un sito rosanero di cui non ricordo il nome, scusami…

      1. Sì, il famoso storico del cinema…e come no? Per me è il famoso rancoroso che quando il Palermo vince sproloquia su qualunque altro argomento pur di parlare d’altro.
        Quello che tifa contro i colori rosanero e gode delle sconfitte perché gli permettono di atterrarcela ancora con il delinquente Zamparini. La rappresentazione di come non dovrebbe ridursi un uomo nella vecchiaia: triste, solitario y final.

        (Ti è piaciuta la citazione di Soriano? Le sappiamo fare tutti, le citazioni. Non c’è nessuna arte nello scopiazzare le parole degli altri)

      2. Ciao Nino. Lo riconosco e lo saluto, come saluto te. Il sito era tifosirosanero.it. Quello che invitò i giocatori del Palermo impegnati a Torino contro la Juve a giocare anche per gli operari di Termini in lotta per il loro posto di lavoro. Ricordo le parole di Miccoli ai microfoni di SKY dopo la vittoria. Altri tempi. Saluti rosanero

        1. D’accordo con Mario. Evidente che scopiazza le recensioni dei veri critici, e se le attribuisce. Com’è evidente pure la sua Stulitanza.

  3. brutti sporchi e cattivi….compatti in difesa, i mediani che fanno i mediani…densità cuore e ripartenze e finalmente un pò di culo…la perla di un genio del calcio e tanti saluti a Boscaglia…i giocatori vanno messi nel loro ruolo..

  4. All’andata senza panchina
    Al ritorno in 10
    La prossima la giochiamo in 5, giusto per rendere più interessante la situazione.

  5. Non parlo di queste pagelle, ma di altre. Altre pagelle sono perfettamente inverse. In molti casi quelli che avevano voti di 4 e 5 ieri hanno preso voti buoni. E viceversa quelli che avevano voti buoni hanno preso voti insufficienti.
    Io continuo a non capire. Nella sbornia del dopo derby molti non si chiedono: come mai chi aveva 4 e 5 ha preso da 7 in sù e viceversa? Attenzione non sono le pagelle solo di alcuni, ma condivise.
    Ebbene in pochi giorni i voti si sono invertiti. I giocatori che erano tra i migliori sono risultati tra i peggiori e i giocatori che erano tra i peggiori sono risultati tra i migliori.
    Molti non hanno notato la seconda trasformazione, soffermandosi solo sulla prima o ignorando pure la prima. Il passaggio da prestazioni da 7 a prestazioni da 4 o da 5 non è stato notato quasi da nessuno.
    In 3 giorni si sono invertite le pagelle, prendetene una qualsiasi delle ultime settimane e invertite i giocatori

    1. Giuseppe sei stato tutta la settimana a scrivere che prendevamo 4 gol adesso non ti calano le prestazioni positive dei giocatori, rassegnati il calcio non fa per te non capisci la dinamica e le motivazioni psicologiche che fanno da traino in questo sport

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