Catania-Palermo 0-1, PAGELLE/Perla Santana! Luperini e Somma sorprese
Un Palermo trasformato in tre giorni e non solo nel modulo. Filippi vince la prima scommessa perché si fa seguire dalla squadra (come non era quasi mai riuscito a Boscaglia) e azzecca tutti i cambi. Il Palermo vince il derby di Catania nonostante l’uomo in meno per un’ora (solita stupida espulsione, stavolta Marconi) e ringrazia Santana, autore di un gol meraviglioso.
Ma non è solo il risultato – importantissimo – a modificare i giudizi: il Palermo stavolta ha intelligenza e carattere, non tutti rendono al meglio ma i giocatori più “discussi” sotto la gestione di Boscaglia (Pelagotti, Luperini e Somma) sono i protagonisti in positivo della partita che regala ai tifosi la prima vera gioia della stagione. Il Catania, oltretutto, si è confermata squadra ben strutturata e solida, cosa che dà al successo del Palermo un significato ancora maggiore. E adesso si può guardare al futuro con più serenità. E l’esultanza della squadra a centrocampo, a fine partita, è un altro fotogramma che deve fare riflettere.
CATANIA (3-4-3): Confente 6; Silvestri 5,5, Giosa 6, Sales 5,5 (dal 17′ s.t. Rosaia 6); Calapai 6,5 (33′ s.t. Albertini s.v.), Dall’Oglio 5,5, Welbeck 6 (dal 17′ s.t. Di Piazza 5,5), Pinto 6 (dal 26′ s.t. Manneh s.v.); Golfo 5 (dal 33′ s.t. Reginaldo s.v.), Sarao 5, Russotto 6,5.
PALERMO (3-4-3): Pelagotti 7; Somma 7,5, Palazzi 6 (dal 35′ s.t. Peretti s.v.), Marconi 4,5; Accardi 7, Luperini 7,5, De Rose 5,5, Valente 5,5 (dal 9′ s.t. Crivello 6,5); Silipo 5,5 (dal 9′ s.t. Santana 8), Lucca 6, Floriano 5,5 (dal 17′ s.t. Broh 6).
Pelagotti 7: Finora gli avversari lanciati a rete non sbagliavano mai: stavolta Russotto, a tu per tu, prende il palo. Dopo un primo tempo con più brividi che parate la sua “vera” partita comincia nella ripresa ed è una grande partita, la migliore della stagione. Interventi difficili, sia tra i pali che in uscita. E anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai, come in occasione della traversa di Russotto a nove minuti dalla fine.
Somma 7,5: Una delle sorprese più belle. Non sbaglia quasi nulla e la partita stavolta è difensivamente difficile perché il Catania, quando spinge, fa paura. Ha tecnica e adesso anche una condizione fisica migliore.
Palazzi 6: Primo tempo impeccabile. Copre tutto ciò che c’è da coprire con il tempismo dei giocatori intelligenti. Nella ripresa invece va in difficoltà un paio di volte su Russotto ma è fortunato che il Catania non ne approfitta. Però alla distanza avverte la fatica e va ricordato che lui non è un difensore di ruolo.
(dal 35′ s.t. Peretti) s.v.: Appena entrato ha l’occasione da fuori area sugli sviluppi di un corner. Sarebbe stato un sogno. Partecipa al finale faticoso.
Marconi 4,5: La seconda ammonizione è un po’ severa ma ci sta. Il problema, però, è che, cinque minuti prima, Marconi si era “andato a cercare” una inutile ammonizione per un battibecco con Sarao. Nella prima mezz’ora non era apparso impeccabile anche se sfortunato in occasione della traversa, colpita in pieno con un bellissimo tiro da fuori area in occasione di una sortita offensiva.
Accardi 7: Prestazione di spessore agonistico e di intelligenza tattica. Con il nuovo modulo di Filippi non fa il terzino puro ma il pendolo sulla fascia e non è un caso che il Palermo funziona meglio sulla catena di destra. Quando il gioco si fa duro lui si esalta buttando il cuore oltre l’ostacolo.
Luperini 7,5: Cosa è successo da un allenatore all’altro? Luperini è apparso trasformato, l’abulico centrocampista che girovagava per i fatti suoi ha lasciato spazio a un giocatore molto più determinato e presente, agonisticamente competitivo e prezioso anche in fase di chiusura, specie dopo l’espulsione di Marconi. Aggiungiamo che è lui, con una splendida apertura no look a innescare Crivello in occasione del gol. Vince quasi tutti i contrasti e ha benzina fino alla fine.
De Rose 5,5: Non è un bel periodo per lui e lo conferma anche nel derby: meno autorevole e meno preciso del solito.
Valente 5,5: Si impegna sul fronte sinistro ma non è nelle migliori condizioni fisiche e non ha lo sprint sul breve per creare pericoli. Poi è costretto a fare il terzino con il Palermo in dieci ed è ovviamente a disagio. A quel punto Filippi lo tira fuori.
(dal 9′ s.t. Crivello) 6,5: Sostituisce Valente perché per fare il terzino è meglio lui: e lo dimostra perché alla prima sgroppata trova gli spazi giusti – e la buona intuizione di Luperini – per mettere in mezzo la palla che produce il gol del vantaggio. Poi anche lui contribuisce a chiudere tutti gli spazi possibili.
Silipo 5,5: Buona partenza, cerca di saltare l’uomo e di puntare la porta. Ma dura poco e scompare ben presto dal campo. Per la piega che prende la gara è giusto che sia lui il primo a uscire.
(dal 9′ s.t. Santana) 8: Trova il gol del record (con il Palermo ha segnato dalla Serie A alla D) con un gioiello balistico che è proprio del suo bagaglio tecnico. Con quei piedi può giocare anche in poltrona. Entra nella ripresa e sfrutta la prima occasione che gli capita. Poi anche il giusto sacrificio in ripiegamento per annullare l’inferiorità numerica.
Lucca 6: Non può essere la partita adatta: il Palermo nella prima mezz’ora lo cerca con lanci lunghi, difficili da addomesticare. Poi la gara prende un’altra piega e lui viene “abbandonato” in avanti dove comunque non si tira mai indietro.
Floriano 5,5: Sfiora il gol dalla sinistra (Sarao salva sulla linea su un cross “sporco”) ma è l’unica opportunità per segnalare la propria presenza in campo. Con il 3-4-3 i movimenti sono diversi e lui non sembra trovare tempi e spazi per aiutare la squadra.
(dal 17′ s.t. Broh) 6: Schierato dopo il gol di Santana per andare ad aiutare in trincea.
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