Repubblica – Palermo, tutto il futuro in un mese

“Giorni caldi su tutti i fronti per il Palermo. Il rischio è che in poco tempo siano crollate le certezze che dal primo giorno di ritiro erano state faticosamente costruite dopo la retrocessione”, esordisce così l’edizione odierna de La Repubblica. La squadra di Tedino ha provato ad isolarsi da quanto successo a livello societario (l’istanza di fallimento, ndr), ma questo non è bastato ad evitare la sconfitta interna contro il Cittadella.

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Il rischio è quello di aumentare ancora di più le difficoltà della banda di Tedino se, entro il 7 dicembre (data della prima udienza), il Palermo non farà chiarezza sulle accuse avanzate dalla Procura. “È stato nominato anche il giudice delegato che è Giuseppe Sidoti”, si legge. E già i legali del club di Viale del Fante sono a lavoro sulla strategia difensiva riguardo il nodo più grosso: l’ipotesi del reato fallimentare, che ha portato i pm a presentare l’istanza al Tribunale.

“La sensazione è che il futuro del club si deciderà al massimo entro due mesi e che Zamparini si consideri comunque in uscita”, sottolinea il quotidiano. Dopo quest’ultima vicenda, il patron friulano sembra definitivamente stufo, pronto a lasciare il timone del club già nel 2018. “Non so cosa c’è dietro. I miei avvocati stanno lavorando ma io sono veramente esterrefatto e penso che non rimarrò a Palermo, mi dispiace”, ha sottolineato al sito ufficiale del club.

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