Sagramola: “Savoia – Palermo a porte chiuse? Salute pubblica prima di tutto”

Il Palermo prende atto. Rinaldo Sagramola espone alla Gazzetta dello Sport il punto di vista del club rosanero dopo la decisione del governo di permettere la disputa di eventi sportivi solo a porte chiuse fino al 3 aprile per contenere la diffusione del Coronavirus. Una decisione che scontenta gli appassionati e che nel caso dei rosanero riguarderà tre partite, tra cui lo scontro diretto col Savoia.

Intervistato da Fabrizio Vitale, sottolinea: “Non è bello giocare in stadi vuoti, non è calcio senza la partecipazione di pubblico, però bisogna prendere atto del momento e prendere una decisione sull’effettiva pericolosità di contagio che c’è ed è reale. Purtroppo giocare a porte chiuse è una non partita, però, ci sono cose più importanti da preservare come la salute e il calcio a porte chiuse diventa il male minore”.

E aggiunge: “Dispiace per il pubblico, per chi ha comprato il biglietto e, nel nostro caso, per chi ha comprato l’abbonamento. Vedremo come fare per rimborsare la giornata di gara non goduta. Però ci troviamo di fronte a una situazione in cui versa il Paese di una gravità enorme”.

Sagramola sottolinea però come anche in trasferta mancherà l’apporto dei tifosi rosanero: “Ovunque siamo andati è come se avessimo giocato al Barbera, non avere i nostri supporters al seguito ci dispiace molto. Al di là delle facili speculazioni, probabilmente a Torre Annunziata con il Savoia ci sarebbero stati anche due mila tifosi, se ce ne fosse stata la capienza. Avremmo giocato in una cornice di pubblico, tra i tifosi di casa e i nostri, incredibile. Se non ci fosse stata questa emergenza nazionale avrei preferito di gran lunga giocare con il Corigliano e con il Savoia a porte aperte”.

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3 thoughts on “Sagramola: “Savoia – Palermo a porte chiuse? Salute pubblica prima di tutto”

  1. Forse in Sicilia ancora non si ha la percezione della gravità di questa emergenza, ma ti assicuro che qui a Milano il pericolo lo senti, eccome. I mezzi pubblici sono semivuoti come pure la città e, dopo l’assalto iniziale, anche i supermercati. Ragazzi non si scherza se il contagio si estende al Sud sono cavoli amari.

    1. Questo è un post che ho pubblicato su facebook e che rispecchia in toto quella che è la realtà delle nostre città; MIRACOLI PER TUTTI!!! ???
      Io nel mio piccolo pur non avendo nulla, evito le uscite se non per fare i rifornimenti indispensabili e al massimo una passeggiatina, ma con le dovute precauzioni (compreso gel per le mani) certo non è una garanzia, ma almeno una precauzione che dà qualche chance in più.
      Quelli che mi fanno paura sono i soliti spavaldi, ed “alcuni” frequentatori di chiese varie che mancando di rispetto agli altri cittadini credono incondizionatamente ai “MIRACULI PI TUTTI” ma haimè non è proprio così!!!

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