Sentenza, Procura soddisfatta: “L’impianto accusatorio ha retto”

La Procura è soddisfatta. Questo è quanto filtra dopo la pubblicazione della sentenza sul caso Parma – Calaiò (QUI il testo integrale), che ha inflitto cinque punti di penalizzazione al club nella prossima serie A e due anni di squalifica al giocatore; sanzioni inferiori a quanto chiesto dalla Procura Federale che però si dice comunque soddisfatta.

CASO PARMA, SENTENZA CHE LASCIA PERPLESSI

Secondo quanto riportato dai colleghi di Sport Mediaset dopo la sentenza, infatti, “la procura si ritiene soddisfatta perché riconosciuto l’impianto accusatorio dal Tribunale FIGC”, visto che al di là dell’entità delle sanzioni il Tribunale ha comunque riconosciuto Calaiò colpevole di un tentato illecito sportivo, rilevando che i giocatori dello Spezia non hanno poi aderito a tale tentativo.

TERZI: “HO PENSATO CALAIÒ FOSSE IMPAZZITO”

L’accusa (oltre a chiedere 4 anni per Calaiò) aveva previsto una duplice richiesta di accusa per il club ducale (deferito a titolo di responsabilità oggettiva e che farà ricorso) cioè due punti di penalità nello scorso campionato (consegnando la A al Palermo) o “in subordine” 6 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di A. I 5 punti di penalizzazione in A dunque sarebbero una sanzione congrua anche dal punto di vista della Procura, che dunque non dovrebbe presentare ricorso in appello.

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2 thoughts on “Sentenza, Procura soddisfatta: “L’impianto accusatorio ha retto”

  1. da vomitare. Che schifo, Reato sportivo cosumato da giocatore del Parma, squadra di serie B, illecito riguardante una partita del campionato di serie B. Gli effetti della condanna riguarderanno il campionato di serie A. Ma che genere di porcata è questa ? sicuramente una porcata di serie A. Ma che dobbiamo commentare ?

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