Stellone: “Poche possibilità ma dobbiamo giocarcela. Voglio chiudere bene”

Gli ultimi 90 minuti della stagione. Roberto Stellone parla in conferenza stampa alla vigilia di Salernitana – Palermo, match che i rosanero giocheranno in bilico fra lo scenario (difficile ma ancora non impossibile) di agguantare la promozione diretta e la necessità di blindare l’accesso in semifinale in caso di playoff.

ORE 11.31 –Coronado? Ha fatto solo lavoro differenziato per tutta la settimana ma lo portiamo. Anche al 60%, se dovesse servire il miracolo, se manca un quarto d’ora e possiamo giocarcela, Igor può entrare. Nestorovski non ha niente di grave ma non verrà, stesso discorso per Bellusci. Anche Posavec è indisponibile e Rolando contiamo di recuperarlo per la prossima settimana. Abbiamo comunque lavorato bene e viste le assenze abbiamo provato soluzioni diverse. Non dò la formazione, ma l’abbiamo già decisa. Sarà una squadra duttile, si può pensare che la Salernitana cambi e anche noi dobbiamo essere pronti a cambiare a partita in corso con gli stessi uomini. Ma non conta il modulo: affrontiamo una squadra spensierata in un partita per loro prestigiosa. La squadra deve andare oltre la fatica, con grande concentrazione per continuare a sperare”.

SALERNITANA – PALERMO, LE PROBABILI FORMAZIONI

ORE 11.33 – “Il Cesena? Si pensava in passato che nelle partite finali i risultati fossero già scritti. Negli ultimi anni, dopo i vari casini, tutti ci tengono ormai a onorare il campionato (guardate il Sassuolo con l’Inter o l’Empoli con il Brescia). Foggia e Spezia faranno la partita, ma la farà anche la Salernitana. Mi aspetto qualcosa in più dai miei, ma anche grande correttezza anche dalle altre squadre”.

ORE 11.35 – “Siamo delusi dal risultato ma convinti dalla prestazione. C’è delusione per non aver vinto, mentre le altre concorrenti hanno avuto fortuna. Può essere però che la sfortuna si trasformi in fortuna nell’ultima partita. A livello di squadra con il Cesena abbiamo commesso pochi errori: è una prestazione che accresce la convinzione di poter fare bene. E chiudere al terzo o quarto posto cambia parecchio”.

SALERNITANA – PALERMO, IL PRECEDENTE DEL 1990

ORE 11.40“Rolando assente? Io sono abituato a lavorare su diversi moduli, basta spostare un uomo per cambiare. Con il Cesena ad esempio volevo che un terzino partiva e l’altro entrava, poi però le cose son cambiate. Dobbiamo capire i momenti della partita: il modulo è solo in partenza e ogni modulo ha pro e contro. Dobbiamo essere bravi ad attaccare alti e difenderci bassi e serve condizione fisica, oltre che tempo. Ho visto grandi passi avanti per concentrazione e attenzione. Dobbiamo ricoprire gli spazi e continuare a riconquistare seconde palle. La differenza poi la fanno gli interpreti: se vinci i duelli singoli, fa superiorità e crei occasioni, se li perdi subisci. Io do dei concetti, poi è il singolo ad inventare la giocata. E abbiamo giocatori che ci possono far fare il salto di qualità”.

ORE 11.42 – “Zamparini? Ci siamo sentiti molto in settimana. Il messaggio è stato ovviamente quello di vincere la partita e non farci superare dal Venezia. Giocare per vincere e sperare in un passo falso di chi ci sta davanti. La possibilità è piccola, ma dobbiamo giocarcela”

GDS – “SALTANO” CORONADO E NESTOROVSKI, VERSO IL 4-3-1-2

ORE 11.40 – “Trajkovski? Da quando ci sono io ho visto applicazione e impegno. Lui ha caratteristiche più offensive rispetto a Coronado, bisogna sfruttare le sue qualità. Mi è piaciuto quando è entrato con il Cesena e giocherà al 100%, dovrà essere bravo lui a farsi dare la palla rasoterra. Solo così può essere determinante”.

ORE 11.45 – “Il pari con il Cesena dispiace per il risultato come la mazzata degli altri risultati. Noi dobbiamo vincere e ovviamente chiederemo a fine partita come sono andate le altre partite. Mai dire mai, ma di certo non dobbiamo giocare facendo calcoli: noi dobbiamo vincere comunque, se le altre fanno il miracolo saremo felicissimi. Altrimenti bisogna pensare ai playoff e recuperare più giocatori possibili”.

ORE 11.46 – “Condizione fisica? Oggi non possiamo fare un confronto con le squadre allenate in precedenza o avere la presunzione di allenare allo stesso modo. Pensiamo solo a questa partita. Io ho bisogno di tutti quanti, serve l’aiuto di tutti anche in vista degli eventuali playoff. Fare confronti non serve e comunque non c’è tempo: con il lavoro bisogna riportare a rendere i giocatori disponibili per giocare”.

ORE 11.48 – “Moreo? Ha sempre giocato bene e con sacrificio, applicandosi molto. Chiedo non solo gol, ma soprattutto sacrificio. Stefano lavora per la squadra e crea tanti spazi per La Gumina. Ai ragazzi ho detto di non leggere i giornali quando non si vince (ride, ndr.): io lo facevo quando giocavo e ci rimanevo male, perché non coincideva con la mia sensazione. Noi non mettiamo pressione ai ragazzi. Il gol che ha tolto a Nino non centra niente: Stefano si applica molto”.

REPUBBLICA – CORONADO E IL TABU’ PLAYOFF

ORE 11.51 – “Gnahoré poco impiegato? Abbiamo un centrocampo folto e fortissimo. Ci metto anche Fiordilino che è il più duttile ed è un ragazzo serio. Chiunque scegli fai un torto a qualcuno, perché in quel reparto sei sempre forte a prescindere da chi scegli o di infortuni e squalifiche: sei sempre tranquillo. Hanno tutti caratteristiche diverse. Giocando a 2 a centrocampo soffrirebbe: lui è più una mezzala da 4-3-3. Lui però si sta allenando bene e darà il suo contributo”.

3 thoughts on “Stellone: “Poche possibilità ma dobbiamo giocarcela. Voglio chiudere bene”

  1. Oramai la promozione diretta è andata bisogna solo pensare ai play off recuperando atleticamente i giocatori in modo che corrino tutti i 90 minuti

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