Tifosi Lazio: intonato il canto “Me ne frego” e saluto romano

I tifosi della Lazio ci ricascano, nel giro di pochissimi giorni. Dopo gli adesivi antisemiti (AnnA Frank con la maglia della Roma) affissi nella Curva Sud dello stadio “Olimpico”, i supporters biancocelesti si sono resi protagonisti di ulteriori gesti ineggianti al fascismo nel pregara di Bologna – Lazio.

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Un gruppo di tifosi laziali infatti, prima di entrare nel settore dello stadio “Dall’Ara” intitolato ad Arpad Weisz ( allenatore ebreo dei felsinei, deportato e ucciso dai nazisti ad Auschwitz), hanno intonato il canto fascita “Me ne frego” oltre a tendere ripetutamente le braccia al cielo per il saluto romano.

Altri comportamenti che rimandano quindi al massacro degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo sdegno suscitato dagli adesivi, la corona di fiori portata dal presidente Lotito alla Comunità Ebrea di Roma (con polemiche annesse a causa di una presunta registrazione del numero uno biancoceleste che parla di “sceneggiata”) e l’iniziativa della Federazione con la lettura di un passo del Diario di Anna Frank prima di ogni match, non hanno avuto l’effetto desiderato.

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I tifosi laziali si macchiano dunque di altri due gesti che lasciano poco spazio all’interpretazione. Alla trasferta di Bologna non ha invece partecipato il gruppo ultras principale della Lazio, gli “Irriducibili”.

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