Lazio, Anna Frank sulle maglie. Adesivi antisemiti: identificati alcuni sospetti

Anche la Lazio scende in campo in prima persona contro l’antisemitismo: dopo l’indignazione sui social suscitata dagli adesivi razzisti e antisemiti sulle vetrate dell’Olimpico, il club biancoceletse ha annunciato di volere apporre sulla propria maglia contro il Bologna un immagine di Anna Frank.

Una scelta che si accoda al minuto di riflessione prima di ogni partita e che rappresenta una risposta all’immagine di Anna Frank in maglia Roma. Un gesto “a testimonianza dell’impegno della Società nel combattere ogni forma di razzismo ed antisemitismo”, afferma il Portavoce della S.S. Lazio Arturo Diaconale.

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La tensione però a Roma rimane alto: Lotito oggi non è stato ricevuto dalla comunità ebraica nella sua visita alla Sinagoga con una delegazione di giocatori (“Oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club” avrebbero affermato alcuni rappresentanti, dopo la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide commemorativa delle vittime dei deportati), mentre le indagini hanno portato all’identificazione di una decina di sospetti fra gli ultras laziali, che ora rischiano un provvedimento di DASPO della durata di 8 anni.

Nel frattempo, gli Irriducibili (tifo organizzato laziale) minimizzano in un comunicato: “Si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale (qui la decisione dello scorso 2 febbraio 2017), non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione”.

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