Trapani: “Penalizzazione ingiusta, faremo ricorso”

Il Trapani annuncia ricorso presso la Corte Federale d’appello contro la penalizzazione di un punto comminata dal TFN della Figc, esprimendo solidarietà al presidente Pino Pace (inibito) e disappunto per la decisione ritenendo di avere dimostrato le cause di forza maggiore alla base del ritardo nel pagamento negli stipendi ai tesserati.

—-> LA SENTENZA DEL TFN

IL COMUNICATO

“L’Alivision Transport, quale socio unico del Trapani Calcio, esprime in primo luogo la propria profonda solidarietà al dr. Giuseppe Pace, che ha sempre svolto le proprie funzioni di Presidente della Camera di Commercio di Trapani in modo irreprensibile da oltre 20 anni, e ad un’altrettanto irreprensibile professionista come la dr.ssa Monica Pretti, colpita durante la fase del coronavirus nei propri affetti più cari, per le sanzioni, seppur ridotte, comminate dal Tribunale Federale a due persone di spiccata moralità che non hanno mai commesso la benché minima infrazione.

Alivision esprime, inoltre, il proprio disappunto per il fatto che ad una società, come il Trapani Calcio che ha da sempre onorato ogni scadenza, federale e non, con estrema puntualità, non sia stata riconosciuta la causa di forza maggiore che ha colpito il Trapani Calcio e la stessa Alivision. Ciò nonostante siano state illustrate e documentate le condizioni eccezionali, dovute alla pandemia, in cui entrambe si sono venute a trovare e che hanno determinato il lieve ritardo per il quale, anche in questo caso in misura ridotta, è stata comminata la sanzione. 

Alivision Transport e il Trapani Calcio sono fiduciose che nel secondo grado di giudizio, la Corte Federale d’Appello riconoscerà le condizioni di forza maggiore verificatesi ed auspicano che la prossima udienza di discussione avvenga de visu e non a mezzo videoconferenza, in modo da poter consentire al collegio difensivo rappresentato dall’avv. Chiacchio e dall’avv. Rossi, che si ringraziano per l’eccellente lavoro svolto, di poter rappresentare le proprie ragioni in condizioni senz’altro migliori rispetto alla modalità in videoconferenza con la quale si è tenuta l’udienza odierna”.


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