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Vazquez alla guida della nuova Cremonese: il “Mudo” torna a sfidare il suo passato

La Cremonese si presenta ai trentaduesimi di Coppa Italia contro il Palermo con un organico profondamente rinnovato. Tra i volti nuovi spiccano Baschirotto, Pezzella, Zerbin, Nava, Audero, Grassi, Floriani Mussolini, Bondo e Terracciano. Sono invece usciti dal gruppo Fulignati, Lochoshvili, Majer, Antov, Gelli e Azzi. L’obiettivo è chiaro: adattarsi alla massima serie mantenendo competitività.

La scorsa stagione, secondo FBref, i grigiorossi erano secondi in Serie B per passaggi completati (427 ogni 90’) e primi per tocchi nell’ultimo terzo di campo (166,4). Un dato che racconta la loro vocazione al gioco palla a terra e verticale, ora da rimodellare con l’arrivo di Davide Nicola, allenatore specialista di salvezze, che predilige baricentro basso e massima efficacia nei duelli.

Dalla promozione al cambio in panchina

Il ritorno in Serie A è arrivato dopo due stagioni da protagonisti, ma senza continuità tecnica: via Stroppa, dentro Nicola. L’ex allenatore del Cagliari punta a una squadra compatta e reattiva nelle transizioni. L’ultima salvezza della Cremonese in Serie A risale al 1994/95: un traguardo che a Cremona sognano di replicare.



Il precampionato ha mostrato un 3-5-2 simile a quello della B ma con principi diversi. La scelta di Audero al posto di Fulignati, più abile nei rilanci lunghi, e l’acquisto di Pezzella indicano un approccio più diretto. Zerbin può alternarsi a sinistra, mentre a destra Vandeputte resta l’uomo degli assist, decisivo nella promozione con 5 reti e 11 passaggi vincenti.

Vazquez al centro del progetto

Molto ruoterà intorno a Franco “Mudo” Vazquez, ex Palermo, tornato in Serie A. Nicola potrebbe usarlo da seconda punta o arretrato a centrocampo per garantire qualità nell’uscita palla. L’allenatore lo ha definito “cognitivamente molto intelligente” e in grado di leggere linee di passaggio rare. La sua posizione sarà uno dei temi tattici dell’anno.

Accanto a lui, in avanti, il titolare dovrebbe essere Manuel De Luca, centravanti fisico e abile nel gioco spalle alla porta. In attesa di un possibile arrivo di Sanabria, le alternative sono Bonazzoli, Okereke e Afena-Gyan.

Obiettivi e convocati per la sfida col Palermo

Per restare in Serie A serviranno rinforzi soprattutto in attacco e in difesa. Baschirotto, pur affidabile, non può essere l’unica novità nel reparto arretrato. L’esordio stagionale in Coppa Italia sarà già un test importante per misurare la competitività del gruppo.

Contro il Palermo, Nicola ha convocato 25 giocatori: assenti Barbieri, Pickel e Nasti, oltre a Saro e Tsadjout. Probabile conferma del 3-5-2 con Audero; Sernicola, Baschirotto, Bianchetti; Vandeputte, Collocolo, Grassi, Johnsen, Pezzella; Vazquez e De Luca. Una sfida che dirà molto sulle ambizioni della nuova Cremonese.

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11 thoughts on “Vazquez alla guida della nuova Cremonese: il “Mudo” torna a sfidare il suo passato

  1. ‘’Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti”. Attenzione a Vazquez, i poeti laureati si muovono quindi quando meno te lo aspetti. Onorate in ogni caso l’altissimo poeta, che promise la salvezza del Palermo e mantenne la promessa, quasi da solo. Due anni fa fu fischiato sonoramente dalla curva rosanero, a Cremona, per una invenzione letale. Reagì malamente, d’istinto. Comprensibile, i poeti non sono santi. E viceversa.

  2. Ottima squadra con buon allenatore. Nei playoff Vasquez e Castagnetti hanno fatto la differenza e così son volati in serie A . Castagnetti è proprio la tipologia di giocatore che ci serve ma ormai è storia vecchia.

  3. Noi ci arriviamo un po’ rattoppati con centrocampo un po’ risicato e il grande mistero Magnani. Prima o poi sapremo. Meglio prima chiaramente e con mercato aperto. Forza Palermo.

  4. Un giocatore di classe come Vasquez che noi conosciamo bene, anche ora più maturo, arretrato a centrocampo o in avanti, sarebbe stato ancora molto utile al Palermo, proprio per le sue doti rare di fantasia e visione di gioco.

  5. Sul Vasquez poeta laureato siamo d’accordo. Però ti prego non iniziare con la storia di Giginiellu che li diventi pesante e antipatico quando invece io lo so sei un simpatico. Mantieni la tua leggerezza, compà.

  6. Stava già nella lista delle resche (che certi tifosi in rosanero tenevano sempre a portata di mano). Ma Iachini un bel giorno decise di mandarlo in campo. A miracol mostrare. La tesi di laurea discussa a Castellammare di Stabia, 0 3. Ogni tanto vado a riguardare spezzoni di partite, di quell’era ormai lontana e un po’ dimenticata. Tra le preferite senz’altro Palermo-Napoli del 2015. 3 a 1. Spettatori 12mila circa. Ma era febbraio, mi sembra, e forse faceva freddo. Amuni’

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