Albanese: “Siamo certi di essere nel giusto, vogliamo una sentenza equa”

A margine di un convegno sulla Brexit, il presidente del Palermo, Alessandro Albanese ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della sentenza d’appello: “Non abbiamo sensazioni, abbiamo la certezza di essere nel giusto e soprattutto ci attendiamo una sentenza equa al pari di quelle che sono state date negli anni scorsi. Attendiamo con grande speranza“.

C’è fiducia per una possibile penalizzazione, piuttosto che sulla conferma della retrocessione in C: “I nostri legali si stanno battendo per un ribaltamento del verdetto di primo grado, che significa farci giocare i play off, tra l’altro siamo la squadra più attrezzata e poi a secondo della penalizzazione in termini di punti vedremo dove finiremo”.

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7 thoughts on “Albanese: “Siamo certi di essere nel giusto, vogliamo una sentenza equa”

  1. Albanese non ha letto le dichiarazioni di binda sulla gazzetta. Preparate il ricorso al tar, che forse per il rotto della cuffia riusciamo a rientrare dalla finestra

  2. Sentenza equa significa assoluzione piena e quindi diritto a disputare i play off. La soluzione in caso di assoluzione potrebbe essere che il Palermo giochi lo spareggio per andare in a con la vincente della finale dei play off tra Cittadella e Verona.

    1. questo nel mondo di quark. Rosanero scendi nella terra. Se ci dovessero dare 15/20 punti e ci lasciassero in serie B, dovremmo soltanto accendere l’ennesimo cero alla Santuzza. Ma non ti sei reso conto che Lega, F.G.C.I, CONI, etc, sonodegli organismi di merda, corrotti, malavitosi e mafiosi ?.

  3. I play off non dovevano neanche cominciare, e l’unica maniera era un ricorso al TAR, scelta che il Palermo non ha voluto fare… invece il Foggia si, e guarda caso hanno avuto ragione…

    1. Magari per il Palermo non sarebbe stato così. però sono daccordo con te. In ogni caso andava fatto ed è stato un minchiatone colossale dato che l’uno non esclude altro ed avrebbero potuto fare sia la richiesta al TAR in maniera cautelativa che l’appello del secondo grado.

  4. ragazzi… io non credo nell’assoluzione e nemmeno nella riduzione della pena, anche se ci spero.
    ma se esistono situazioni ben piu gravi dove le sentenze di giustizia ordinaria lasciano quanto meno perfplessi, perchè non dovrebbero essercene in un ambiente dove gli interessi del singolo potrebbero svolgere un ruolo fondamentale ?
    ci sarebbe da creare una seconda associazione avulsa da lega serie b figc e altre “amenità” varie…. solo che probabilmente i problemi alla lunga si ripresenterebbero…

  5. Paolo, è questione di ambizione. C’è chi si accontenta della b, io invece pretendo la a che già ci è stata vergognosamente sottratta lo scorso anno con quello scandalo di finale play off. Io sono come le Aquile, mi piace osare. Voglio la serie A!

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