Arcoleo: “Palermo non mollare, ci vuole “cazzimma” e spirito di sacrificio”

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“Ogni giocatore sa bene che tipo di lavoro e di sacrificio è stato fatto per andare in testa alla classifica, ognuno di loro deve ripetere tutto quello che è stato fatto nel girone di andata e lo deve fare con sempre maggiore concentrazione. Bisogna fare esperienza degli errori commessi in queste tre partite, applicando i fondamentali principi che regolano la fase difensiva, quella di non possesso e quella offensiva”.

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Ignazio Arcoleo, ex giocatore ed allenatore del Palermo, continua ad avere fiducia nella squadra rosanero alla vigilia della gara di Vercelli che può essere decisiva e non ha dubbi sulle cause delle tre sconfitte consecutive. “Ci sono stati errori individuali ma c’è tutto il tempo per riprendere la strada giusta. Il campionato non finisce oggi e il Palermo ha dimostrato per tutto il girone di andata di essere una squadra con la mentalità vincente, che ha conquistato il primato non per caso ma grazie a notevole forza fisica e a una difesa che sembrava imbattibile. C’era da migliorare la fase offensiva ma il Palermo riusciva a segnare e a vincere sfruttando il pressing offensivo”.

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Arcoleo entra più nel dettaglio. “A Empoli il Palermo ha perso perché ha affrontato male la gara dal punto di vista mentale, forse si era illusa di avere chiuso già i conti e di essere imbattibile in trasferta. Contro il Foggia e il Perugia, il Palermo ha perso più per errori individuali che non per merito degli avversari: con il Foggia, in particolare, la squadra dopo essere passata in vantaggio è rimasta in dieci (perdendo il suo uomo più pericoloso nelle ripartenze) e con Rispoli che si era fatto male subito dopo essere entrato; contro il Perugia nonostante un ottimo secondo tempo la squadra è stata punita da una clamorosa ingenuità nel tempo di recupero”.

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Arcoleo fa anche riferimento alla condizione atletica: “Il Palermo ha un gran numero di giocatori dotati di rilevante prestanza fisica che hanno bisogno di lavorare molto e che hanno “motori” che rilasciano la loro potenza alla lunga distanza. In fondo, anche nel girone di andata la squadra è partita lentamente, poi grazie a uno strapotere atletico e al suo pressing è diventata la capolista del campionato. Io credo che il Palermo stia riavvicinandosi alla migliore condizione e ricordo che i campionati si vincono in Primavera, chi arriva con più benzina può lanciare lo sprint vincente”.

Secondo Ignazio Arcoleo a Vercelli dovrebbe esserci la “chiusura del cerchio”. “Con una condizione atletica migliore e ritrovando la mentalità vincente il Palermo può fare risultato. Una settimana di ritiro potrebbe essere stata molto utile per ripassare tutte le nozioni e i dettagli che hanno consentito il raggiungimento dei risultati. E poi ci vuole furbizia, malizia, cattiveria agonistica, quella “cazzimma” che non può mancare in una squadra che deve vincere il campionato”.

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