Brunori nell’Olimpo rosanero: il Palermo sogna col bomber ritrovato

Matteo Brunori è sempre più nella storia del Palermo. Dopo sei partite senza gol – tra Coppa Italia e campionato – il capitano ha segnato una tripletta a Venezia, fondamentale per scacciare via i malumori che si erano creati attorno alla squadra dopo la sconfitta col Cosenza. Reti importanti anche per l’attaccante italo-brasiliano, visto l’inusuale periodo d’astinenza – il più lungo da quando è in Sicilia – che aveva fatto storcere il naso a diversi tifosi.

Brunori nella storia del Palermo

Brunori, con la tripletta segnata a Venezia, è arrivato a 52 gol in 92 partite giocate in rosa. Un bottino considerevole che lo pone nell’Olimpo degli attaccanti rosanero: il 9 del Palermo è quarto nella classifica dei marcatori all-time. Al primo posto c’è Fabrizio Miccoli, con 81 reti, alle sue spalle Carlo Radice (62) e poi Santiago “Ghito” Vernazza, con 54 gol.

Brunori ha tutto il tempo e le carte in regola per raggiungere il podio di questa speciale classifica. E sarebbe anche un riconoscimento simbolico importante per un giocatore che ha sposato la causa rosanero in un momento non facile per sé stesso e il club. Brunori è il miglior attaccante del Palermo dai tempi di Paulo Dybala, merita di essere ‘scolpito’ nella storia della società rosanero.

La “tripletta perfetta”

La tripletta di Venezia è il manifesto delle caratteristiche di Brunori. Il capitano si è ‘tolto un peso’ segnando il calcio di rigore (che tante volte era stato la sua ‘croce’), è stato bravissimo a ribadire in rete il colpo di testa di Lucioni e poi ha messo in mostra la sua caratteristica migliore – l’attacco della profondità – trasformando in gol un grande assist di Mancuso.

Gol di destro, sinistro e testa: Brunori ha messo a referto due triplette con la maglia del Palermo – l’altra con la Reggiana in Coppa Italia, nella scorsa stagione – ed entrambe sono cosiddette ‘perfette’ perché segnate con le tre diverse parti del corpo.

Le statistiche ‘parlano’ per Brunori

I gol di Venezia sono la normale conseguenza di una grande prestazione in generale di Brunori. Segnali di crescita si erano avvertiti anche col Cosenza, col capitano più coinvolto nella manovra ma poco concreto negli ultimi 25 metri. Al “Penzo”, invece, si è capito dal primo pallone toccato che il 9 rosanero era carico e voglioso di sbloccarsi, come aveva affermato dopo la partita con la squadra di Caserta.

Brunori ha vissuto un percorso di crescita costante di partita in partita e le statistiche testimoniano come l’astinenza dal gol fosse soprattutto una questione di episodi ‘girati’ male. Il 9 rosanero è primo in Serie B per tiri nello specchio (1,21 a partita), tra i migliori per tiri totali (2,94 a gara), e primo nella speciale graduatoria degli xG (expected goals), un dato che misura la probabilità di un tiro di diventare gol. Un Brunori ritrovato dal punto di vista realizzativo e in fiducia era quello che mancava al Palermo per fare il salto di qualità definitivo, ora serve continuità di prestazioni e risultati.

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13 thoughts on “Brunori nell’Olimpo rosanero: il Palermo sogna col bomber ritrovato

  1. Ho avuto la fortuna di vedere giocare alla favorita Ghito Vernazza un’ala sinistra di altri tempi che sfondava le reti

    1. Io direi che hai avuto la fortuna di avere almeno 90 anni. Comunque di Vernazza sentivo parlare mio nonno e ricordo che effettivamente evidenziava che aveva un tiro potentissimo.

  2. Drastico, perché non ti scusi pure con Pigliacelli? Non lo definisci pigghia acedddi?
    Infine chiedi scusa pure a Soleri, da te definito scarso e giocatore da serie C.
    Non fai altro che accucchiare malafiuri!!!

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