ORE 23.30 – É arrivata la decisione definitiva. La finale di Copa Libertadores è rinviata a domenica alle ore 21 (alle 17 in Argentina).
ORE 21.50: Il fischio d’inizio è stato ulteriormente posticipato alle ore 23.15 italiane (le 19.15 a Buenos Aires). L’allenatore del River Gallardo sarebbe solidale alla richiesta del Boca di non giocare, ma la Fifa e il suo presidente Infantino vuole che la partita si giochi comunque.
ORE 21.10: L’inizio della finale è rinviato alle ore 22 italiane. Ma la tensione resta altissima.
ORE 20.46: Arrivano conferme, la partita subirà sicuramente un ritardo ed è ufficialmente a rischio rinvio. Intanto i lanci di pietre proseguono anche contro le ambulanze mandate per soccorrere i giocatori feriti del Boca.
ORE 20.30: Il presidente del Boca Juniors avrebbe annunciato agli emissari della Conmebol (la confederazione sudamericana) che il Boca non vuole scendere in campo.
Caos totale a Buenos Aires. Il giorno della finale di ritorno di River-Boca, Superclasico che vale la Libertadores parte all’insegna della violenza e dei disordini con il pullman del Boca Juniors preso d’assalto dai tifosi avversari, mentre arrivava all’Estadio Monumental, con la partita che rischia di iniziare in ritardo rispetto all’orario previsto delle 17 locali (le 21 in Italia).
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Le scene in arrivo dall’Argentina sono a dir poco drammatiche: scontri tra la polizia e i tifosi del River Plate, vetri del bus del Boca in frantumi per il lancio di pietre. La polizia ha risposto con il lancio di spray al peperoncino, che però ha finito per colpire i giocatori a bordo, alcuni (tra cui Wanchope, Tevez ed Espinoza) in preda a crisi di vomito e altri feriti dai detriti (compreso l’autista, svenuto poco dopo l’arrivo allo stadio secondo quanto riportato dai media locali).
More footage of River Plate fans throwing rocks and pepper spray at the Boca bus. pic.twitter.com/eRy7ByCfAv
— Mootaz Chehade (@MHChehade) 24 novembre 2018
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Ma questi sono veramente matti!!!!