Catalogna, Piqué: “Io indipendentista? Non rinuncio alla Spagna”
Polemiche destinate a continuare quelle sorte intorno a Gerard Piqué: il difensore del Barcellona è accusato di essere un sostenitore dell’indipendenza della Catalogna, ma in conferenza stampa ha affermato di non avere la minima intenzione di rinunciare alla Spagna.
Il giocatore catalano ha affermato: “É assurdo mettere in dubbio il mio impegno in Nazionale. Sono qui da 15 anni, considero questa squadra come la mia famiglia. Essere chiamato dalla Spagna è il massimo e mi fa male che il mio impegno venga messo in dubbio. Ho pensato di lasciare, ma avrei dato ragione a chi mi accusava. Non mi pento perché è ciò che sento, ciò che provo. Io la penso in un modo, ovvero che la gente debba poter votare”.
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Dopo i fischi al suo arrivo in ritiro, Piqué risponde a tono: “Ho deciso di parlare per cercare di risolvere ogni problema e superare tutti gli ostacoli. Non ho niente contro la Spagna, non è il mio caso, ma un indipendentista può giocare in Nazionale. Per colpa mia i miei compagni sono subissati di domande su di me e non mi sembra giusto. Se io voglio l’indipendenza della Catalogna? Sono una figura di livello mondiale, non posso rispondere”.
“Se portassi a cena – aggiunge – chi mi odia riuscirei a convincerlo a non fischiarmi più. Sono qui perché il ct e i miei compagni vogliono che resti con loro, perché posso aiutarli a raggiungere un obiettivo. Se battiamo l’Albania saremo qualificati al Mondiale. Indipendentemente da quelli che sono i miei pensieri, serve rispetto e coerenza. O si trova una soluzione con il dialogo, o tutto andrà peggiorando con gravi conseguenze. Sergio Ramos? Sono uscite delle bugie, ci troviamo benissimo insieme. Il rapporto fra me e lui è fenomenale”.
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