Cellino: “Il calcio scherza di fronte alla tragedia. Taglio stipendi? Una truffa se…”

Fiume in piena ancora una volta. Massimo Cellino si scaglia contro la Figc (ma non solo) per le varie ipotesi legate alla eventuale ripresa dei campionati, accusando il calcio di stare “scherzando” e di essere mentre la tragedia del coronavirus continua.

Intervistato da Radio 24, il patron del Brescia ribadisce la propria linea: “È una tragedia su cui stiamo scherzando tutti ancora, io vivo a Brescia e vi auguro di non vivere mai il Covid-19. L’azienda calcio è come tutte le altre, ma nel sistema mondiale è l’unica in grado di risollevarsi e ripartire senza chiedere aiuti a nessuno. Ripresa? Io me lo auguro ma non lo credo, sono a Brescia e ho paura di uscire in giardino”.

E aggiunge: “La FIFA dice finiamola qui, il CONI dice finiamola qui, la FIGC invece mi ricorda il nostro governo, crea un sacco di commissioni ma è solo politica e burocrazia. Taglio degli stipendi anche concludendo la stagione? Sarebbe una truffa togliere due mesi di stipendio e costringere i ragazzi a giocare 25 partite in due mesi. Bisogna dar loro certezze: se finiamo il campionato gli spetta il 100% dello stipendio, se invece non finiamo lo stipendio allora gli sarà decurtato”.


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