Conte: “Misure prorogate fino al 3 maggio. E basta falsità, fanno male all’Italia”

Dopo 5 ore di confronto con i capi delegazione della maggioranza e alcuni ministri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato il nuovo DPCM che proroga le misure restrittive anti-Coronavirus fino al 3 maggio: “Una misura difficile e necessaria, di cui mi assumo tutta la responsabilità. Le misure stanno funzionando, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi compiuti”.

Sul fronte della attività produttive, lo stop resta. L’ipotesi di una riapertura graduale sarà presa in considerazione solo nelle prossime settimane: “La nostra volontà è di allentare le misure il prima possibile e farle ripartire, ma non siamo nelle condizioni per ripartire a pieno regime. Serviranno protocolli sanitari rigorosi”. Al momento riaprono solo librerie e cartolibrerie, negozi per bambini e attività di sivicoltura, mentre le altre attività vengono invitate a predisporre i luoghi di lavoro al rispetto dei futuri protocolli di sicurezza.

Sul fronte europeo, invece, Conte alza i toni del dibattito, scagliandosi contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Questo governo non lavora nelle tenebre; hanno detto cose false. L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del MES e non ha bisogno del MES, perché è inadatto al momento attuale, non è adeguato all’emergenza. Ci stiamo battendo per avere un nuovo ventaglio di strumenti e ci batteremo con coraggio e determinazione. Le falsità ci fanno male, ci indeboliscono nella trattativa. Non indeboliscono Conte o il governo; indeboliscono l’Italia”.


ORE 20.06 – “Non è stile di questo governo buttare date a caso. Ci assumeremo tutta la responsabilità delle decisioni politiche: ipotizziamo sì una ripresa delle attività produttive, ma con protocolli sanitari rigorosi. Perché dovremo convivere con il virus, essere attenti al contagio di ritorno”.

ORE 20.02 – “Il negoziato sarà molto complicato, dovremo essere sagaci. Ipotesi patrimoniale? Non c’è stata oggi nessuna proposta concreta a riguardo e onestamente non la vedo neanche all’orizzonte”.

ORE 20.00 – “Se qualcuno ha una ‘scorciatoia’ me la dica. Io posso garantire invece che andremo a trattare con determinazione e con la forza di un popolo alle spalle”.

ORE 19.58 – “Una trappola europea? Noi lavoriamo a un MES senza condizioni; se si tratta di una trappola, bisogna assumersi la responsabilità. E se non ricordo male, al tempo ministro era Giorgia Meloni. Non c’ero io”.

ORE 19.55 – “Oggi servono nuovi strumenti. Io non firmerò nulla finché non ci saranno strumenti adeguati alla sfida che stiamo vivendo. Sono convinto che con la nostra tenacia riusciremo a convincere tutti che questo è l’unico percorso che permetterà all’Europa di ripartire”.

ORE 19.53 – “Le falsità ci fanno male, ci indeboliscono nella trattativa. Non indeboliscono Conte o il governo; indeboliscono l’Italia. Rischiano di compromettere la nostra forza negoziale. Al prossimo consiglio Europeo, spiegherò che il MES è una strumento inadeguato”.

ORE 19.52 – “Non abbiamo ancora una regolamentazione concreta e dobbiamo ancora costruire, ma per la prima volta i paesi hanno dovuto convenire che bisogna lavorare adesso per introdurre questo nuovo strumento e renderlo subito applicabile”.

ORE 19.50 – “L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del MES e non ha bisogno del MES. Perché è inadatto al momento attuale, non è adeguato all’emergenza. Ci stiamo battendo per avere un nuovo ventaglio di strumenti e ci batteremo con coraggio e determinazione”.

ORE 19.49 – “Il MES esiste dal 2012, non da ieri sera e l’Eurogruppo non ha firmato nulla; non come falsamente dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni (sì stavolta faccio i nomi). Questo governo non lavora nelle tenebre. Sono menzogne”.

ORE 19.48 – “Riteniamo che l’eurobond sia lo strumento più adeguato e condurremo sino alla fine la nostra battaglia. Sul MES, vedo che in Italia si è aperto un dibattito, ma è importante che si sviluppi con chiarezza”.

ORE 19.45 – “Negli Stati Uniti il sostegno pubblico è di 2.300 miliardi. Le proposte dell’Eurogruppo sono solo un primo passo, ma è ancora insufficiente. Bisogna lavorare per costruire qualcosa di ancora più ambizioso. Serve un fondo che va finanziato con la condivisione economica dello sforzo, con i famosi eurobond. E deve essere disponibile subito: se arriveremo tardi sarà insufficiente. Altrimenti la somma non basterà”.

ORE 19.44 – “Non possiamo permetterci una nuova ripresa del contagio. Sarà fondamentale abbassare sempre di più l’indice di contagio”.

ORE 19.43 – “Ci sarà anche il protocollo di sicurezza per i luoghi di lavoro, opportunamente integrato e che permetterà la ripresa delle attività produttive. Alle aziende dico di approfittare del momento e predisporre i luoghi di lavoro e sanificarli per rispettare le misure di protezione. Il protocollo sarà ulteriormente aggiornato”.

ORE 19.41 – “Dovremo convivere con il virus e in tal senso ci avvarremo di un gruppo di esperti (introdotto con relativo decreto) che dialogherà con il comitato tecnico-scientifico.

ORE 19.40 – “C’è qualche solo piccola variazione: da martedì 14 aprile riapriamo librerie e cartolibrerie, negozi per bambini; sivicoltura”.

ORE 19.39 – “La proroga vale anche per le attività produttive. La nostra determinazione è di allentare le misure il prima possibile e farle ripartire, ma non siamo nelle condizioni per ripartire a pieno regime. Dobbiamo attendere ancora”.

ORE 19.38 – “Manteniamo alta la soglia dell’attenzione, a Pasqua, il 25 aprile, il 1 maggio. Siamo tutti impazienti di ripartire, la speranza è di ripartire dopo il 3 maggio (con gradualità), ma dobbiamo mantenere le distanze sociali”.

ORE 19.36 – “Proroghiamo le misure fino al 3 maggio. E’ un provvedimento di cui ci assumiamo tutta la responsabilità. Le misure stanno funzionando e stiamo ricevendo importanti riconoscimenti, l’Italia si sta dimostrando un esempio. Ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi compiuti. Si rischia di perdere quanto di positivo ottenuto sin qui”.

ORE 19.33 – Le indiscrezioni parlano di una nuova proroga delle misure fino al 3 maggio, ma anche la riapertura di alcune attività produttive. Attesa per le posizioni di carattere economico.

ORE 19.20 – Tra poco in diretta la conferenza stampa del Presidente del Consiglio.

ORE 18.30 – “Conferenza stampa in diretta dalle 19.30”, ad annunciarlo è Giuseppe Conte sulla propria pagina Facebook.

ORE 17.50 – Terminata la riunione fiume con i capi delegazione dei partiti di maggioranza e alcuni ministri. Il DPCM è in definizione. Si attende di sapere l’orario della conferenza stampa.

ORE 17.00 – Sarebbe ancora in corso il confronto sulle misure da inserire nel nuovo DPCM, anche se la data stabilita per la proroga del lockdown in Italia sembra essere il 3 maggio. Lo riporta la agenzia Ansa.

ORE 16.20 – Ancora in attesa della conferenza stampa del Presidente del Consiglio, che dovrebbe nel pomeriggio.

ORE 15.25 – Prosegue l’attesa per la conferenza stampa del premier Conte, che dovrebbe annunciare una nuova proroga delle misure restrittive e la posizione dell’Italia sul fronte economico.

Dalle ore 15.00 circa, parla il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa per alcuni aggiornamenti riguardanti l’emergenza Coronavirus.


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