Crivello prende per mano il Palermo: poco spettacolo ma tanta sostanza

É mancato “solo” tre partite, ma una volta rientrato ha subito preso per mano il “suo” Palermo. Se a Castrovillari Mattia Felici è stato l’uomo decisivo, Roberto Crivello è stato il faro, la guida a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà per una squadra che dopo l’infortunio di Santana dovrà trovare necessariamente nuovi equilibri in campo da qui fino a fine stagione.

Crivello ha guidato la difesa senza fronzoli e infondendo sicurezza, con attenzione, cuore, poco spettacolo e tanta sostanza, sia in marcatura sia in anticipo. Ma guai a chiamarlo leader silenzioso. Quando nella ripresa Pergolizzi cercava di dare più indicazioni possibili alla squadra sulla fase difensiva, lui ha subito recepito il messaggio e ha fatto sentire forte la propria voce, con richiami, urla e spiegazioni su come gestire i minuti finali.

Il suo apporto in campo è andato ben oltre l’aspetto tecnico, diventando un esempio per la squadra: a beneficiare del ritorno di Crivello sono stati prima di tutto i singoli, che hanno potuto svolgere i propri compiti difensivi nelle varie zone di campo con maggiore serenità ed efficacia, quasi avessero ritrovato la loro “coperta di Linus”. E una menzione particolare va a Peretti, che anche stavolta si è fatto trovare pronto e ha dimostrato grande personalità e cattiveria agonistica (compreso un pallone scaraventato fuori dallo stadio Mimmo Rende).

Ma ad uscire galvanizzata dalla sfida di Castrovillari è la squadra nel suo complesso: se prima della partita sui volti dei giocatori c’erano concentrazione e un pizzico di tensione, all’uscita dal campo c’era la serenità, quasi il sollievo, di essersi ritrovati ancora una volta “brutti, sporchi e cattivi” in trasferta; magari non belli da vedere sul piano del gioco (che comunque resta un tema da approfondire) ma cinici quanto necessario. A guidarli proprio Crivello che, con l’assenza di Santana, è chiamato da palermitano e da giocatore di categoria superiore a sobbarcarsi il ruolo di punto di riferimento della squadra a livello difensivo ma soprattutto caratteriale.

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