Il Palermo va, con Califano in panchina e i calzini… scoloriti. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

 

Il calcio ci piace da matti. Sopratutto perché le chiacchiere, alla fine, stanno sempre a zero. Le polemiche durano dalla domenica sera fino al pranzo di quella successiva, ma poi si mette la palla al centro e non c’è più nulla da dire, ma solo da aspettare il verdetto del campo. Ci sediamo soddisfatti davanti alla tv dopo aver partorito questo profluvio di luoghi comuni, ad aspettare la prima dopo la sconfitta casalinga con l’Acireale e sappiamo solo una cosa: dobbiamo vincere!

Quindi, bottiglia di Oban 14 accanto, plaid sulle gambe e occhio già a pampinella alle prime immagini da Castrovillari: il solito campo di patate che ci fa rimpiangere di non essere appassionati di curling. Siamo però un po’ disorientati perché ci mancano i palazzi prospicienti il campo che fanno tanto serie D. Pergolizzi è costretto a schierare titolare Ricciardo perché in avanti ormai non gli sono rimasti manco gli occhi per piangere e così gli affianca anche Felici e Ficarrotta per fare finta di avere molti attaccanti.

Con l’occasione, da bravi cronitifosi che hanno visto plurimi campionati buttati per non essere corsi ai ripari quando serviva, invitiamo il duo al comando a mettersi una mano sul cuore e l’altra nella tasca e cercare qualche buon attaccante anche usato, in svendita o a mezzo servizio. Dietro torna Crivello e Kraja sulla mediana e noi ci sentiamo più sereni. Il Palermo gioca finalmente con la nuova maglia rosa anche se le immagini di ElevenSport la fanno sembrare dello stesso colore delle mutande bianche che per sbaglio avete messo in lavatrice con i calzini rossi.

Francamente nel primo quarto d’ora non ci sembra che i giocatori del Palermo abbiano la nostra stessa tensione, perché passeggiano tra difesa e centrocampo con lo stesso interesse e voglia di una scolaresca dentro a un museo. Il Castrovillari invece sembra più convinto è già al 10’ può andare in vantaggio; noi apriamo la bottiglia per stare pronti. Il primo tempo scorre lento e prevedibile come un film francese ambientato in Italia e noi ci addormentiamo sereni sognando almeno una occasione dei gol dei rosanero. Ci sveglia solo il nettissimo calcio di rigore fischiato al Palermo per un fallo su Felici! Tira il bomber Ricciardo e non sbaglia! Siamo in vantaggio Senza sapere perché!

Quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo i rosa hanno già avuto altre occasioni e siamo riusciti a restare pure svegli. Nel secondo tempo invece ci siamo addormentati, che poi è proprio quello che ha voluto fare il Palermo, e al risveglio abbiamo anche esultato! Il Palermo torna a vincere e si laurea campione d’inverno (ma quanto siamo precisi!). Il Savoia però vince al 92’ e non molla. Insomma, non c’è da stare tranquilli e quindi noi non ci rilassiamo, tenendo sempre tutte e due le mani fortemente attaccate ai gioielli di famiglia! Forza Palermo!

CASTROVILLARI – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

Pelagotti 6: Non ci ricordiamo una parata però ‘sti completini color shocking ci fanno impazzire. Uniposca.

Doda 6: Onestamente, non ci ricordiamo granché della sua partita ma sarà stata sicuramente positiva. Graziato.

Peretti 6,5: Vuole conquistarsi il posto e si vede. Lucido, attento e concentrato sull’obiettivo e un fisico che incute rispetto. Valore aggiunto.

Crivello 8: Deve fare valere la sua esperienza e ci riesce benissimo. Una volta prese le misure e dato le direttive ai compagni di reparto, non ce n’è più per nessuno. Autorevole.

Accardi 6: Domenica scorsa da centrale aveva mostrato le sue difficoltà, oggi sulla fascia si ripete. Ma noi siamo buoni e gli diamo un’altra chance. Poliedrico.

Kraja 6: Una settimana fa avevamo criticato il mister che non lo aveva schierato titolare, ma oggi lui fa di tutto per darci torto. Comunque, quando si vince non bocciamo nessuno. Delusione.

(dal 20′ s.t. Langella) s.v.:

Martin 7: Come al solito gli avversari lo braccano sulla mediana per impedirgli di ragionare, ma stavolta o di riffa o di raffa il francese riesce a trasmettere ordine e tranquillità a tutta la squadra, pur senza grandi acuti. Equilibrista.

Martinelli 6,5: In fase di copertura dalle sue parti non passa nessuno e recupera tutto e di più. Peccato non sia altrettanto positivo in fase offensiva. Mezzomarinaio.

(dal 41′ s.t. Mauri) s.v.:

Ficarrotta 6,5: Veloce rapido e pungente ma non segnerà mai. Questa è la triste verità. Bomber mancato.

(dal 37′ s.t. Ambro) s.v.:

Ricciardo 6,5: Mezzo punto in più per il gol decisivo che, seppure su rigore, ci regala la vittoria e gli consente di sbloccasi dopo un periodo difficile. Per il resto poco altro, ma non importa. Nino non aver paura.

Felici 8,5: Nettamente il migliore tra i rosa. Fa ammattire i difensori calabri ogni volta che parte palla al piede e, pur non segnando, risulta decisivo procurandosi il rigore che vale la vittoria ed il titolo di campioni di inverno. Se pure segnasse tanto quanto gioca bene, non giocherebbe nel Palermo in serie D. Devastante.

Pergolizzi 7: Non era facile rimettere subito la squadra in carreggiata dopo la sconfitta contro l’Acireale che molti (noi compresi) avevano addebitato proprio a lui. Mette in campo la squadra più logica e, pur senza grandi acuti, riesce a fare l’unica cosa che conta, vincere. Tutto Il resto è noia. Califano.

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